Non si può escludere la possibilità di falsificazione dei certificati

Salve, ho letto fra le domande e risposte che non si può escludere la possibilità di falsificazione dei certificati.

Tuttavia le chiedo di poter capire dove potrebbe essere la truffa nella seguente ipotesi: supponiamo di aver difronte un diamante in blister accompagnato da certificato e provvisto di incisione laser.

Sul sito della società emittente il certificato, tramite il servizio di verifica dei certificati,  è  verificata la esistenza dello stesso e la corrispondenza delle caratteristiche dichiarate della pietra.

Quindi si riscontra che il certificato esiste che è stato regolarmente emesso e inoltre le caratteristiche che il sito fornisce della pietra sono le medesime riportate sul certificato cartaceo che stiamo verificando.

L’unica truffa che a me viene in mente è l'eventuale apertura del blister e sostituzione della pietra.

Mi domando se sia così semplice aprire un blister e richiuderlo alla perfezione.

Oppure ci potrebbero essere altre tipologie di truffe?

Grazie

 

Buona sera, Loredana

lei ha descritto l’ipotesi della truffa più facile da porre in essere, cioé la sostituzione della gemma:

Nel mondo delle gemme in genere e dei diamanti in particolare girano talmente tante truffe che per i vari “benintenzionati” del settore é un gioco da ragazzi procurarsi un incisore laser e una pressa con cui duplicare, oltretutto a costi modici,  i blister più blasonati…

Blister che grazie alle competenze di una buona tipografia potranno poi sfidare anche l’esame di tanti esperti del ramo.

Oltretutto tenga presente anche il caso pratico in cui, col fondato sospetto di un illecito, si sia voluto immediatamente verificare il contenuto del blister:

il numero inciso sulla cintura del diamante corrisponderebbe a quello riportato nel certificato, con in più il riscontro positivo dal data-base dell’Istituto emittente.

Ma… se la verifica di cui sopra NON fosse stata eseguita in presenza di testimoni, anche il più ritardato fra i lestofanti potrebbe sostenere che QUEL diamante NON fosse quello che aveva venduto lui.

E quindi cavarsela tranquillamente.

Io rammento sempre ai miei interlocutori come esistano tecnologie tanto sofisticate da rasentare la perfezione nella produzione di falsi di tutti i generi, banconote in primis, quindi sarà davvero semplice truffare chi affida fiducia e risparmi a un blister:

Un blister magari ricevuto da chissachi e non da un gioielliere conosciuto e stimato da tempo.

Naturalmente potrei elencarle e descriverle altri modi per alleggerire il portafogli a tanti cacciatori di diamanti ma preferisco non farlo:

giusto per non fornire né informazioni né tantomeno gli stimoli a gente che in materia ne avrebbe già anche troppi.  :-)