I prezzi dei diamanti.... per eventuali futuri acquisti

Buonasera sig.  Lenti,  leggo sempre con curiosità le domande che le vengono sottoposte e soprattutto le risposte che lei fornisce.

Nella risposta alla sig.ra Angela che le ha scritto oggi lei a un certo punto afferma :

"il prezzo dei diamanti in Italia varia in base a tanti fattori”.

Le chiedo: quali sono queste variabili? 

Sono un appassionato di diamanti e soprattutto pietre preziose colorate ma non essendo del mestiere non riesco ad immaginare a cosa si riferisse…  

E  :-)

La ringrazio anticipatamente 

Cordialmente

 

 Buona sera, Luca

ci sono infinite pubblicazioni e quasi altrettanti libri che trattano tanto del prezzo dei diamanti con relative variabili, magari anche in relazione all’attendibilità di certi “listini” che, anche nel migliore dei casi, dovrebbero essere considerati con la calma e l’esperienza di qualcuno del settore…

Altrimenti si é quasi certi di ricavare informazioni non corrette se non addirittura fuorvianti, non foss’altro per l’inconscio ma vivissimo desiderio di far coincidere certe “diagnosi” con i desideri e le speranze del lettore.

Oggi le fanciulle sembrerebbero preferire il regalo di un cellulare, malgrado costi almeno il doppio di una catenina con “punto luce”, quindi immagino la certezza di chi a suo tempo ne fece una scorta consistente, ma io non posso - e non credo di saperne abbastanza - per azzardare ipotesi tanto approfondite.

Ma se dobbiamo scatenarci in una panoramica necessariamente generica di argomenti potremmo incominciare con ragioni socio-politiche, tanto economiche quanto finanziarie…

Storicamente l’andamento della finanza é sempre stato in balia di grandi coalizioni che, gestendone il potere, potevano influire - e influirono - sui timori di tanti popoli, spingendoli così alla ricerca di beni rifugio come oro e, appunto, i diamanti.

Beni che avrebbero offerto la tutela di tanti, sudati risparmi.

Ovvio quindi che il loro prezzo aumentasse.

Saltiamo pure i periodi di guerra, con i noti e comprensibili comportamenti durante il fuggi-fuggi generale, con relativa corsa all’immediata trasformazione di beni meno sicuri o meno mobili (carta-moneta o proprietà immobiliari, ma anche attività commerciali) in qualcosa di facilmente trasportabile o almeno occultabile.

Un altro motivo di aumento o di caduta delle quotazioni…

Ci sono poi momenti  o periodi che vedono il fiorire di improvvise fortune o il decadere di personaggi economicamente significativi e quindi la richiesta di un certo tipo di gemme o invece l’immissione di un’ingente quantità sul mercato delle medesime, a prezzi in improvvisa ascesa oppure depressi dalla necessità di un disperato realizzo.

E come lei sa, l’oscillazione dei listini deriva (deriverebbe…) in larga parte dall’incontro fra domanda e offerta:

tanto in luoghi quanto in periodi diversi, oltre a risentire grandemente del volume di gemme esitate nell’unità di tempo considerata.

Altre influenze, e non da poco, sono quelle derivate da aree geografiche e quindi da gusti e scelte particolari e ben definite.

Ecco quindi come in Brasile i diamanti colorati (da noi sarebbero considerati “bassi” o “deboli” di colore) costino di più che non in Europa, malgrado siano rinvenuti in giacimenti locali, come p. es. nei pressi della celebre città di Diamantina.

In Europa e soprattutto in Italia, o nei palazzi dei petroemiri del Golfo o in Cina é alta soprattutto la richiesta di gemme di livello elevato…

Anche se per casa nostra sarebbe il caso di dire “era alta” con riferimento alle traversie della nostra economia e dei demenziali interventi che la affliggono ormai da anni.

Ci sono poi ragioni squisitamente commerciali, come la scoperta di nuovi giacimenti e la concomitante comparsa sul mercato di operatori indipendenti rispetto alla storica ex monopolista di sempre, l’Anglo-sudafricana De Beers.

L’arrivo di quantitativi favolosi di diamanti russi, australiani e, più recentemente canadesi ha scompigliato non poco i mercati, però senza distruggere la domanda per i solleciti accordi - abbastanza solleciti accordi - fra le varie offerte.

Non ultima, l’inaspettata giacenza di tantissimi diamanti di caratura ridotta spinse la suddetta De Beers a lanciare (con felici esiti, é innegabile) la moda degli anelli “trilogy” .

Ovvero il gioiello-simbolo che dilagò rappresentando, dissero, “noi tre: tu, io e il nostro bimbo”.

Sorriso, applausi e magari anche una lacrimuccia.  :-)

E allora i diamanti con le carature adatte subirono un’impennata di prezzi che irritò non poco certi operatori ma allietandone almeno altrettanti altri.

Potrei continuare ma non servirebbe a molto  perché comunque il fattore emotivo, soprattutto quello individuale, la fa da padrone in larghe fasce di “possibili futuri acquisti”.

Lei però, salvo possa affidarsi a un esperto del settore che capisca bene e PRIMA che cosa lei si aspetterebbe dalle gemme da incamerare, si tenga ben lontano dal listino Rapaport che essendo tra l’altro un riferimento per il mercato USA, per quanti al difuori del settore rappresenta una pericolosa zona di sabbie mobili.

E non dimentichi che essendo lei (per ora…) fra gli ultimi anelli della catena gemmodiamantifera. nel bene e nel male sarebbe meno interessato dai flussi e riflussi di quotazioni.

Insomma, saluti e magari abbracci da parte mia l’amico gioielliere di famiglia, chiunque esso sia.  :-)