Il diamante urta contro un tavolo di vetro e ne ha la cintura scheggiata: che fare?

Buongiorno, questi giorni dopo il mio piccolo danno mi è capitato di leggerla spesso.

 

Con molta felicità ho ricevuto il mio anello di fidanzamento 1 carato,  F, VS 2.

 

L'altro giorno portandolo ho sbattuto contro un tavolo di vetro scheggiando la cintura.

 

Sono corsa in gioielleria dove in effetti hanno riscontrato il danno ma mi hanno assicurato che per fortuna la pietra sopra non si è rovinata e il danno non si è esteso.

Praticamente nella sfortuna sono stata anche molto fortunata.

 

Ora capirà la mia tristezza, soprattutto perché l'anello è nuovo.

 

Mi hanno detto che si può ruotare per nascondere la parte rovinata sotto la griff e mi hanno ovviamente sconsigliato di limarlo perché è 1 carato preciso e perderebbe il suo valore.

 

(Non che mi importi perché è il mio anello di fidanzamento quindi non lo andrò a vendere).

 

L'unica cosa che vorrei chiederle è quanto conviene nascondere il danno con il rischio di combinarne uno nuovo?

 

E soprattutto, sbattendo nuovamente sullo stesso punto corro il rischio di danneggiarla in modo irreparabile?

 

La ringrazio gia per la risposta e le faccio i complimenti per la sua rubrica

 

Buon giorno, Alessandra

complimenti intanto per l’anello, che profuma di fiori d’arancio…  

 

E un brindisi alla sua buona stella perché la botta contro il ripiano di vetro avrebbe potuto avere conseguenze fatali!  :-)

 

Il diamante ha una struttura particolare e presenta degli invisibili ma significativi “piani di sfaldamento”, essenziali per la lavorazione ma micidiali in casi come il suo, che potrebbero portare a una divisione del cristallo in due parti:

 

due parti pressoché inutilizzabili, sia chiaro!

 

Le maniglie delle porte le parti metalliche del bagno i piani di marmo e i pavimenti sono i killers deputati alle tragedie a spese dei diamanti, soprattutto quelli montati sugli anelli, che dovrebbero essere indossati con un minimo di parsimonia…  :-)

 

La gioielleria l’ha informata correttamente ma sarà lei a decisere se coprire la lieve scheggiatura con il griff sella montatura, e salvo il caso di una frattura preesistente che “riparta” per colpa di maldestre martellate di montaggio non credo proprio che il suo diamante possa correre altri rischi.

 

E’ ovviamente il caso di osservare attentamente il cristallo, magari al microscopio e in luce polarizzata, ma mi conceda la pignoleria di un eccesso di precauzioni.

 

Altrimenti tenga l’anello così com’é e si goda l’attesa del grande momento, magari mettendomi da parte i confetti.  :-)

 

Se invece optasse per una “riparazione” le sottolineo l’avvertimento del gioielliere, ovvero il suo diamante NON "perderebbe il suo valore”, ma ne avrebbe uno diverso - e inferiore - riferito alla nuova “categoria” acquisita:

 

a - passando da un carato esatto a MENO di 99 centesimi spunterebbe un prezzo unitario minore, e

b - la “riparazione”, ovvero una nuova faccetta ricavata in cintura per eliminare il danno dell’urto, POTREBBE (impossibile dirlo a priori e a distanza  :-) far scendere di un gradino la valutazione del “grado di clarity” attuale.

 

La ringrazio per i complimenti e pubblicherò la sua mail perché é la foto precisa del caso più classico di gemmoincidente, nonché la giustificazione più significativa del perché io consigli di preferire, potendo, diamanti com massa leggermente superiore alle carature "di confine”:

 

Spero vorrà continuare a leggermi anche SENZA ulteriori gemmoscontri…  :-)