Comprare diamanti lavorati in India per rivenderli ad Anversa o in qualche gioielleria?

Buongiorno, mi chiamo Riccardo XXX e ho 23 anni.

 

Faccio il commerciante, ma non ho esperienza nel settore dei gioielli, quindi per me sarebbe la prima volta che mi addentrerei in questo settore.

 

Ho un parente che possiede 2 laboratori e 2 gioiellerie che in caso potrebbe darmi un aiuto.

 

Volevo cortesemente porle una domanda, se sa gentilmente rispondermi:

vale la pena comprare diamanti lavorati in India (precisamente a Surat) per poi rivenderli ad Anversa o in qualche gioielleria svizzera o italiana?

 

Nel web parlano di veri e propri mercati dei diamanti.

 

La ringrazio anticipatamente.

 

in attesa di risposta

 

Cordiali saluti

 

Riccardo

cell  xxx xxx xxx

 

 

Buon pomeriggio, Riccardo

 

il web é un intemerato spacciatore di rosee speranze e di balle stratosferiche, in percentuali all’incirca equivalenti!  :-)

 

Surat è un centro mondiale per quanto riguarda il taglio dei diamanti, soprattutto di quelli di piccole dimensioni, ma questo non vuol dire che gl’indiani aspettino proprio lei per garantirle lauti e facili guadagni… 

 

Anzi!

 

Intanto tenga presente che l’esperienza NON si compra, ma in compenso si paga… sempre.

 

Che sia positiva o negativa lo si stabilirà solo in seguito, in base al rapporto costi/benefici conseguenti.

 

Prediche a parte, farsi un’esperienza paracadutandosi "a freddo” in India per comperare a casaccio qualche lotto che poi ci si propone di collocare remunerativamente su qualche mercato sarebbe, a mio parere, solo un salto nel buio.

 

Un costoso salto perché per avere una base di calcolo attendibile e un decente riscontro del mercato sarebbe necessario impiegare capitali molto, molto consistenti e innanzitutto disporre di una rete di vendita.

 

Una rete che lei non ha e che non sarebbe in grado di allestire in tempi brevi perché non é “del mestiere”.

 

Insomma, rischia di giocare una partita senza avere in mano abbastanza carte per sperare nel successo.

 

E ricordi in ogni caso che qualunque sia la cifra o il credito di cui lei possa disporre, non appena si allargasse oltre la cerchia delle vecchie conoscenza dovrebbe subito confrontarsi con relazioni consolidate e contro capitali di dimensioni inimmaginabili:

é disposto a correre il rischio?

 

Rimarrebbe un certo spazio “umano” con i piccoli laboratori, con i nuovi orafi all’inizio dell’attività… e con lo zio orefice, che con i suoi due laboratori e i due negozi potrebbe essere un validissimo sostegno per sostenere gl’inizi del nipote.

 

Al momento non vedo grandi chances con i negozi, tanto in Svizzera quanto e soprattutto in Italia, perché la situazione economica generale soffoca da tempo il commercio dei beni voluttuari in generale e della gioielleria in particolare, almeno quella di medio e largo consumo.

 

Ciò non toglie che con intelligenza, attenzione e buon gusto proprio dal Web potrebbe scaturire un efficace canale di commercializzazione, quindi…

 

Quindi, prima del lancio, veda di procurarsi quante più informazioni tecniche e commerciali le sarà possibile reperire, e dopo aver dettagliato un minuzioso business plan magari si faccia anche un viaggio esplorativo a Surat che, non lontano da Mumbay, sarà sempre un dettaglio importante nel suo gemmocurriculum.  :-)