Pietre per le quali non è stato rilasciato certificato gemmologico da uno dei noti istituti - 2 -

Buongiorno sig. Lenti!

Sono tornato a osservare una delle due gemme di cui le accennavo, la 0.63/SI1.

Purtroppo non mi ha colpito... nonostante il colore piuttosto alto mi sembra una gemma ‘spenta’ con scarso fuoco (che a me è penso alle dolci fanciulle piaccia molto).

Pensi che l’ho messo a confronto con una pietra da 400 euro in meno (1400) colore N da 0.69 e clarity VVS1:

quest’ultima era si più giallina ma aveva uno scintillio affascinante.

Il gioielliere continuava a dirmi che lui non vedeva differenze e che la pensavamo diversamente, così ho chiesto a due donne presenti in negozio di esprimere una preferenza ed entrambe hanno preferito la gemma N color con motivazione ‘brilla di più’.

Questo episodio mi ha un po’ demotivato sull’acquisto della prima gemma mentre la gemma N color preferisco non considerarla perché un po’ cupa (nonostante il ‘fuoco vivo’).

Le racconto tutto ciò perché l’episodio mi ha fatto perdere un pizzico di credibilità nel gioielliere.

Possibile che non vedeva questa differenza?

Poi per carità.... è sempre chi paga a fare la scelta definitiva... però a me la differenza di scintillio sembrava molto evidente e sentirmi dire che non c’era differenza mi urtava un po’.

Ho pensato che probabilmente è il taglio ad incidere su questo aspetto.

Lui l’ha definito un po’ più ‘all’americana’ per la pietra 0.63/SI1.

Credo sia davvero difficile trovare un rivenditore competente paziente e che ti ispira fiducia...

Grazie ancora e buona giornata 

Giovanni 

 

Buon giorno, Giovanni

spero prima di tutto che la sua nota pessimistica assomigli solo a una nuvola passeggera perché la realtà, credo, sia meno tragica…  :-)

Però lei conferma quanto da me sostenuto da sempre, cioé che le gemme in genere e i diamanti in particolare debbano essere osservati e possibilmente confrontati SENZA subire preventivi condizionamenti di altisonanti certificati saturi di “Triple X” e magari anche di non sempre disinteressati consiglieri.

Lei e le due signore avete notato e subito apprezzato “il fuoco” del diamante “N Color" e mi complimento quindi per l’attenta e critica capacità d’osservazione e confronto.

E adesso sono sicuro che almeno voi NON cadrete nel consueto equivoco di ritenere la bellezza di un diamante direttamente proporzionale alla RARITÀ del colore.

Guardi però che “cupo” é un termine che non si addice a un colore che io definirei invece “caldo” e che ha certo un suo fascino… oltre a una larga fascia di entusiasti estimatori.

Non discuto i gusti del gioielliere e ammetto anche di non sapere cosa possa intendere lui per “taglio un po più all’americana” però confermo e sottolineo ancora una volta che

“è il taglio ad incidere su questo aspetto”.

E siccome é lei o quelli come lei che paga/pagano penso che valga la pena di cercare con calma un interlocutore che unisca competenza e credibilità:

non sarà difficile trovarlo, mi creda.