Un acquisto per piacere e non per investimento: ma quali certificati preferire per avere avere le massime garanzie?

Mi accingo ad acquistare un diamante di circa 0.70 ct per un anello probabilmente presso una gioielleria.

Pur essendo un acquisto per piacere e non per investimento vorrei comunque avere le massime garanzie stante la mia completa ignoranza sui diamanti.

Pertanto chiederei quali sono i certificati che garantirebbero la qualità della pietra con buona sicurezza.
Inoltre chiedo se sono necessarie altre particolari accortezze.

Grazie in anticipo per in vs. contributo.
Paolo

 

Buona sera, Paolo

mi scusi per il ritardo ma il suo messaggio mi é arrivato come un guazzabuglio (per me) di sigle e sillabe assortite:
il prezioso amico smanettone me lo ha tradotto ora, permettendomi così una lettura di caratteri Gutenberg ordinati secondo l’italica lingua. :-)

Spero che nel frattempo lei abbia fatto un bel giro per le gioiellerie della sua zona, ascoltando i consigli dei gioiellieri e valutandone le competenze:

mi creda, non é difficile perché chi conosce davvero la professione sa anche farsi capire perfettamente da coloro dei quali cerca la fiducia.

Prima di proseguire ribadisco che "le massime garanzie” non saranno certo appannaggio esclusivo di un certificato, per quanto blasonato e altisonante possa esserne il nome.

Un nome che per correttezza ma soprattutto per coerenza le risparmio perché io per primo NON prenderei per oro colato TUTTO quanto riportato nei certificati d’analisi.

E non perché possano essere mendaci (almeno, NON i più qualificati) ma visto che si dichiara completamente digiuno della materia prima di tutto mi chiederei cosa diavolo intenda lei per “massime garanzie”,.

Poi, e non (solo :-) per polemica io rivendico il diritto di emettere un giudizio secondo I MIEI parametri estetici e merceologici, che raramente coincidono con le valutazioni dei certificati.

Ecco quindi spiegato e spero giustificato il mio suggerire continuamente una valutazione personale:
corroborata da consigli competenti e conclusa con una serie di indispensabili confronti fra i diversi diamanti che le fossero proposti.

Spero lei e tanti come lei condividano le mie condizioni di partenza, nella convinzione che poi ciascuno esprima un proprio giudizio e quindi scelga con ragionata tranquillità.

Scelte quasi certamente diversissime, e non a causa di una confusione ma solo come inevitabile conseguenza delle quattro variabili, le famose “4C” con cui si indicano le caratteristiche del prezioso cristallo.

Togliamone pure una, visto che lei avrebbe già precisato la C di Carat, ma ne rimangono sempre tre che consentono una varietà di combinazioni enorme.

Oltretutto teniamo presente che le restanti “C” NON sono determinabili con la precisione di una bilancia analitica, quindi come la mettiamo con le rimanenti aree d’incertezza che pur minimali NON sono eliminabili? :-)

Niente paura, non sto facendo del gemmoterrorismo, ma solo rivendicando la mia personale libertà di scelta prima ancora che di giudizio.

Detto in soldoni, se dovessi scegliere PER MIO USO un paio di diamanti in una serie di esemplari “certificati” a me importerebbe davvero poco poco che qualcun altro ne avesse valutato il taglio come “buono” fra altri giudicati come “ottimi" o magari anche “eccellenti”:
perché gli Standard di taglio sono diversi, con effetti ottici - con “personalità” se preferisce - differenti.

A me piace la tavola strettina, a lei quella più larga, ma avremmo ragione tutti e due se avessimo scelto l’esemplare che ai nostri occhi ha la maggiore vivacità delle ipnotiche luci che ci esibisce.

Poi arriverebbe un terzo acquirente, che di gemme ne vorrebbe una dozzina “per investimento”, e con lui ci sarebbero altri parametri da considerare con assoluta prevalenza.

Bene, conclusione?

Si comperi il suo diamante non troppo lontano da casa e si faccia spiegare con dovizia di particolari COSA potrebbe avere in cambio della cifra stanziata.

E poi confronti confronti e confronti ancora, se possibile con l’aiuto di una gentile rappresentante del gentil sesso.

Sa, non saprei spiegare il perché, ma ho notato un certo feeling gemmifero che avvantaggia molto il mondo in rosa nelle certezze di scelta. :-)