Come verificare che il gioielliere non mi abbia scambiato il diamante che gli ho dato in blister e col certificato?

Avevo un diamante in blister con annesso certificato di garanzia l’ho fatto montare su di un anello da un gioielliere, ma ho un dubbio ?

mi ha montato il mio diamante?

come posso attestare che quello montato sia lo stesso sia come caratura che in caratteristiche?

grazie!

 

Buon pomeriggio, Annita

sciogliere il dubbio che ora l’angustia può essere molto facile o estremamente difficile:

dipende tanto dalle caratteristiche del diamante quanto dall’accuratezza del certificato che lo accompagnava…

Mi spiego: se la gemma ha/aveva qualche caratteristica particolare al suo interno come uno o più cristalli inclusi o magari anche un segno qualsiasi all’esterno,

come una tacca o un “natural” in cintura, una “faccetta supplementare” o una piccola dissimmetria di taglio che un certificato gemmologico ben fatto avrebbe certamente indicato con precisione.

Anche una fluorescenza (assenza o presenza e quindi colore e intensità) sarebbero elementi indicativi facili da confrontare con quelli riportati sul “certificato di garanzia”. 

Un certificato che spero vivamente sia quello rilasciato dopo un’analisi gemmologica condotta secondo le regole del caso.

In mancanza dei dettagli di cui sopra si potrebbe tentare smontando il diamante e rilevandone quindi (oltre alla caratura) anche le quote significative: 

ampiezza % di tavola, altezza % di corona, profondità % di padiglione e infine anche il diametro e l’altezza totale perché in caso di sostituzione ben difficilmente si sarebbe potuto trovare un altro diamante con TUTTE le quote uguali a quelle riportate sul certificato.

Ho volutamente lasciato per ultimo il grado di colore perché salvo il caso di una distanza quasi abissale con il valore indicato nel certificato, una PICCOLA differenza sarebbe spiegabile e giustificabile altrimenti.

In conclusione mi lasci però aggiungere un commento personale ma che ritengo doveroso verso i colleghi gioiellieri:

mi capita sovente il caso di lettori e lettrici con dubbi come i suoi, ma continuo a domandarmi come un gioielliere possa essere tanto sconsiderato e/o disperato da giocarsi la reputazione facendo il gioco delle tre carte con le gemme dei clienti, oltretutto per “guadagni” secondo me quasi irrisori.

Uno “scherzo” del genere che nella migliore delle ipotesi sarebbe l’anticamera di una chiusura garantita, non sembra anche a lei?  :-)