- Categoria: Pietre di colore
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Vorrei riprendere la mia professione...
Salve, come anticipato in oggetto la mia professione è quella del "Gioielliere", anche se non opero da moltissimo tempo in questo settore, confesso che negli ultimi anni per esigenze di mercato ho decisamente trascurato le competenze tecniche necessarie per avere le risposte adeguate al fine di fornire ad i miei clienti prodotti di qualità.
Nello specifico faccio riferimento alle pietre di colore, limitatamente a rubini, smeraldi e zaffiri, mentre sui diamanti le mie competenze sono "credo" adeguate alle necessità di conoscenza degli stessi finalizzate alla vendita.
Venendo al punto quest'oggi mi sono trovato di fronte a un cliente che mi ha chiesto il colore e la provenienza di un rubino da me proposto, io dalla mia poca esperienza in materia mi sono limitato a fornire delle indicazioni sul colore, sulla sua omegeneità e sulla trasparenza definendolo (erroneamente come ho potuto apprendere dal vs.sito) "sangue di piccione", ma alla domanda riguardante la provenienza mi sono riservato di fornire delle informazioni più precise richiamandolo dopo aver consultato il mio fornitore.
Cosi mi sono fatto inviare un certificato che vi chiedo cortesemente di decifrare:
cut (taglio) brillant/spep (4)
color vivid red (GRS TYPE "pigeon's blood)
comment H (A)
ORIGINE BURMA (MYANMAR)
domanda: allora "sangue di piccione" e un termine non abolito dall'UNI?
E ancora, in relazione agli elementi forniti che tipo di pietra sto proponendo al mio cliente?
Grazie per aver messo la vostra professionalità e disponibilità al servizio di persone come me che hanno voglia di tornare a fare il proprio lavoro con professionalità e competenza.
Buona sera, Alessandro
innanzitutto le faccio i miei complimenti per la serietà dell'approccio riguardante il suo rientro a pieno titolo nella categoria degli specialisti.
Le anticipo subito che le Norme UNI in materia NON sono legge:
sono "raccomandazioni" di riferimento, alle quali lei potrebbe anche non voler aderire.
Premesso questo, le stesse Norme raccomandano l'eliminazione di attribuzioni di fantasia, come appunto "sangue di piccione" o topazio, spinello e giada "imperiale", perché termini esclusivamente "commerciali".
Idem dicasi per le attribuzioni d'origine, quindi niente rubini "birmani", zaffiri "Sri Lanka" e simili, anche se devo dire che fanno eccezione (data la vera e propria unicità) le tormaline Paraiba, per esempio.
Ciò non toglie che per abitudine, E FRA COLLEGHI, si continui a usare certi vecchi termini per comodità di descrizione...
Corretta la sua scelta d'illustrare chiaramente colore, saturazione, trasparenza e taglio del rubino esitato, (e la sua naturalità, immagino) dato che una bella gemma é e rimane tale qualunque sia la sua provenienza.
Tantopiù che anche le più celebrate zone d'origine producono una quantità di materiale molto meno pregiato di quello che ha dato loro anche la più meritata fama!
Non posso invece aiutarla nella decifrazione del certificato (che la pregherei di mandarmi con passaggio allo scanner) del quale ho capito solo:
taglio "a brillante"
colore rosso vivo, (tipo "sangue di piccione"(
origine: Birmania (Myanmar)
Lei non indica la data del certificato, ma le faccio notare che OGGI sui certificati sarebbe chiaramente precisato:
"Corindone naturale, varietà rubino"...
In ultimo, anche le sue conoscenze relative ai diamanti e alle tre grandi potrebbero aver bisogno di un aggiornamento, perché:
- le Norme sul diamante risalgono a un lavoro iniziato nel 1978 e sono state ratificate dal Presidente UNI il 9 gennaio 1991:
finalmente delimitano con ottima approssimazione e sufficiente chiarezza i parametri di valutazione (le famose "4C" De Beers), e trascuro volutamente quelle porcherie (a mio avviso) dei diamanti CE, cioé "a purezza aumentata" (clarity enhanced");
- per zaffiri, rubini e smeraldi si sono moltiplicati i metodi di "maquillage" fino a sconfinare in una vera e propria adulterazione, che SE NON DICHIARATA e chiaramente compresa dall'acquirente SAREBBE PERSEGUIBILE COMR TRUFFA.
Sono a sua disposizione per un'ulteriore scambio d'informazioni, ben lieto che la categoria veda il rientro di chi si pone seriamente il problema dell'aggiornamento e della correttezza a favore dei clienti.