Diamanti "taglio russo"?

Gent.mo Sig. Lenti, ho un anello in oro giallo con 18 pietre (inferiori a 0,1) rotonde e molto luminose, piuttosto vecchiotto (anche se non saprei dire quanto, probabilmente fatto a mano viste le numerose irregolarita’ della montatura.
Il gioielliere da cui mi servo di solito, dopo averlo visto, ha cosi’ risposto: "diamanti taglio russo,
E’ un tipo di taglio poco usato perché ha poche facce, veniva utilizzato solitamente su pietre gia’ piuttosto luminose".

In che cosa consiste questo taglio russo, come é fatto e in che periodo veniva utilizzato?

Ringrazialdola per l’attenzione che potra’ dedicarmi colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.






Gentile signora B. ho l’impressione che la spiegazione fornitale sia sia alquanto "imprecisa" perché non mi risulta che in Russia abbiano adottato un taglio particolare, e caratteristico, per le pietre piccole.

Lei scrive pero’ "inferiori a 0,1" e suppongo si tratti di carati, ma il valore indicato corrisponderebbe alla massa di 10 centesimi:
una dimensione gia’ consistente, nella quale si trovano diamanti rotonti tagliati sia 8/8, sia 16/16 e anche, magari piu’ raramente, con taglio "a brillante".

Le definizioni si riferiscono al numero di faccette ricavate (oltre alla tavola) sul cristallo, tanto nella parte superiore (corona) quanto in quella inferiore (padiglione).

Questi tagli sono appunto caratterizzati dalla presenza di un padiglione inferiore, faccettato, ma le sue pietre potrebbero anche esserne prive, e presentare la superficie inferiore piatta tipica dei tagli "a rosa", per esempio.

Per finire, é sicura che il gioielliere abbia detto proprio "pietre piu’ luminose"?
Nel caso specifico, la definizione mi sembrerebbe almeno infelice, se non addirittura fuorviante
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