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Assegnare il grado di clarity nei diamanti: precisazione
Ciao Gianfranco e Buon Anno,
come vedi ci risentiamo anche nel 2008 (dopo che mi hai rinnovato il credito sulle domande da porti).
Questa volta ho da chiederti delucidazioni su una tua affermazione riguardante la graduazione dei diamanti.
In una tua risposta (alla domanda n. 323) hai detto che il grado di purezza dei diamanti si assegna osservando le sole inclusioni visibili dalla tavola (anche se si deve esaminarla in tutte le direzioni).
Io però non capisco come un’evidente inclusione appena sotto la cintura, per esempio, non visibile quindi dalla tavola, possa essere ignorata ai fini della graduazione della purezza.
Evidenzio che pongo la domanda esclusivamente per capire dove e se, qualche norma UNI di riferimento, riporti la questione della graduazione della purezza in funzione della sola rilevazione delle caratteristiche interne del diamante dalla tavola.
Confidando, come sempre, nella tua professionalità e cortesia e nell’attesa di una tua risposta ti saluto cordialmente.
Gianluca
Ciao, Gianluca
sono fuori Italia, e ho problemi di computer e di connessione.
Al rientro (la settimana prossima, spero) andrò a rileggermi la risposta che citi, ma non credo d’aver affermato che le caratteristiche visibili sotto la cintura siano da ignorare.
Confermo che, stabilitane, la presenza, SE NE VALUTA LA VISIBILITÀ, ai fini d’assegnare un livello (immagina un graffio, per esempio, o un chiodo) visti di punta o di profilo...
Ovvio comunque che il voto GLOBALE riguardi osservazioni conseguenti una ricerca effettuata secondo TUTTE le direzioni.
Ti ringrazio per la segnalazione della "risposta" n.323, che non era chiara, e che provvederò subito a modificare.
Ciao.