Diamanti da ricertificare contro il pericolo di cloni?

quindi alla luce di quanto sappiamo come facciamo ad essere sicuri che la pietra che abbiamo in mano non sia un clone?

A questo punto dovremmo ricertificare ogni pietra per essere sicuri di non imbrogliare sia pure in buona fede i ns clienti.

Grazie

 

Buona sera Federica

comprensibile la sua preoccupazione ed encomiabile l’intenzione di tutelare i clienti insieme alla professionalità del settore: 

complimenti!

Ma non abbandoniamoci a timori eccessivi perché con le opportune precauzioni il “pericolo” si ridimensiona parecchio… anche se NON scompare!

La prima e più importante precauzione  - ora più attuale che mai - é quella di fornirsi SEMPRE E SOLO da ditte conosciute e qualificate.

Ditte che, proprio per non incorrere in episodi spiacevoli, a loro volta si forniscono soltanto da diamantai in grado di garantire con la correttezza della “filiera” commerciale anche la credibilità delle garanzie fornite insieme alle gemme.

Per sua ulteriore tranquillità la informo che tutti i più importanti fornitori di diamanti - tanto ad Anversa quanto a Valenza - si sono dotati anche di uno speciale, recentissimo apparecchio in grado di riconoscere (con elevatissimo grado di affidabilità) i diamanti di origine naturale da quelli prodotti in laboratorio.

Va da sé che la seconda - raccomandabilissima! - precauzione sarà quella di NON acquistare più gemme “sui due piedi”, ovvero senza averle fatte prima controllare da un laboratorio qualificato e quindi adeguatamente attrezzato!

Certo, é un costo supplementare e un impegno di tempo non indifferente ma come lei sottolinea la tutela dei clienti é e rimarrà sempre l’impegno primario di tutti i gioiellieri degni di tale qualifica.

E malgrado sia lunedì mi sento buono e quindi non aggiungo… "con buona pace dei diamanti da Internet”  :-)

Le auguro un buon lavoro.