La purezza bassa può pregiudicare la qualità del diamante?

Buongiorno.

Mio cognato vuole regalare un solitario a mia sorella e ha deciso di comprare la pietra da sola e certificata e poi farla montare.

Avrebbe trovato un diamante 0,68 G SI1 con certificazione IGI che gli piace molto, ma ha paura che sia di purezza troppo bassa anche se mi dice che è davvero molto luminoso.

Il gioielliere che dovrebbe venderglielo afferma che non è un problema e che anzi marchi noti quali XXX e YYY montano diamanti di questo genere.

Le riporto di seguito le caratteristiche, pensa che nel complesso la purezza bassa possa pregiudicare la qualità del diamante?

Grazie

Alba

 

REPORT NUMBER XXX

REPORT CITY DATE ANTWERP, October 13, 2016

DESCRIPTION NATURAL DIAMOND

SHAPE AND CUT ROUND BRILLIANT

CARAT WEIGHT 0.68 Carat

COLOR GRADE G

CLARITY GRADE SI 1

CUT GRADE EXCELLENT

POLISH EXCELLENT

SYMMETRY EXCELLENT

Measurements 5.64 - 5.66 x 3.49 mm

Table Size 56%

Crown Height - Angle 15.5% - 35°

Pavilion Depth - Angle 43% - 40.8°

Girdle Thickness MEDIUM (FACETED)

Culet POINTED

FLUORESCENCE NONE

COMMENTS IDEAL CUT ROUND BRILLIANT

 

Buon giorno, Alba

se le caratteristiche della gemma graduata come SI 1 non sono tracce particolarmente evidenti, come fratture interne  o magari tracce nerastre visibili attraverso la tavola dica pure a suo cognato che quasi certamente acquisterà un bel diamante.

Un esemplare ben tagliato e altrettanto ben finito (cintura faccettata e non solo tornita come al solito).

E la cintura faccettata giustifica lo spessore “medio” della stessa.

Le proporzioni e la simmetria appaiono corrette e con la finitura giudicata eccellente si spiega facilmente la “luminosità” - ovvero la vivacità dei riflessi e dei colori di luce - apprezzata.

Quanto alla “qualità” della gemma si tratta di un giudizio che può dare solo chi intende acquistarla dopo averla scelta con i propri metri di valutazione.

 Io ho sostituito il termine “purezza” con “visibilità”:

perché a proposito delle caratteristiche osservabili nei preziosi cristalli ci si dovrebbe attenere strettamente SOLO criteri tecnici.

Evitando quindi le terminologie fuorvianti, comprese quelle che riconducano ai ricordi di un catechismo da prima comunione.  :-)

 Secondo me i dettagli più importanti da valutare sarebbero l’armonia delle proporzioni di taglio e un favorevole rapporto qualità-prezzo, mentre il resto risentirebbe molto di politiche commerciali e di pubblicità promozionali non sempre… condivisibili.

“Firme” comprese, che montano tranquillamente diamanti simili con un ottimo successo di vendita.  :-)