- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Anello con rosette di diamante insieme a altre "schegge":sono diamanti anche queste?
Salve, Gianfranco, le scrivo in merito a un dubbio sortomi durante l'acquisto di un anello con rosette di diamanti.
La venditrice, mi ha comunicato che sull'anello in questione erano incastonate rosette di diamanti, soltanto che le pietre centrali, di discreta caratura, rispetto a quelle decisamente più piccole attorno ad esse, non hanno faccette sulla corona, ma mi appaiono bensì più come dei frammenti grezzi (delle schegge per intenderci), volevo dunque chiederle, se le risultasse possibile che anche questi fossero rosette di diamanti, come la venditrice mi ha comunicato?
Nel caso non mi fossi spiegato bene avrei anche, se non di troppo disturbo, una foto dell'anello da mandaLe.
Cordiali saluti
Alberto
Buona sera, Alberto
le confermo che nel settore avremmo in parecchi l’abitudine d'estendere impropriamente il termine “rosetta” anche a diamanti il cui taglio sarebbe da definire in modo diverso…
Le rosette vere e proprie hanno infatti sia la base piatta e sia uno o due ordini di faccette sulla corona.
Le altre gemme che lei ha indicato come frammenti mentre altri le chiamano appunto schegge sono piccolissimi residui di lavorazione dei diamanti su cui sono state ricavate piccolissime superfici lucide.
Delle “faccette” con simmetrie casuali e (per me) assolutamente deliziose…
Quindi si, le sottolineo che si tratta proprio di diamanti, e se lei avesse la possibilità di guardarseli con un microscopio o almeno con una buona lente avrebbe la piacevole sorpresa di osservare innanzitutto che si tratta di soggetti assolutamente diversi l’uno dall’altro tanto per dimensione quanto per forma perimetrale..
E come per ciascuno di essi sia stata ricavata una sede appropriata e quindi individuale, di solito “annegandoli” in un metallo tenero: stagno o piombo, ma a volte anche in una sottile foglia d’argento, da cui sollevare magari i “baffi” necessari per il fissaggio.
A titolo di curiosità le dico che io utilizzavo un saldatore elettrico al quale avevo modificato “a scodella” la punta.
La punta con cui arroventavo i diamanti per affondarli nella sede che si sarebbe formata con una leggera pressione al contatto. :-)
E battendo così tutti i record di montaggio :-)
E si, sono interessatissimo alla foto / alle foto dell’oggetto perché si tratta certamente di un qualcosa di assolutamente artigianale:
Artigianale e deliziosamente elegante:
mandi, quindi, per favore mandi! :-)