Diamante GIA marcato e sciolto, oppure IGI in blister?

Buonasera sig. Lenti,

le scrivo per avere un suo prezioso parere, per quanto possibile farlo virtualmente senza la visione dei diamanti.

 

Sono in procinto di acquistare un solitario per mia moglie. 

 

I diamanti su cui sono indeciso sono due:

uno più piccolo ma eccellente, l’altro più grande ma con caratteristiche inferiori.

 

Il primo:

GIA; 0,52 carati;

colore F;

VVS1;

Taglio, Lucidatura e Simmetria eccellenti;

Fluorescenza nulla.

Prezzo finito con l’anello: XX00 €.

 

Il secondo:

IGI; 0,77 carati;

colore G;

VS 2;

Taglio e Lucidatura Very Good;

Simmetria Good;

Fluorescenza Very Slight.

Prezzo finito con l’anello: XX00 €.

I due differenti prezzi non sono un problema.

 

Neppure il fatto di avere il codice GIA impresso col laser su uno dei due:

non è un acquisto a fini d’investimento.

 

Il problema per un profano come me è giudicarli dal vivo, cosa che avrei tanto voluto fare, dal momento che quello certificato IGI è inserito nel maledettissimo blister mentre l’altro no.

 

Può darmi un suo parere?

 

La ringrazio moltissimo per il tempo che vorrà dedicarmi.

 

Daniele

 

 

Buon giorno, Daniele

 

un anello per la moglie E’ un acquisto per investimento:

un investimento di felicità, d’amore, di riconoscenza… e via investendo, no?  :-)

 

A me piace vederlo in questa ottica, quindi perseguo volentieri l’idea di suggerirle una filosofia di scelta “parallela” a quelle che trasudano dai dannati listini come il Rapa et similia.

 

Entrambi le scelte da lei considerate mi appaiono valide ma innanzitutto la inviterei a ricordare che i voti el tipo “excellent”, “very good” rispecchiano un confronto - anzi una più o meno marcata vicinanza - con degli “Standard” relativi a una certa geometria di taglio.

 

Cioè una geometria della quale lei potrebbe anche NON condividere i parametri e scoprendo poi  fascini inaspettati in tagli con proporzioni diverse!

 

E questo é il motivo per il quale io mi riconosco come fanatico osservatore “vergin di servo encomio e di codardo oltraggio” dei diamanti che mi vengono proposti.

 

Non perché io sia particolarmente bravo, ma perché rivendico il diritto di giudicare, di scegliere e comunque di consigliare in confronto visivo e diretto PRIMA di considerare qualsiasi altro giudizio.

 

Conclusione: 

a lei potrebbe benissimo piacere di più la luce e la vivacità del secondo esemplare rispetto al primo, e naturalmente avrebbe ragione LEI!

 

Ci sarebbe però il problema del “dannatissimo” blister che mortifica non poco le possibilità di comparazione visiva, anche per chi vanti una buona esperienza.

 

Se ne dispone mi mandi le fotocopie del certificato d’analisi, e magari potrò aggiungere qualche altro dettaglio.

 

Igi Anversa é un’istituzione che io stimo seria e attendibile, e sono lieto che non abbia stuprato la gemma con  il “malefico” numero di matricola:

sottolineando quindi la differenza fra un Istituto Gemmologico e un Istituto Penitenziario. :-)

 

Quale dei due diamanti preferire?

 

Nel caso le apparissero davvero simili, io (IO!) preferirei senza esitazioni quello VS 2 per le ragioni che ripeto a tutti:

le caratteristiche interne, quando non infastidiscano per posizione, colore, quantità e dimensione, sono una delizia NATURALE che rendono unico l’esemplare e nello stesso tempo lo “marcano" con un’impronta digitale a garanzia della sua origine naturale.

 

Mica poco, secondo me.