- Categoria: Pietre di colore
- Scritto da Gianfranco Lenti
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L'ipotesi di un commercio di smeraldi colombiani con una persona di fiducia.
Egregio signor Lenti
chi le scrive e' Ruggero ho 31 anni, ho viaggiato molto per il Sud America e ho vissuto circa un anno in Colombia della quale mi hanno affascinato incredibilmente i suoi smeraldi.
Non sono del settore pero' vorrei con l'aiuto di una persona della quale potermi fidare iniziare un discorso di commercio di smeraldi colombiani in particolare di smeraldi provenienti dalle mine di Muzo e Cosquez, giacche' sono in contatto con dirigenti di alcune miniere.
Cio' che gradirei e' che lei mi consigli dove poter fare un corso di identificazione di gemme di colore preferibilmente a Roma, tutto cio' che ho bisogno di conoscere per poter intrapendere questo tipo di attivita', se puo' essere realmente redditizia dato che ho la possibilita' di comprare gli smeraldi direttamente in miniera sia tagliati che grezzi e quale tra le due sarebbe la miglior forma di acquisto (grezzo o tagliato) per aver il miglor ricarico nel mercato italiano.
Aspetto una sua risposta e la ringrazio in anticipo per la sua disponibilita' e gentilezza.
Cordiali saluti
Ruggero
Salve, Ruggero
non esageri con i complimenti, perché si, sono disponibile ma non mi sembra di essere poi gentile in modo particolare... :-)
Quando iniziai l'attività ho incontrato persone che, con la loro esperienza, mi hanno aiutato a evitare la maggior parte dei costosi errori dei principianti e da allora mi sento in dovere di fare altrettanto:
tutto qui.
O quasi, perché se non per presunzione ho almeno la speranza di orientare correttamente comportamenti e scelte appropriate.
Col duplice scopo di tutelare il mercato dei preziosi e di togliere "spazio" a certi "operatori" particolarmente "disinvolti"!
Complimenti per la sua esperienza in Sud America e in proposito le anticipo subito che Muzo e Coscuéz, insieme a Chivor, producono a mio avviso i cristalli più belli fra quelli che sfavillano nel mondo degli smeraldi.
Niente da ridire su quelli provenienti dalle zone dove Ben Laden & compagni farebbero camping ormai da anni, ma la Colombia é nel cuore di chiunque ami gli smeraldi di "quel certo verde" così particolare...
E lei mi capirà, visto che sembra uno di nostri. :-)
Ottima anzi indispensabile la precauzione di una formazione specifica atta al riconoscimento delle gemme e, ovviamente, dei vari trattamenti "cosmetici" a cui sono sottoposte, magari poi mescolate a prodotti sintetici:
con le opportune analisi si raggiungerebbe un ragionevole grado di sicurezza, a patto però di NON abbassare mai la soglia di guardia perché lei ricorderà SEMPRE che i produttori di gemme sono anche i maggiori consumatori dei corrispondenti esemplari sintetici.
E, tanto per stare tranquilli, sono anche fra gli operatori più interessati, attrezzati e abili nel "trattare" i cristalli naturali in modo da elevarne l'apparente valore.
Per sua informazione io ho trovato "bidonisti" in Africa, in Australia, in Thailandia, a volte con prodotti (pare "made in China") anche molto sofisticati.
Grezzi o naturali: quali "rendono" di più?
Se lei avesse:
a - una competenza specifica nella selezione,
b - una taglieria di fiducia che non le sostituisse il materiale, e
c - qualche milione di dollari per acquisire lotti diversi e quindi suddividere il rischio,
allora le direi senz'altro il grezzo, da cui ricaverebbe IN MEDIA un 20% di tagliato.
Al cui costo aggiungerà le tasse di export che avrà nel frattempo accertato.
Ma attenzione, NON CONFONDA MAI il valore con il ricavo o, peggio, con il guadagno:
entrambi sono conseguenza di una corretta, ben calcolata e ben eseguita gestione commerciale NEL TEMPO.
Si ricordi che vendere cinque smeraldi ad amici entusiasti é una cosa, ma collocarne 50 o 500 carati fra le varie gioiellerie é ben altra musica.
Non conti sui grossisti che, salvo casi particolari, NON comprerebbero da lei prima di tutto perché rischierebbero di crearsi un concorrente, e poi anche perché hanno già consolidati canali d'acquisto... a condizioni commerciali (visione e conto-vendita, p.es.) che lei non potrebbe sostenere.
Quindi passi corti e molto circospetti perché l'esperienza non si compera... ma si paga. :-)
Mi perdoni se le sono sembrato un predicatore, ma sono convinto che qualunque attività, a certe condizioni, possa riservare remunerative soddisfazioni.
Purtroppo le condizioni certe sono i rischi e i costi. :-)
Sono a sua disposizione per un corso sulle pietre di colore, che per ora non prevedo in quel di Roma, ma non conti su di me per la vendita dei suoi smeraldi:
oggi avrei anche il problema di portare a casa i soldi! :-)