Gemmotalebano mi mancava... :-)

salve Giancarlo,

 

questa mail è per dirle quanto adoro leggere le risposte che da ai quesiti che le pone la gente!

 

leggerla è una specie di droga per me!! E’ IL MIGLIORE DI TUTTI I LIBRI

 

la trovo una persona davvero culturalmente affascinante!

 

complimenti

 

Io sono una povera mortale odontotecnico, incuriosita dalle pietre!

 

Se mi avvicinerò a Valenza verrò a trovarla di persona e le farò vedere un paio di diamanti definiti da IGI “BRUTTA PIETRA”

ma io li amo e me ne frego!

 

li conosco a memoria e non potrebbero essere mai scambiati!

 

ah dimenticavo il gemmotalebano me lo permetta è lei!!

 

cari saluti!!  :-)

 

oriella 

 

 

Buona sera, Oriella

 

sono io a doverla ringraziare e non solo (o almeno non tanto) per i complimenti quanto per quel magnifico, sintetico, espressivo e onnicomprensivo “me ne frego” che MAI fu usato più a proposito!  :-)

 

Chapeau!

 

Tre volte chapeau e un bicchiere con le bollicine alzato in onore di chi, fra tante insicure dubbiose e purtroppo infelici gemmovittime mostra finalmente l’atteggiamento giusto per godere della bellezza dei “fiori di pietra”.

 

Francamente spero che lei abbia frainteso la definizione e la pregherei di dettagliarmi le motivazioni di "brutta pietras", una attribuzione da mercato rionale piuttosto che da Istituto Gemmologico, anche se non posso escluderla a priori:

 

infatti, anche dietro i nomi più altisonanti, i pedigrée accademici più prestigiosi e le Istituzioni più celebrate ci sono sempre e solo degli uomini, con tutti i limiti della natura umana e i relativi, dannati complessi...  :-)

 

Quindi oltre a godersi i suoi diamanti per favore non dimentichi di mostrarmeli nel felice caso passasse per le mie contrade, e le prometto fin d’ora un ampio perdono per avermi chiamato col nome di un mio caro amico.  :-)

 

Ma come "povera mortale odontotecnica” sappia che da gioielliere ebbi proprio da un paio di odontotecnici alcune dimostrazioni di vera, addirittura sublime arte della fusione.

 

Ancora oggi ricordo un cactus riprodotto in titanio con tutte le microscopiche spine, un exploit che per me rappresentava un vero capolavoro.

 

E quindi, prima di parlare di “cera persa”, di leghe, di temperature e di altri particolari attinenti mi accerto con discrezione che fra i presenti NON ci sia qualche rappresentante della sua categoria.  :-)

 

Gemmotalebano mi mancava e quindi l’inserisco in collezione.

 

E ora la saluto con un significativo  gemmoabbraccio da gemmoeremita , gemmosobillatore  e gemmospacciatore.  :-)

 

A presto, spero.