- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Diamante "taglio antico" su platino. Sono ancora in dubbio . - 2 -
Buongiorno signor Gianfranco,
innanzi tutto voglio ringraziarla per la sollecitudine con cui ha risposto al mio primo messaggio, ma il mio dubbio
persiste ancora, mi spiego meglio:
in effetti l'anello andrebbe in dono di fidanzamento a mia nuora e non so smontare gli orecchini in questione o
utilizzare il mio solitario di fid. anch'esso di taglio antico, di ct.3,30 e leggermente più luminoso dell'altro.
In effetti non vorrei privarmi di qualcosa che apprezzo molto, senza fare una buona figura con una ragazza di oggi che forse non capirebbe l'importanza del gesto.
Riguardo all'uso del platino non rodiato vorrei che me spiegasse la differenza con quello r.
Scusandomi per l'insistenza attendo una sua risposta.
Le invio i miei più cordiali saluti e la ringrazio
Rosa
Buon giorno, Rosa
ben lieto di continuare i nostri colloqui a distanza, le preciso che il platino, come metallo, non é bianchissimo…
Presenta infatti una lievissima intonazione di grigio che ne costituisce la "carta d'identità", per gli intenditori,
e il fascino d'altri tempi per tutti.
Il trattamento galvanico con una ricopertura di rodio rende l'oggetto bianchissimo, ma io sostengo tale procedura SOLO per oggetti in oro bianco.
Adottarla per un pregiato gioiello in platino vorrebbe dire renderlo in tutto e per tutto di aspetto uguale a quelli in oro bianco.
E mi sembrerebbe un nonsenso estetico prima ancora che tecnico.
Quanto al "sacrificio" del suo diamante di fidanzamento le consiglierei innanzitutto di parlare con la futura nuora per sondarne i gusti in tema di forme e tagli relativi ai diamanti:
non mi stupirei infatti che, pur ragazza moderna, avesse la raffinata cultura e la squisita sensibilità estetica per apprezzare un tesoro derivatole da tempi lontani…
Un tesoro che va facendosi via via sempre più raro per colpa di una insensibilità che ha tante spiegazioni ma nessuna giustificazione.
Per favore, dica alla fortunata fanciulla, che spero non mancherà di apprezzare anche il gesto della suocera, che un diamante taglio antico ha attraversato molte generazioni di personaggi non secondari.
Perché se i gioielli attuali sono alla portata di un qualsiasi, danaroso parvenu, un tre carati e passa col suo "taglio antico" potrebbe testimoniare le vicende di sovrani e nobili casate, di grandi gioiellieri e di fascinosi avventurieri…
oltre a quelle certo meno nobili di avidi e spocchiosi pontefici, con relativo codazzo di cortigiani. :-)
Capisco le sue titubanze a proposito della difficile decisione che dovrà prendere, ma io non posso consigliarla né in un senso e neppure nell'altro,
Ma da osservatore neutrale voglio credere che la fanciulla apprezzerà soprattutto (e immediatamente…:-) ciò che l'anello di fidanzamento significa… e anticipa. :-)
Anche se (é possibile) non realizzasse subito l'incomparabile bellezza del diamante ricevuto.