Diamanti grezzi di Sierra Leone. Lettera ESEMPLARE di Alessio

 

Caro Stefano,

ho letto per caso il Suo intervento nel sito dell'amico Gianfranco Lenti, e mi permetto umilmente di passarLe la mia esperienza personale nel settore di Suo interesse. Dico umilmente anche perchè ho pochi anni più di Lei.
In quello che scrivo non mi occupo degli aspetti tecnici riguardo alle competenze gemmologiche, comunque necessarie per l'attività in questione.

Ho iniziato a trattare diamanti grezzi in Brasile nel 2009, in maniera del tutto autonoma e senza alcun documento (qualcuno direbbe "contrabbando"), e quando gli indios finirono le pietre circa un anno dopo andai in Africa preso da una sorta di "febbre del diamante" a causa dei buoni risultati precedentemente ottenuti. Sono stato più volte in Sierra Leone, Angola, Namibia ed attualmente ho una concessione mineraria in Tanzania, a lato della miniera "Williamson", che lascio nelle mani di ex militari europei data l'assoluta inaffidabilità dei locali.
La mia esperienza dell'Africa ed ancor più degli Africani è assolutamente negativa, e cercherò di analizzare i problemi legati all'attività da Lei proposta in Sierra Leone sperando di non dimenticare niente :

I locali.

In Africa la violenza è abbastanza limitata, ma l'onestà è quasi totalmente assente, e la parte di Africa che va dal Senegal al Cameroon (l'Africa Ovest, quella sopra il Golfo di Guinea) è certamente la peggiore, con il vertice del peggio in Nigeria.
Ma anche la Sierra Leone non scherza. In base alla mia esperienza, Lei in Sierra Leone dovrebbe considerarsi come in territorio nemico, una sorta di pollo da spennare a tutti i costi e in tutti i modi possibili. Almeno in America Latina se non si vedono armi vuol dire che va tutto bene, ma in Africa (e in particolare in quella dell'ovest, come già detto) si ricevono centinaia di falsi sorrisi, "My friend, my friend" quando invece non sono amici di nessuno, e per la grande maggioranza è gente che vendrebbe genitori e figli per una cassa di birra, una sigaretta di marijuana o peggio.
Bisogna dare per scontato che siano in mala fede sino a prova contraria, reiterata più e più volte, e non si può credere ad una sola parola di quello che dicono.

Quei pochi che sono in buona fede sono comunque troppo stupidi per rivelarsi utili, e le informazioni che danno non hanno quasi mai alcun fondamento... sparano parole a caso tanto per dire qualcosa.

Quando hanno un minimo di peso o di potere, ne abusano nel modo più viscido e spietato, e tanto più ne hanno e peggio fanno.
Altra peculiare caratteristica è la presunzione che ci si debba fidare di loro senza alcun ragionevole motivo, e che si debba essere loro estremamente grati, anche economicamente, per ogni minuto che "sprecano" e per ogni gesto che compiono.

Ovviamente non sto parlando di tutti, ma per quanto riguarda la Sierra Leone azzarderei un 90%, che dal momento che parliamo di diamanti e quindi di soldi arriva ad un 99%.

Tanto per dirne una, io al check-in ho subito un'estorsione di 50 Euro, altrimenti non mi avrebbero fatto prendere il volo.

2  Le truffe.

Che Le vendano pietre false di qualità è piuttosto improbabile, ma è ancora più improbabile che mantengano le promesse fatte. Prima che Lei parta Le diranno decine di volte "Good stones, good prices" o le manderanno dei "manifesti" totalmente inventati, e poi quando arriverà sul posto troverà che le pietre sono proposte a prezzi più alti che alla Borsa di Anversa.
Quello che sperano è che compri qualcosa tanto per giustificare il viaggio, ma comprando a quei prezzi non vedo come possa guadagnare poi. 
Per loro un diamante ha una sorta di potere magico, ed essendo un diamante può valere qualsiasi prezzo ; non capiscono che un diamante è come un qualunque altro bene, che ha un prezzo standard, al di sotto del quale si compra bene ed al di sopra del quale si compra male, per loro è un diamante e può valere quello che loro (o anche gli spiriti!) decidono.
Inoltre Le possono vendere dei diamanti senza informarLa che per il solo fatto di possederli ci vuole una licenza, e poco dopo informare i loro complici della polizia che vengono ad arrestarLa e restituiscono loro le pietre dietro il pagamento di una mancia.
A quel punto Lei è nelle mani della polizia per aver commesso un "reato", ed a quel punto scatta il ricatto :- )
Cosa ci dai perchè non ti mettiamo dentro?- ; ovviamente se uno potesse difendersi si difenderebbe, ma dal momento che sono in tanti ed armati c'è poco da fare: se ha qualche migliaio di Euro in tasca deve dargleli subito, se no la portano al comando e dopo il livello della pretesa aumenta.

