Il diamante ritagliato "d'ufficio" senza il mio consenso

Gent.mo Gianfranco, ho ereditato un anello con brillante montato in malo modo.

 

Il mio gioielliere di fiducia (mi servo da lui per acquisti di gioielli anche importanti) mi ha consigliato di cambiare montatura considerando la pietra (1 carato circa) degna di un radicale cambiamento.

 

Dopo alcuni giorni mi informa che l'anello rivisitato è a disposizione.

 

Al momento del ritiro mi informa che ha ridotto la caratura per eliminare una inclusione laterale per renderlo puro(LC).

 

I dubbi sono ovviamente collegati alla modalità seguita dal mio gioielliere; perchè non mi ha informato preventivamente... dell’operazione.

 

Tecnicamente è possibile effettuare l'intervento descritto?

 

Non è un problema economico ma sono enormemente infastidito dal comportamente e dal dubbio di essere stato raggirato.

 

La ringrazio per un suo gentile riscontro.

 

Francesco

 

 

Francesco, sono semplicemente allibito!

 

Un gioielliere che si permetta di ritagliare un diamante SENZA il preventivo e informato consenso del proprietario?

 

E’ un’ipotesi per la quale non esiste proprio nessuna benché minima giustificazione e un simile comportamento è semplicemente inconcepibile prima ancora che inqualificabile.

 

Un comportamento dal quale a mio parere si potrebbero trarre solo le peggiori considerazioni, purtroppo!  :-(

 

Modificare un diamante non sarebbe un’operazione particolarmente impegnativa ma, sia chiaro, si tratta di un intervento da considerare con attenzione e da valutare con attenta calma.

 

Ma soprattutto la - per me sempre discutibile - operazione sarebbe attuabile solo DOPO che il proprietario della gemma sia stato messo al corrente di tutti gli aspetti tanto tecnici quanto economici che comporterebbe il ritaglio!

 

Economicamente, la considerazione più banale - NON la meno importante - é che un diamante con caratura di “un carato circa” rischierebbe quasi certamente di scendere sotto la fatidica soglia del carato, e di essere quindi valutato secondo la conseguente fascia inferiore di prezzo.

 

E per questo spero almeno che la pietra fosse già qualcosa MENO del carato, OK?

 

Ora il ritaglio ha eliminato l’inclusione laterale, magari anche migliorando la simmetria e quindi le proprietà ottiche del cristallo?

 

Benissimo se così fosse, almeno tanto da compensare (il dettaglio è da verificare) la perdita economica di cui sopra:
ma rimane l’inaccettabile comportamento di un estraneo ai danni di un diamante che avrebbe SOLTANTO dovuto beneficiare di una nuova e diversa montatura.

 

Poi, LC (loupe clean, puro alla lente) é un termine ampiamente disueto, perché da anni sono invalsi termini come (FL) IF, VVS1 e VVS 2 ecc:

 

quindi adesso come sarebbe classificabile in effetti il diamante ritagliato?

 

Sempre che si tratti dello stesso diamante, perché l’operazione del ritaglio l’avrebbe reso assolutamente NON riconoscibile.

 

Ammenocché lei non abbia scovato al microscopio la persistenza di altre caratteristiche precedente individuate all’interno.

 

Anche la presenza di una più o meno marcata fluorescenza la potrebbe aiutare, ma le mie ipotesi rimarrebbero abbastanza campate in aria.

 

Reale invece una mia considerazione… estetica prima ancora che non di opportunità:

la caratteristica inclusione da eliminare, per di più laterale, era tanto oscena da rendere davvero sgradevole la vista del diamante?

 

Io scommetterei di no ma soprattutto le sottolineo che proprio quella “firma” apposta dalla natura e ora cancellata avrebbe reso unico e inconfondibile il soggetto.

 

E comprovando l’origine l’origine naturale,  un domani avrebbe permesso a lei di fugare i timori a proposito di diamanti sintetici avanzati da un qualsiasi eventuale acquirente.

 

Insomma, una catastrofe all'origine della quale non posso nè voglio formulare ipotesi di incompetenza, di superficialità né di disonestà senza conoscere altri particolari.

 

Nè senza sentire anche l’altra campana.

 

Ma e sempre a titolo personale sono semplicemente esterrefatto.