E' possibile e quanto costerebbe far certificare diamanti dal GIA qui in Italia - 2 -

Buongiorno Gianfranco,

 

a proposito dei miei diamanti ho pensato a lungo a questa possibilità di certificarli GIA, e mi sono convinto che non ne vale assolutamente la pena. 

 

Mi basta e mi avanza il certificato IGI.

 

Non sono (purtroppo), come verrebbe da pensare, un ricco investitore, ma soltanto un “incapace” investitore che nel lontano 1992, durante la permanenza in XXX, per lavoro presso l’Ambasciata d’Italia a XXX, ha pensato di acquistare diamanti in uno dei tanti centri lì presenti, nell’illusione di poterli un giorno rivendere, magari guadagnandoci.

 

Scopro oggi a mie spese che non è così.

 

Questa premessa per dare una panoramica sulle origini delle pietre e precisare che non sono una persona che lavora nel settore né tantomeno un benestante.

 

Oggi sono un (militare) pensionato che vorrebbe rivendere questi diamanti quantomeno al prezzo di Rapaport, perché a meno non riuscirei a recuperare l’importo pagato.

 

La mia rabbia è poi vedere la quotazione e il prezzo di vendita dei diamanti nelle pagine internet come quella della XXX (http://www.XXX)http://www.XXX)

Bene, se la XXX riesce a vendere a quei prezzi, tanto meglio potrei vendere io a prezzi decisamente inferiori ai suoi.

 

Se dunque pensa di poter fare da referente, da tramite, per eventuali compratori, riconoscendole la giusta provvigione, mi faccia sapere che ci organizziamo.

 

Con i migliori saluti

Bruno

 

 

Buona sera, Bruno

mi spiace constatare con quanta amarezza lei riassuma la sua “immersione” nel mondo dei diamanti, e purtroppo non posso fare altro che aggiungerla al lungo elenco di quanti l’hanno preceduta.

 

E temo, la seguiranno, traendone quasi sempre analoghi risultati, purtroppo!

 

Vede, comperare bene non é facile ma non é impossibile…

 

Solo che é solamente metà del lavoro da fare per un avere un risultato soddisfacente, ovvero il conseguimento di un utile.

 

Già, perché all’acquisto deve necessariamente seguire una vendita, con tutte le incognite di mercato, di tempo, di valutazioni fluttuanti… 

 

E di certificazioni più o meno appetibili, tanto per aggiungere un dettaglio del quale abbiamo già accennato.

 

Non entro nel merito della rete, ove per la legge dei grandi numeri “quasi" chiunque potrebbe vendere “quasi" qualsiasi cosa a “quasi" tutto il mondo…

 

Ma proponendo un articolo tanto difficile da valutare opportunamente le assicuro che ci sono ampi "spazi di manovra” (di valutazione merceologica, intendo) per giustificare tanto un efficace battage pubblicitario quanto le non lievi percentuali trattenute da organizzazioni come eBay e magari altre.

 

Mi rattrista il termine “strozzini” che lei attribuisce ai gioiellieri dopo aver ricevuto offerte deludenti, ma non mi é chiaro se lei si riferisce SOLO a quelli da lei consultati oppure a TUTTA la categoria…

 

La MIA categoria, per capirci!

 

Però le confermo che le quotazioni del Rapa sono solo una base di partenza (oltretutto riferita alle quotazioni della borsa diamanti USA) da cui estrapolare le quotazioni effettive, quotazioni che sono estremamente variabili innanzitutto in funzione dell’importo, della localizzazione e delle modalità della transazione. 

 

Devo quindi deluderla anche per quanto riguarda un mio intervento di mediazione, perché non saprei davvero a chi proporre i suoi diamanti.

 

E con i tempi che corrono (malgrado l’opinione di Renzi) trovare compratori é anche più difficile del solito.

 

Immagino l’Arma alla quale lei ora appartiene nel  Ruolo d’Onore, e forse ci saremo anche incrociati più di una volta in ambasciata, quindi sarei ben lieto d’esserle utile ma é un’ipotesi che non ritengo molto realistica.

 

E altrettanto lieto di metterla in contatto con chi fosse eventualmente interessato, * e senza nessun corrispettivo (né garanzia!) da parte mia, le porgo quindi i più cordiali e solidali saluti.

 

* Però avrei bisogno dei dettagli dei diamanti, prezzi compresi.