DIAMANTE ANTICO: ennesimo ritaglio e timori… postumi

Buongiorno Sig. Lenti,

mia madre ha deciso di far tagliare un diamante ricevuto da mia nonna molto antico (metà 800).

Si è recata presso un gemmologo per chiedere un consiglio, e la valutazione che è stata data era solo relativa alla caratura (1,90ct.) e alla purezza dato che diceva che la pietra era di un colore non ottimale e c’erano delle impurità visibili ad occhio nudo.

 Le ha consigliato di spedire il diamante ad Anversa e tramite un lapidario è stato poi tagliato e certificato HRD.

Le domande che mi pongo sono le seguenti:

1)  Come faccio a sapere con certezza che il diamante ricevuto è lo stesso dato in consegna poi tagliato dal lapidario?

    Chiaramente dando per certo la buona fede e la professionalità del gemmologo...   

     Ma quali garanzie posso avere?

2)  Secondo lei è stata fatta la scelta giusta a livello commerciale e per una eventuale rivendibilità della pietra?

3)  I costi tra taglio, incisione laser, certificazione e spedizione assicurata sono stati di circa 1,600 euro.  

     Vedendo in rete mi sembrano alti in proporzione alla caratura della pietra.

4)  Le proporzioni, la simmetria credo possano essere modificate se una pietra viene tagliata, ma la purezza e il colore credo di no (?). 

     Inoltre, data la sua grande professionalità e competenza, le sarei grato se mi dicesse francamente la sua opinione a “tutto tondo”.

La ringrazio per il tempo dedicato e le auguro buona giornata.

Cordiali saluti, 

Valerio

 

Buona sera, Valerio

a tutto tondo le anticipo - e sottolineo con forza - che i consigli si chiedono PRIMA d’imbarcarsi con certe iniziative, e NON dopo!  :-(

Grazie per aver accluso i dettagli della expertise post-intervento della famosa e ben reputata HRD, ma in tutta franchezza lamento l’assenza di un analogo documento redatto dal gemmologo PRIMA del (per me nefasto) ritaglio.

Ritaglio, perché immagino che la nonna abbia lasciato un diamante già tagliato, pur con proporzioni e simmetrie “di una volta”:

appunto la fascinosa, intrigante e non di rado stuzzicante gemma da ammirare con calma e rispetto.

Con calma e allegria, magari col sottofondo musicale del CanCan da "La gaité parisienne” perché ogni “taglio antico" ha una sua personalità fatta di tante piccole alchimie tecniche, ovvero scelte di lavorazione atte collegare efficacemente e soprattutto armoniosamente le capacità artigianali e le abilità estetiche dei diversi tagliatori… brutalizzati dai proprietari dei diamanti grezzi.

E quindi vorrei tanto litigare civilmente col gemmologo che ha consigliato il crimine ai danni di un esemplare unico, per trasformarlo nell'anonimo prodotto di una lavorazione quasi di serie:

vergogna!  :-)

Non discuto sul risultato e quindi spero almeno che il diamante ora sfavilli con abbondanza di riflessi insieme a quel “fuoco” che rende tanto apprezzati lui e i suoi fratelli, ma avrei qualcosa da ridire a proposito della definizione di “colore non ottimale” per quell’ ”I Color” che invece é una delle scelte (per me) più felici fra i diamanti da indossare.

E, giusto per la cronaca, il grado di Clarity SI segnala la presenza di caratteristiche interne che (soprattutto oggi) sono la incontrovertibile prova di un diamante di origine naturale:

e con i modernissimi sintetici che girano, mi scusi se le sembra poco!

Oltretutto, quelle caratteristiche sono tanto un’impronta digitale quanto fonte di delizia per qualsiasi appassionato dotato di un buon microscopio gemmologico (un fotomicroscopio é il top) con il tempo necessario per godersi lo spettacolo.

Per i dubbi, anzi le paure relative a una possibile sostituzione due o tre fotografie proprio di quelle caratteristiche adesso le darebbero la possibilità di dormire sonni tranquilli,  a prescindere dalla fiducia nel tagliatore 

Un tagliatore che, anche se fosse stato disonesto, avrebbe avuto poco da guadagnare nello scambio.

In ogni caso faccia rivedere il nuovo esemplare al gemmologo che, (se non fosse passato tropo tempo) potrebbe essere in grado di riconoscere nel nuovo esemplare il diamante originario.

Infine le confermo che il ritaglio non dovrebbe aver modificato il grado di Clarity, e per la modesta quantità di materiale asportato certamente non avrà influito sul grado di colore.

Quanto alla “vendibilità” del diamante sia prima che dopo la cura non saprei davvero per quale dei due votare.

Perché i diamanti con taglio moderno hanno un mercato in teoria più vasto, mentre quelli di taglio antico sarebbero apprezzati e ricercati da un numero più ristretto di collezionisti (e non) dal palato fino.    :-)

No comment sulla matricola fatta incidere in cintura: 

i ricordi ne fanno benissimo a meno.  :-)

 

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Con i microscopi si documentano le caratteristiche significative nelle gemme, tanto in foto quanto in video.