Pietra grezza da identificare, valutare ed eventualmente da tagliare - 2 -

Buongiorno,

mi sono imbattuta per caso nel suo sito dopo una ricerca generica sul tema delle pietre preziose e ho trovato che il suo blog non è solo molto interessante ma il tono delle sue risposte mi ispira una certa fiducia che spero sara confermata.

Per ragioni varie, la nostra famiglia si e ritrovata con una pietra misteriosa grezza che non e mai stata tagliata.

Le leggende metropolitane dicono che potrebbe essere un diamante grezzo di ca. 10 carati.

Le mie domande sono:

  • Cosa posso fare come test casalingo? Io ho provato a "graffiarla" ed è sicuramente molto dura, ovviamente nell'acqua sprofonda ma non mi sono azzardata a fare altro per adesso
  • Come procedere per avere una valutazione della pietra?
  • Ho visto per esempio che ci sono vari istituti indipendenti che rilasciano certificati.
  • Quanto può costare una valutazione?
  • Lei conosce qualcuno in Ticino? O eventualmente potrebbe occuparsene lei?
  • In caso fosse effettivamente un diamante, chi potrebbe tagliarlo?
  • Se possibile vorrei farlo in Italia ma vorrei essere rassicurata sulla qualità e professionalità del lavoro.
  • Ho letto anche sul suo blog di tagli andati male e non vorrei rischiare
  • Ultimo aspetto. Ovviamente non abbiamo nessun certificato legato a questa pietra e non ne sappiamo l’origine.
  • Può questo costituire un problema? 

Ringraziandola per le risposte, le auguro buona giornata

Cordiali saluti

Francesca 

 

Buon giorno, Francesca

identificare un grezzo di diamante non é un problema e sarebbero sufficienti due o tre  esami di routine per confermarne la natura, ma immagino che lei non sia dotata di strumentazione gemmologica  quindi credo proprio che li dovrà rivolgersi a un esperto… debitamente attrezzato.

L’identificazione le costerebbe, nel caso le costi qualcosa, una cifra assolutamente modica quindi non si preoccupi.  :-)

Però lasci perdere la prova “del graffio” perché innanzitutto NON é un test gemmologico dato che danneggerebbe il campione.

Ma, contenta lei, avrebbe dovuto saggiare il suo cristallo con una scheggia di corindone (durezza 9 contro durezza 10 del diamante) che molto probabilmente lei non ha.

Ricordi però che almeno un 80% dei diamanti rinvenuti in natura é di qualità “industriale” mentre solo il rimanente 20% é adatto per le selezioni “gem” e quindi adatto a un taglio che sarà poi utilizzato sui gioielli di tutto il mondo.

Supponendo quindi che lei abbia un grezzo di diamante Gem Quality poi avrebbe tutto agosto per decidere quale taglio preferire, e anche a quale tagliatore affidare il compito perché qui sono iniziate le ferie estive.

A Valenza ci sono varie taglierie e alcune sono davvero di ottimo livello e a settembre potrebbe discutere di persona anche quale taglio fosse più conveniente in termini di caratura resa per la forma del suo grezzo.

Guardi però che io non credo d’aver mai accennato a tagli “andati a male”, lamentando invece il RITAGLIO di fascinosi diamanti “cava vecchia” e/o “a taglio antico” per ricavarne anonimi soggetti con simmetrie moderne.

Quanto alla valutazione é un azzardo da affrontare con calma perché vi concorrono più variabili ed é indispensabile un’accurata analisi del cristallo.

un cristallo che spero innanzitutto ben formato e abbastanza trasparente da consentire un buon esame interno 

Infine, lei non ha l’obbligo di possedere nessun documento a proposito del suo campione e quindi potrà tranquillamente tenerlo e sfoggiarlo senza problemi.

In Italia, almeno.  :-)