- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Quali informazioni dovrebbe riportare il certificato di garanzia di un solitario? Così è corretto o vi è qualche anomalia?
Buongiorno, sig Gianfranco Lenti.
Vorrei porle una domanda, quali informazioni dovrebbe riportare un certificato di garanzia di un solitario?
Il certificato in mio possesso parla della ditta, affermando che tutti i gioielli sono di oro 750% (18kt).
Vi è poi una spiegazione delle 4C che caratterizzano i diamanti ma, in riferimento all'articolo in mio possesso, è riservata solo una “pagina"; in cui si spunta la casella Anello (alla dicitura articolo) e la casella Diamante (alla dicitura caratteristica della pietra); viene poi indicato taglio brillante (una sorta di zero spaccato, che immagino indichi i millimetri) con 0,17. Immagino che questo indichi i carati.
Null’altro.
E' corretto o vi è qualche anomalia?
Inoltre è composto di due pietre affiancate che creano una forma a goccia.
La ringrazio.
Buona sera, Isabel
ripesco con imperdonabile ritardo la sua e.mail che, per i miei limiti informatici, era finita fuori posto.
E quindi me ne scuso,innanzitutto!
Quanto poi alle indicazioni da riportare sui certificati direi che prima di tutto sia necessario precisare le distinzioni fra certificati gemmologici e semplici descrizioni commerciali.
Nel primo caso la descrizione deve riportare con esattezza e con chiarezza TUTTI i dettagli relativi alle “4C”, possibilmente con ulteriori osservazioni derivanti dall’analisi.
Ma sia chiaro, un’analisi gemmologica precisa e completa con tutti i dettagli del caso si giustifica (a mio avviso) SOLO per diamanti DA una certa caratura IN POI, altrimenti cadremmo nell’assurdo di procedure che costano più del soggetto esaminato, o quasi.
E soprattutto si scadrebbe certamente nell’approssimazione se non proprio nell’imprecisione, perché diamanti di piccola e piccolissima dimensione non consentono né esami né tantomeno rilevamenti (angoli, percentuali, proporzioni), ecc. altrettanto accurati e attendibili quanto esemplari di dimensioni più consistenti.
Nel caso invece si tratti solo di un “cartellino” unito a un oggetto, dovrebbe essere innanzitutto il buonsenso del commerciante a farlo completare con quanti più dettagli lo spazio consenta.
Naturalmente “lo zero spaccato” indica il diametro della gemma, ma é un simbolo per addetti ai lavori che sarebbe costato poco spiegarle adeguatamente.
Nessuna anomalia, quindi, e semmai un dilemma:
per diamanti tanto piccoli sarebbe meglio essere sintetici, e rischiare l’accusa di superficialità, oppure essere dettagliati nella certezza che almeno alcuni di tali dettagli sarebbero necessariamente imprecisi?
A lei l’ardua sentenza.
Per come la penso io anche i diamanti da mezzo carato sarebbero troppo piccoli per un certificato “completo”. :-)