Anello trilogy con tante variabili a scelta: ci riprovo


Buongiorno, complimenti per il sito,scoperto oggi per puro caso girando tra i motori di ricerca per avere delle risposte sui diamanti vista la mia più totale ignoranza in materia, ma catturata e affascinata dal loro sfolgorante scintillio, come una bimbetta dinnanzi a un nuovo gioco, nonostante i miei 25 anni.

Vorrei acquistare un trilogy per il mio compleanno, mi sono state proposte varie soluzioni che anzichè mettere chiarezza mi hanno gettato nella più totale confusione.

Un gioielliere mi ha proposto una pietra da 0,XX al prezzo di X.000,00 euro, ma di colore bianco e quindi non so di che qualità sia, un altro delle pietre dal colora trasparente quasi celeste delle caratura di 0,50 il centrale e 0,35 i laterali di scala IF colore D a X.X00,00 con certificato oppure la stessa caratura ma di scala VVS1 colore G a X.XX0,00

Gradirei un po di dritte per acquistare delle belle pietre alla portata della MIA TASCA E CHE SOPRATTUTTO FACCIANO UNA BELLA FIGURA sul mio dito.

La ringrazio anticipatamente per la gentile collaborazione.
Saluti e auguri per il vostro sito che possa essere cliccatissimo .




Buona sera, Federica
spero mi legga qui, perché l’indirizzo della mail non funziona, almeno con il tasto "reply" che uso di solito...

grazie per l’apprezzamento verso il sito, ma temo che la sua fiducia nei miei confronti sia un pochino surdimensionata... :-).

Con quattro variabili (massa, colore, purezza e taglio) i diamanti da scegliere le potrebbero offrire un assortimento strepitoso di combinazioni per il suo anello "trilogy".

Quasi scontato il primo suggerimento, quello di leggere le "domande e risposte" e, ovviamente, di scrivermi ancora quando avesse ristretto un pochino le incognite di selezione.

Ma un suggerimento, anzi il primo criterio di scelta, mi azzarderei proprio a sussurrarlo, non foss’altro per quel "soprattutto una bella figura al dito" che lei ha premesso:
privilegi innanzitutto un ottimo taglio, qualunque sia la forma dei diamanti, e poi si fidi dei suoi occhi.

Vedrà che i diamanti tagliati meglio instaureranno immediatamente un "feeling" privilegiato con lei, e a quel punto la scelta sarà facile.

E non si abbandoni a quella che lei chiama la confusione più totale, perché quasi certamente si tratta di eccesso d’informazioni trasmessole in un tempo troppo breve...
E a venticinque anni direi che le spetti mezzo secolo, giorno più, giorno meno, per metabolizzare le caratteristiche degli amati cristalli di carbonio. :-)

Nel frattempo, e sempre che intanto non voglia frequentare un corso di gemmologia, le faccio presente che il colore D e il grado IF di "purezza" sarebbero il massimo livello qualitativo nel diamante che (e solo SE) ben tagliato, raggiungerebbe le massime quotazioni.

Ma per un anello da indossare io preferirei livelli più umani e, a parità di carature, meno costosi.

Senza nessun compromesso, ovviamente, sulla qualità (proporzioni, simmetria e finitura) del taglio.

Ho un ottimo ricordo di Viterbo, e spero di avere l’occasione per un altro incontro gemmologico con la locale associazione artigiani.

Mi scriva ancora, se le servissero altri dettagli.