Volendo realizzare un anello tipo. “étoile” di Tiffany, quanto bisognerebbe calcolare per il costo dei…

Gentilissimo Gianfranco
La ringrazio molto, il vostro tempo dedicato a me per comporre la sua risposta ai miei quesiti è di grande aiuto!

Fa piacere conoscere una persona come lei così appassionato e disponibile.

Vorrei cogliere l'occasione per chiederle ancora un consiglio.

Volendo realizzare un anello mod étoile di Tiffany con pave di brillanti (30 brillantini per circa 0,9 punti totali) mi sa indicare in questo caso il possibile costo dei brillantini al carato?

Grazie
Angelo


Buona sera, Angelo

non conosco il mod. “étoile” di Tiffany, una ditta molto conosciuta ma che, personalmente, non mi e particolarmente simpatica.

A parte questo, le faccio notare che 30 diamanti per un totale di 0,9 punti (ovvero centesimi di carato) corrisponderebbero a gemme di 0,003 (ovvero a 3 millesimi di carato) ciascuna:
diamanti che, semplicemente, non esistono.

Nemmeno nel Paese di Lilliput. :-)

Penso che lei intendesse invece a 0,9 carati totali, ovvero a 90 centesimi di carato, che corrisponderebbero quindi a diamanti ciascuno di 3 centesimi di carato.

Messe a posto le virgole, il prezzo di tali gemme può spaziare entro limiti davvero ampi proprio in funzione delle famose “4 C” (taglio, colore, massa e clarity). a cui aggiungere anche la setacciatura per separare dal lotto considerato tutti quegli esemplari che soddisfino il predetto requisito dimensionale.

Infine, se anche le precisassi un qualsiasi range di prezzi, mi farei insultare dall’orafo e/o dal gioielliere che nel frattempo avranno ipotizzato (spero) una montatura completamente artigianale e un’incassatura al microscopio…

Con sei variabili (anzi sette, se un gemmopignolo come me facesse anche una selezione del colore per fluorescenza) potremmo quindi ricavare una miriade di ipotesi, e tutte ragionevolmente attendibili.

Quindi per inciso la ringrazio per non aver precisato che lei penserebbe a "diamanti di qualità commerciale, ma belli…" :-)