Che significa "diamante "acqua pura"? E i diamanti "taglio antico" venivano fatti su ispirazione?

Mi permetto di inoltrarle nuovamente l'email sotto, non avendo ricevuto sua risposta, ed essendo lei sempre così veloce... magari non l'ha vista.
Grazie di cuore del tempo che vorrà ancora dedicarmi!
Buona giornata
Stefania

Gentilissimo Gianfranco,
nell'attesa di decidere per quello smeraldo... non ho potuto resistere allo scintillio di una veretta a tutto giro che era, guarda caso, ma che combinazione!, proprio la mia misura! :)

I diamanti sono bianchi e hanno una luce, e un fuoco soprattutto, incredibile, alla semplice rotazione della mano, come dice lei, e senza doverla "agitare" (vede che la leggo con attenzione?)

A tal proposito le vorrei chiedere: perchè non inserisce nel suo bel sito la funzione "cerca" così utile per trovare le risposte senza dover magari porre domande che sono state già fatte?).

Fatta questa premessa volevo chiederle alcune delucidazioni sulle incisioni interne che ho trovato all'interno dell'anello e che mi hanno incuriosita e, visto che richiamano Valenza, non trovo persona più adatta a cui chiedere, se non lei, anche perchè le ho viste una volta tornata a casa, e dunque non ho potuto chiedere all’orafo.

Grazie all'ausilio della "gemmoarma lentina" leggo: in un quadrato MV 1947 (sarà il marchio dell'azienda produttrice?

(E in caso positivo, chi sono?)

a fianco: Made in Italy Valenza e poi la caratura ct 1,07, il titolo dell'oro 750 e sotto un esagono stretto e lungo e incisi all'interno una stellina e dei numeri che non riesco bene a leggere,  mi sembra 2039 e poi dopo o altri due numeri o un'altra stellina, l'incisione cade proprio sotto il buco di uno dei brillantini, e quindi non riesco a vedere e la gemmoarma non aiuta granchè.

Che significato hanno questi numeri?

Sulla garanzia invece il mio orafo, oltre alle caratteristiche, scrive: brillanti acqua pura taglio moderno.

Gli ho chiesto spiegazioni sulla locuzione "acqua pura" perchè non l'avevo mai sentita e lui mi ha detto che in gergo vuol dire che i diamanti sono puliti.

Lei l'ha mai sentita?

Con la definizione taglio moderno, invece, mi pare di aver letto nel suo sito che si intende il taglio ideale, in contrapposizione ai tagli antichi.

Ma i tagli antichi venivano fatti "su ispirazione", senza contare i numeri delle faccette e seguendo il grezzo?

Scusi per le tante domande, la mia è curiosità e voglia di imparare di più di questo bellissimo mondo, oltre che desiderio di fare acquisti consapevoli.

Grazie come sempre per l'attenzione.
Stefania

 

Buon giorno, Stefania

le chiedo scusa, ma per sbaglio avevo inserito la sua e.mail nella cartella “fatti”…

Complimenti per l’acquisto, che immagino le avrà dato soddisfazioni di ogni genere, perché innanzitutto é così bello cedere alle tentazioni! :-)

Quanto ai diamanti “taglio antico” é necessario considerare che fanno parte di quelli con simmetrie antecedenti la codificazione di simmetrie attinenti innanzitutto alle leggi dell’ottica.

Dell’ottica geometrica, per la precisione, quindi stiracchiando un pochino la definizione potremmo considerarli tutti dei tagli di fantasia.

I tagli che, appunto, cercavano quasi sempre di ottenere dal grezzo quanto più prodotto “tagliato” fosse possibile.

I tagli moderni, invece, riprendono con poche (ma significative) varianti quel magnifico taglio che Marcel Tolkowsky codificò in termini di proporzioni, di angoli e di grandezze percentuali.

Sia chiaro, di tagli “ideali” ne sono stati proposti e codificati diversi, e qualcuno di questi anche adottato negli “Standard” di valutazione in Paesi e in Istituti gemmologici assortiti;
ma questo non vuol certo dire che il risultato del compromesso raggiunto sia davvero il più bello.

Nè, tantomeno, che piaccia A TUTTI rispetto TUTTI GLI ALTRI altri tagli.
E mi riferisco proprio e soprattutto a chi ne stesse valutando l'acquisto ! :-)

E spero proprio di NON aver scritto che “taglio moderno” corrisponda a “Taglio Ideale”, perché il primo termine é un generico riferimento al numero di faccette presenti (nel taglio "a brillante” 56 faccette + la tavola + un eventuale, piccolissimo apice), mentre Taglio Ideale é invece uno di quegli “Standard” di cui sopra

Nei miei corsi sul diamante PRIMA suggeriamo di OSSERVARE la gemme, e POI, ma solo poi, di misurarne le varie geometrie:
Perché nelle gemme quello che conta é innanzitutto la bellezza., la cui perfezione varia (per fortuna) da individuo a individuo!  :-)

Delizioso quel termine “Acqua pura” che però, almeno per me é una licenza poetico/commerciale:
una definizione che non avevo ancora sentito ma che non mi stupisce più di tanto.

Un tempo per “acqua” s’intendeva il colore, tanto che ancora si trovano definizioni come “brillante della più bell’acqua”.

Il termine ha origini antiche, quando per valutare il colore (o, meglio, l’assenza del medesimo) in un diamante si era soliti immergerlo in acqua.

E naturalmente, il soggetto più pregiato sarebbe stato quello che in tali condizioni NON avesse evidenziato nessuna sfumatura che lo differenziasse dal "liquido di analisi”.

Estendere il test anche alla valutazione di caratteristiche interne mi sembra però un volo di fantasia, perché fra bicchiere e quantità d’acqua presenti riterrei decisamente difficile individuare “a occhio” qualcosa meno grande di un chicco di riso… :-)

Quanto ai marchi che lei ha osservato, le dico subito che il quesito é interessante ma la risposta rimarrebbe abbastanza incerta. :-)

Mi sembra strano che all’interno dell’esagono non ci siano le lettere AL se il gioiello è Made in Valenza.

Il 2039 AL corrisponde alla ditta Maggiolo Ivan & C. oggi non più operante.
Non possono esserci altri numeri dopo il marchio e sicuramente deve essere la stellina ma deve essere dopo le iniziali della provincia.

AL = produttore in provincia di Alessandria, oppure VI x Vicenza, AR x Arezzo, Na x Napoli e via marcando, ma sempre la sigla + un numero.

Occorre quindi valutare l’oggetto inteso come stile e periodo di produzione, anche per capire se è realmente un Manufatto Valenzano.

Suggerirò al mio computerologo l’opportunità d’inserire la funzione “cerca” che lei mi suggerisce, un'idea con la quale concordo…

Ma le anticipo che nemmeno questa volta avrò la soddisfazione di un risultato in tempi brevi.

Lieto della sua attenzione, le auguro altri, felici approfondimenti, con un cordiale benvenuto nel gemmoclub. :-)