Tre diamanti; valutazione a parte, come posso evitare il rischio che me li sostituiscano?


Buonasera. Ho letto con veramente tanto interesse alcune delle molte risposte che date in questo sito che mi è stato segnalato proprio oggi...

Ho limitatissime conoscenze in materia di diamanti e mi trovo nella situazione di dover valutare il valore di tre anelli in mio possesso.
Sono in possesso di due pietre con relativi certificati del 1989 della IGI belga, mentre della terza pietra dispongo solo del certificato del gioielliere.

In quest'ultimo caso si tratta di un
diamante taglio brillante
colore H
IF.
dal peso di 1,01 carato.

Le riporto i dati del primo certificato IGI in mio possesso:
natural diamond, round brilliant,
0.44 carat,
measurements approx. 4.77-4.87x3.02mm, table diameter 63%, crown height 14%, pavillon depth 45%, culet size pointed,
girdle thickness: medium (faceted)
finish: very good / very good,
clarity grade: internally flawless,
color grade: G (1)
fluorescence: none.

Le riporto i dati del secondo certificato IGI in mio possesso:
0.70 carat,
natural diamond, round brilliant, measurements approx. 5.60-5.68x3.58mm, table diameter 66%, crown height 15%, pavillon depth 45%, culet size pointed,
girdle thickness: medium (faceted)
finish: very good / very good
clarity grade: internally flawless, color grade: G (1), fluorescence: none.

Sarei anche curioso di sapere, oltre alla valutazione economica più precisa possibile, se risponde a verità il fatto che diamanti di colore D,E,F sono così rari da trovare sul mercato e come posso tutelarmi dall'eventualità di un raggiro, di una sostituzione di pietra nel momento in cui andrò a modificare le montature di questi diamanti, essendo le originali ormai datate, non conoscendo io sistemi affidabili per riconoscere le mie pietre.

Ringraziando anticipatamente, mi complimento nuovamente per il sito e attendo con ansia una vostra risposta.
Buona sera, Andrea
ecco il classico caso in cui con le valutazioni "a distanza" (o, se preferisce, "sulla carta") si rischiano imprecisioni davvero considerevoli...

Se confrontassi semplicemente le percentuali del taglio dovrei esprimere almeno qualche perplessità circa l'ampiezza delle tavole e la profondità dei padiglioni, che sono alquanto distanti dagli Standard del Taglio Scan. D.N.:
ma non le renderei un buon servizio, perché è innanzitutto l'osservazione diretta che (a mio avviso) prevale sui valori percentuali delle simmetrie di taglio.

Per sua informazione, una tavola ampia riflette una quantità maggiore di luce "bianca", mentre un padiglione un pochino più profondo dello standard é molto meno penalizzante di un padiglione più basso, quindi nei suoi diamanti é l'armonia del "fuoco" nel suo complesso che si dovrebbe poter valutare, a prescindere dalle semplici misurazioni percentuali!

Quanto alla rarità dei colori D / E / F le confermo che non sono pietre che si trovano ovunque, o tutti i giorni, ma sul mercato si trovano senza particolari difficoltà.

Vorrei poi tranquillizzarla sul pericolo di sostituzioni:
salvo lei non sia tanto sfortunato da inciampare in un bandito o in un imbecille, ritengo che nessun professionista si giocherebbe la reputazione per farle uno scherzo del genere.

In ogni caso lei avrebbe (almeno) due modi per cautelarsi:
assistere di persona al montaggio dei suoi diamanti sulle nuove montature, oppure far incidere sulla cintura degli stessi una sigla univoca, magari in seguito a una nuova certificazione.

Per le valutazioni, e fermo restando quanto elencatole prima, le riporto le quotazioni del Rapaport (Borsa diamanti di N.York), facendole presente che i prezzi in Italia sono superiori.
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