3  La burocrazia.

Mancando la licenza, Lei può dirmi che la ottiene. Non so come sia la burocrazia in Sierra Leone, ma in Tanzania, Paese ben più sviluppato, sono tre mesi che sono in ballo per fare avere tutti i permessi necessari ai miei dipendenti, abbiamo quasi finito ma è stato davvero surreale.
Nessuno sa niente, ogni volta dicono cose diverse, ogni volta c'è da pagare qualcuno, ogni volta rimandano, ogni volta si ricomincia da capo.

Della burocrazia della Sierra Leone non so nulla, ma suppongo che per mettersi in regola per poter lavorare con i diamanti ci vogliano parecchi mesi e parecchi soldi: permesso d'affari, residenza, licenza, ditta per emettere i Kimberly...
Esportare senza alcun documento, come facevo io in Brasile, in Sierra Leone è impossibile perchè è evidente che un bianco che va lì ci va solo ed esclusivamente per i diamanti, e i controlli sono minuziosi.
Inoltre ogni volta dovrebbe portrarli personalmente, perchè in Sierra Leone che io sappia non esistono aziende di portavalori internazionali (come per esempio la "Brinks"  www.brinks.com  ,  www.brinksglobal.com) nè succursali locali delle medesime.

4   Il pagamento.

Finchè si tratta di andare con un 20'000 Euro nascosti sotto i vestiti, rischiando ma si può pure pensarci (io l'ho fatto), ma se la cosa prosegue come si fà?
Non può andare con 100'000 Euro in contanti in giro, magari nella foresta, non può fidarsi a depositarli in una banca (e poi come ce li porterebbe?) perchè c'è il pericolo che se li tengano e non può pagare con bonifico, perchè finchè non hanno i soldi non mollano le pietre ; quanto ad anticipare qualcosa in attesa di fantomatiche consegne successive, è del tutto superfluo commentare.
Quindi?

5  La sicurezza.

La Sierra Leone non è un luogo particolarmente pericoloso, però un po' evidentemente lo è, e lo è tanto più quanto più si trasporta merce di valore. 
Non so quali siano le leggi riguardo al porto d'armi, ma so certamente che qualsiasi cosa succeda la colpa è sempre del bianco. Inoltre non può assumere nessuno come scorta, sia per inaffidabilità che per incapacità.

6  La dogana europea.
Dopo la prima volta che torna dalla Sierra Leone diventa persona sospetta, anche per via di tutti i racconti sui "diamanti insanguinati" e i "poveri negri". 
Quindi il rientro con le pietre addosso prevede necessariamente percorsi lunghi e tortuosi, onde evitare di finire nelle grinfie di Equitalia sia per quanto riguarda il pagamento delle tasse sia per quanto riguarda l'origine dei fondi usati per acquistare le pietre. Insomma, se La beccassero a fare questo movimento secondo me ora della fine avrebbe più rogne che benefici.

7  Il denaro.


Se proprio ci tiene a provare quest'avventura, il punto fondamentale è la Sua situazione patrimoniale ed il tempo che ha a disposizione.
Se può permettersi, tra tutto, di mettere al sacrificio diciamo un 200'000 Euro ed un annetto allora faccia pure il Suo tentativo : si stabilisce sul posto sopportando tutte le spiacevolezze locali, raccoglie tutte le informazioni possibili, fà tutti i documenti necessari, prova i differenti venditori (nel frattempo sborsa soldi tutti i giorni), fà i giri tortuosi per rientrare in Italia ogni volta... e se poi la cosa va male chiude con un semplice: Va beh, c'ho provato!-.

Se al contrario la perdita del capitale e del tempo che intenderebbe investire Le causasse dei danni, allora il mio consiglio è di lasciare perdere dato che le probabilità giocano (molto) fortemente contro di Lei ; e questo non perchè non ci siano in effetti diamanti di buona qualità e in buona quantità, ma perchè c'è una gran quantità d' individui di qualità pessima.

Detto tutto ciò, non mi azzardo a sentenziare sull'operazione da Lei proposta, è possibile che i Suoi contatti siani eccellenti e che trovi il modo di mandare la cosa in porto, però basandomi sull'esperienza sia diretta che indiretta nonchè sulla logica mi permetto di dirLe che a mio giudizio le possibilità di successo sono davvero molto scarse.

E' un po' come se vede un sessantacinquenne benestante che torna dopo un viaggio d'affari a Bucarest con una romena di venticinque molto più bella come donna che lui come uomo... non è impossibile che sia innamorata di lui, ma è decisamente improbabile.


Con la speranza di esserLe stato utile, La saluto cordialmente

Alessio