Una brutta storia... (2)


Gentilissimo Lenti,
innanzitutto mi scuso per il tono un po' frettoloso e asciutto con cui le ho scritto la scorsa settimana:
ero in preda ad una certa rabbia che mi ha fatto dimenticare anche le formule di cortesia.

La ringrazio infinitamente per la risposta tempestiva, accorta e, come nel suo stile, cortese e professionale.

Ho seguito il suo consiglio e ho chiesto, informalmente, il supporto della G.d.F. i quali mi hanno suggerito di far chiedere la copia degli assegni emessi per vedere se, ma dubito fortemente, siano stati incassati dal ciarlatano di cui sotto o da un suo prestanome compiacente.

Poi valuteremo il da farsi, muovendosi con grande cautela onde evitare di trovarsi sul collo una denuncia per riciclaggio di merce rubata, come pare sia successo talvolta in casi analoghi.

Dopodichè, risolta ove risolvibile la vicenda, con spirito essenzialmente romantico vorrei semplicemente far montare la pietra e portarla per il gesto che comunque rappresenta:
in un epoca in cui le donne sempre più spesso i diamanti se li comprano da sole... vorrei rendere omaggio all'emozione provata e ai sentimenti che essa sottende.

Le faccio i complimenti più sinceri per il sito, che rappresenta un punto di informazione e consulenza preziosissimo, e per la garbata e sottile ironia delle sue risposte, che regalano un sorriso anche ai malcapitati come me. :-)

La terrò informata sulla vicenda, che spero possa essere di monito e aiuto a chi si dovesse trovare, spero mai, in situazione analoga.
Cari saluti
Laura
Buon pomeriggio, Laura
la ringrazio per quanto mi scrive, e le sarò grato per i dettagli circa il finale della faccenda,
Compreso il nome del galantuomo di cui trattasi, al quale riservo fin d'ora un posto in evidenza nell'albo delle pecore nere...

Ma mi riscalda il cuore la seconda parte della sua mail e, anche se vivo sul gentilsesso che si compera autonomamente le gemme, mi fa immensamente piacere che queste siano ancor più apprezzate quando sono un dono dell'amato bene.