- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Due diamanti su un paio di orecchini di tutto rispetto...
Buona sera,
sono Paola e a distanza di alcuni anni le scrivo nuovamente a proposito di un paio di orecchini.
A suo tempo avevo avuto modo anche di conoscerla perchè le avevo portato in visione un solitario.
Gli orecchini di cui le parlo sono due pietre rispettivamente da 0,91 ct e 0,92 ct, H COLOR, SI 1 e fin qui poco ma qualcosa ci capisco.
Quello su cui vorrei avere dei chiarimenti da lei riguarda il taglio degli orecchini in questione.
Le riporto le caratteristiche tecniche di cui ai certificati GIA di cui sono in possesso:
PIETRA 0,91:
CUT GOOD TAGLIO BRILLANTE ROTONDO 5.96-6.00X3,94mm
TOTAL DEPTH: 65.9%,
TABLE SIZE: 57%,
CROWN ANGLE: 38.0°,
CROWN HEIGHT: 17.0%,
PAVILLON ANGLE: 4O.8°,
PAVILLON DEPTH: 43.0%,
STAR LENGHT: 50%,
LOWER HALF: 80%,
GIRDLE: THN to VTK, FACETED: 6.0%
CULET: NONE
SYMMETRY: VERY GOOD
POLISH: EXCELLENT
FLUORESCENCE: NONE
PIETRA 0,92:
CUT VERY GOOD TAGLIO BRILLANTE ROTONDO 6.10-6.13X3,88 mm
TOTAL DEPTH: 63.5%,
TABLE SIZE: 59%,
CROWN ANGLE: 36.5°,
CROWN HEIGHT: 15.5%,
PAVILLON ANGLE: 41,0°,
PAVILLON DEPTH: 43.5%,
STAR LENGHT: 60%,
LOWER HALF: 75%,
GIRDLE: STK to THK, FACETED 4.5%
CULET: NONE
POLISH: VERY GOOD
SYMMETRY: EXCELLENT
FLUORESCENCE: NONE
Purtroppo di tutti questi numeri e percentuali io non capisco niente, però leggendo sempre le risposte da lei fornite a propositodi brillanti ho compreso che occorre porre molta attenzione al taglio di una pietra e poichè mi fido del suo giudizio e della sua competenza vorrei una sua opinione in merito alle pietre descritte.
Le pietre le ho viste e ho avuto modo di indossarle anche a casa mia e a me piacciono (ma tutti i diamanti mi piacciono!), ma quando si tratta di mettere mano al portafoglio qualche dubbio mi viene.
Mi dispiace se non ho inviato la e-mail direttamente dal suo sito, ma non riuscivo: le dico però che la chiamo da Bosco Marengo, e che il mio numero di cellulare è 333/XXX
Rimango in attesa di un sua opinione e la saluto cordialmente.
Buona sera, Paola
dopo anni si silenzio lei mi stana proprio il 7 di agosto? :-)
Va bene che non stavo scandagliando l’alveo di un torrente gemmifero, nè tantomeno setacciando le sabbie aurifere piemontesi (la Regione Piemonte, per non farsi mancare nulla, ha emesso in merito un’altra delle sue “grida” a mio avviso davvero demenziali) ma in ogni caso mi sento gemmotrascurato. :-)
Quindi si, le confermo che a mio modesto parere é proprio e sempre il taglio il parametro più importante del quale osservare i felici risultati in un diamante.
La simmetria e le corrette proporzioni sono infatti deputate a valorizzare, anzi a creare quello stupendo gioco di riflessi, di luci e di colori che ogni diamante sprigiona quando illuminato e mosso in modo opportuno.
E sia chiaro che, sempre a mio avviso, un’attenta osservazione e magari il confronto con più esemplari valgono almeno quanto il “voto” indicato sui vari certificati.
Quello americano del G.I.A. é certo attendibile, ma vorrei ancora una volta sottolineare come gli “Standard” di valutazione (ovvero le “quote” di riferimento: tanto le grandezze percentuali quanto gli angoli caratteristici) sono frutto di una scelta “tecnica” (e ancor più di un compromesso economico) che a livello commerciale accontenta più o meno tutti:
I proprietari del grezzo in primis, che ovviamente desiderano la resa massima in termini di prodotto finito, anche se a costo di qualche compromesso in termini di perfezione di resa ottica.
Questa premessa per sottolineare come lo stesso diamante valutato con due “Standard” diversi avrebbe certamente “voti” diversi.
E diversi q.b. per originare confusione e timori nei clienti finali.
Ma lei consideri che i suoi due diamanti hanno, innanzitutto, il padiglione (il cono inferiore) di profondità corretta, e questo garantisce loro la massima riflessione della luce penetrata dalla tavola.
Una piccola (e ininfluente) differenza fra i due cristalli si nota invece per quanto riguarda l'altezza percentuale tanto delle due corone quanto dell’ampiezza (sempre in percentuale riferita al diametro del diamante) delle due tavole.
Ininfluente, ripeto, perché la vivacità dei riflessi è il risultato di più fattori quindi azzardare paragoni e soprattutto giudizi “sulla carta” non avrebbe senso.
Senza vedere i cristalli direi però che si tratti di un’eccellente accoppiata (una “pariglia” in gergo valenzano) di diamanti, e direi proprio che chi l’ha selezionata meriti anche un bravo extra perchè i due esemplari sono entrambi non fluorescenti:
un dettaglio che molti tendono a trascurare, ma che é invece testimonianza di un lavoro fatto con calma, competenza… e disponibilità di molti campioni da selezionare! :-)
Buone vacanze.