Taglio Ideale, Taglio Anversa... e via tagliando


salve, ho scoperto oggi questo interessante sito e le sue risposte intelligenti.
Ora sono qui a chiederle un consiglio visto che sto per acquistare un brillante a XX (sito contattato per internet dal XXX, sig.XXX ).

Il brillante in questione è taglio rotondo di 0.xx ct purezza VVS2 colore F certificato IGI Belgio.

Per capire qualcosa ho smanettato in internet (visto che l'orefice a cui mi sono prima rivolta non mi soddisfaceva nelle risposte) per capire la questione del "taglio Ideal" e la sua differenza con il "taglio Anversa":
ora mi sembra di capire che "Ideal cut" deve rispondere a determinati requisiti e che lo stesso tipo di taglio può essere praticato in Europa o negli USA.
C'è poi il taglio non Ideal per proporzioni ma buono per effetto.
Ad Anversa si taglia rispettando determinati criteri di profondità, misura corona ecc.:
Ho capito giusto?

La mia domanda è:
il brillante che sto per acquistare ha queste caratteristiche:
TD 62,2%
TA 65,5%
cr 13% 37°
PA 43,5% 41°
cut very good
polish very good
symmetry very good
GIRDLE THICK
CULET POINTED
FLUO VERY SLIGHT
MEAS x.xx x.xx X x.xx mm

Cosa le pare?
Io temo, ma sono inesperta, che la tavola sia troppo larga e che questo sia un difetto.
Specifico anche che vorrei l'iscrizione laser poichè il brillante andrà in mano a una ditta orafa artigiana per la montatura.

Potrebbe darmi la sua opinione a stretto giro di mail o è troppo chiederlo?
Il brillante costa in totale x.xxx,00 euro
La saluto cordialmente Silvana
Buona sera, Silvana
mi fa piacere se ha trovato interessante il mio sito, e anche di più per il fatto che lei chieda un parere PRIMA dell'acquisto, e non DOPO, come purtroppo fanno in molti/e!

Il prezzo richiestole per quel livello qualitativo mi sembrerebbe anche corretto, ma concordo con, e confermo, la sua impressione circa l'ampiezza della tavola:
gli Standard correnti oscillano fra il 53 % del taglio "Tolkowsky" e il 57.5 % di quello "Scan. D. N.", quindi il diamante propostole avrebbe un eccesso di luce riflessa dalla tavola (incolore) rispetto a quella rifatta (colorata) all'interno del diamante.

L'altezza di padiglione é quasi perfetta, quindi la pietra dovrebbe comunque avere un buon gioco di luce, ma questo effetto é giudicabile solo di persona, e soggetto anche ai gusti (impressioni) personali.

Le faccio notare poi che la cintura "thick", spessa, le appesantisce il soggetto (costo maggiore a parità di diametro) senza altri vantaggi che non un ampio spazio per la desiderata iscrizione laser.

Proporzioni di taglio:
in qualsiasi parte del mondo si tende, salvo istruzioni diverse, a tagliare secondo geometrie che sono SEMPRE un compromesso fra le proporzioni ideali e la quantità massima di tagliato ricavabile dal grezzo di partenza.

Le sole eccezioni riguardano i cristalli con caratteristiche interne particolarmente significative, che per quanto possibile si cerca di togliere.
E se in prossimità della tavola si trova qualcosa che si potrebbe eliminare insistendo nella molatura, ecco che la tavola si abbassa e si amplia, però il diamante acquista una posizione migliore nella graduazione di "clarity" ("purezza")...
A scapito del grado di "Cut", o proporzioni di taglio, che devono essere indicate con precisione indipendentemente dalle varie (e a volte fuorvianti) definizioni commerciali o geografiche utilizzate nei colloqui di vendita.

Nota finale:
un diamante di 0,61 ct corredato da un certificato d'analisi completo é un pezzo unico e inconfondibile:
l'iscrizione al laser, che io giustifico solo se richiesta dal suo assicuratore, é un insulto se considerata come precauzione contro una supposta disonestà dell'orafo a cui lo affiderebbe