- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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La pietra si può perdere senza nessun urto violento? Sarà l'oro scadente? Cosa dovrei accertare?
Salve,
navigando in rete mi sono imbattuta nel suo sito e vorrei approfittare della sua gentilezza per chiederle un consiglio.
A Natale ho ricevuto dal mio fidanzato un bellissimo anello, con un diamante taglio brillante, acquistato da un noto gioielliere della mia città, con certificato GIA, carati 0,73 colore D montatura a griffe.
Premetto che lo indosso solo quando esco, per fare shopping o a cena fuori, MAI quando sono in casa, non faccio mai lavori pesanti ne' lavori domestici.
Pochi giorni fa mi sono accorta che il diamante si muove, riesco a girarlo e se agito la mano sento anche un tintinnio.
Sono andata dal gioielliere che mi ha detto, liquidandomi "ci hai preso una botta" ma....assolutamente NO.
Non ho sbattuto me lo ricorderei.
La pietra non è scalfita non ci sono segni nemmeno sulla montatura.
Mi ha detto cmq che l'avrebbe mandato da colui che l'ha montato per farlo vedere e sistemare.
La signora della gioielleria mi ha anche detto "io senza accorgermene, ho perso la pietra! "
Ma come???
Davvero la pietra si può perdere senza nessun urto violento?
Senza accorgersene?!
L'anello non gliel'ho lasciato, dicendo cmq che ci sarei ripassata in settimana.
Lei cosa mi consiglia?
Cosa dovrei accertare?
Non mi sembra giusto!
Sarà l'oro scadente?
Che problemi potrebbero esserci?
Grazie per la sua disponibilità
Sara
Buona sera, ansiosissima Sara
otto punti interrogativi sono un pungolo irresistibile, quindi le rispondo "a tamburo battente". :-)
E le dico subito che le ipotesi potrebbero essere diverse, e tutte variamente attendibili…
Incominciamo quindi dai griff, che nessuno (e lei nemmeno) precisa se fatti "a filo" oppure a punte massicce, di fusione.
Quelli a filo, ove l'oro é stato "stirato" con una serie di passaggi successivi in trafile apposite, sono decisamente elastici, e soprattutto se almeno in numero di cinque offrono un grado di sicurezza molto elevato:
se il suo anello é fatto così, escluderei proprio l'ipotesi di un fatale urto, tanto più se inavvertito.
I griff di fusione sono invece punte più massicce e a volte presentano qualche problema di plasticità del metallo, se prodotti con temperature inadeguate o, peggio, con leghe economiche, ovvero con scadenti proprietà meccaniche.
Anche il tipo di fissaggio richiede una precisa capacità da parte dell'incastonatore, che con un apposito attrezzo deve "sollevare dei baffi" nel metallo, ovvero dei riccioli che andranno a impegnare la cintura del diamante.
Il tutto dopo aver fresato una sede conica adatta al diametro della gemma.
L'operazione, che sarebbe di normale routine se eseguita dal produttore dell'anello, diventa alquanto aleatoria dal punto di vista delle garanzie qualitative se e quando il gioiello venisse assemblato in momenti e/o da operatori diversi:
chi produce la montatura non é colui che fornisce il diamante, né tantomeno colui che lo monta… eccetera.
Il primo problema consiste quindi nell'essere sicuri che la montatura sia stata prodotta senza economie, come invece succede per le produzioni destinate a oggetti economici…
E poi affidata a mani decisamente capaci per i successivi passaggi.
La rodiatura non presenterebbe rischi, ma la pulitura finale (che é fatta con spazzole rotanti ad alta velocità) potrebbe avere un qualche effetto sui piccolissimi "baffi" di cui sopra, e senza che al momento del controllo finale si noti nulla di anomalo o di difettoso.
Come vede, di ipotesi se ne potrebbero fare parecchie, e le faccio presente che NON ho visto il suo anello, quindi mi astengo dal continuare "con i se e con i ma".
Però le confermo che, in casi davvero infelici, i diamanti si possono perdere in modo davvero inavvertito.
Altrimenti non si perderebbero, a costo di passare ore "a quattro zampe" per ritrovarli. :-)
P.s.
Se la gioielleria fornitrice del gioiello NON avesse un proprio laboratorio orafo, forse sarebbe bene trovare un buon artigiano che, previa supervisione dell'ammalato, le suggerisca una cura adatta.
Auguri.