“Nel diamante sono comparsi piccoli puntini neri che prima a occhio nudo non vedevo" - 2 -

Buon pomeriggio, Elena

qui di seguito l’e.mail che non sono riuscito a mandare all’anonima/o scrivente perché anche il relativo indirizzo é rimasto “top secret”.

A sua disposizione se le servissero altri dettagli.

J

---------------------------------------------------

"Chiedo se è possibile che un diamante di 4 carati colore D / VS 1 a seguito di un trattamento di mani con smalto semipermanente dentro a un fornetto, ho visto che nel diamante stesso...";

Molto probabilmente la signora voleva dire che si è fatta mettere lo smalto semipermanente sulle unghie, il quale consiste di un polimero che viene indurito esponendolo a raggi UV mettendo le dita dentro una scatola con lampade UV comunemente chiamata ”fornetto", che è aperto, e quindi la luce UV va un po' dappertutto (anche negli occhi se si fissa il diamante...) e quindi il diamante (o diononvoglia la retina dell'occhio della signora) è stato esposto a una certa dose di raggi UV


Buon pomeriggio, gentile anonima/o

la ringrazio per le precisazioni che mi ha gentilmente fornito, e che completano quelle che ho assunto io nel frattempo:
grazie a tre gentilissime operatrici locali ho avuto ampie spiegazioni e ho anche visto i famigerati fornetti:
quindi la tranquillizzo subito perché si tratta solo di una "scatola di luce UV” che, di bassa potenza e soprattutto con raggi UV a onda lunga non avrebbero certo potuto danneggiare nulla, e quindi nemmeno gli occhi della signora.

Si tratta degli stessi UV dei lettini abbronzanti e dei proiettori usati dai dentisti per sigillare interventi di abrasione, entrambi utilizzati per tempi e con potenze di emissione ben superiori…

Per non parlare di quelli demenzialmente usati nei night e nelle discoteche, o degli UV che assorbono gli sprovveduti arrivati in funivia sui ghiacciai a 3 o 4.000 metri di quota senza gl’indispensabili occhiali protettivi.

Quanto ai fantomatici “puntini” comparsi nella gemma sarei proprio curioso di vederli perché potrebbe davvero trattarsi di un indesiderato annerimento di riempitivi plastici:
polimeri fotosensibili usati nei fori conseguenti l’eliminazione via laser di “macchie scure” nel diamante stesso.