- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Comperare un diamante "senza troppi intermediari".
Gentile sig. Lenti,
innanzitutto grazie per la precedente mail, mi è stata molto utile quanto meno per cominciare la ricerca dell'Anello.
Mi scuso, inoltre, se approfitto ancora della sua disponibilità ed esperienza in materia.
In seguito a un paio di gioiellerie che ho girato, vorrei discutere alcuni miei dubbi con lei.
Un gioielliere mi parlava in maniera molto entusiasta di un "tipo" di diamanti, i c.d. LEO CUT.
Sommariamente mi accennava ai notevoli pregi (secondo lui...!) di questi diamanti.
Ovviamente lui vende diamanti LEO CUT o yukiko (questi ultimi privi di un certificato internazionale ma corredati dal semplice tagliandino della casa, dove peraltro vengono indicate solo caratura e colore).
Ho letto una sua risposta data a un professionista del settore in merito ai LEO CUT.
Io le voglio fare una specifica domanda:
il maggior costo è compensato da una migliore qualità?
Questo tipo di taglio ha davvero una marcia in più rispetto al taglio brillante classico (mi pare che si chiami Amsterdam)?
Seconda questione.
Più o meno ho deciso la spesa che mi posso permettere, diciamo fino a circa X000 € poco più o poco meno.
Ora, atteso che il vero valore dell'Anello è quello sentimentale e non tanto quello materiale, diciamo che comunque mi piacerebbe regalare un qualcosa di "unico" ovvero ottenere il massimo con la cifra prefissata...:-D!.
Visitando una seconda gioielleria, diciamo "indirettamente fidata", mi sono stati proposti due diamanti. Il primo sigillato, con tanto di certificato GIA dalle seguenti caratteristiche: carato 0,51; colore G; purezza IF; taglio Very Good - Very Good - Excellent.
Il secondo invece di "secondo mano" sempre accompagnato da certificato GIA (sempre che il certificato corrisponda al diamante, ma penso di sì) dalle seguenti caratteristiche: carato 0,46; colore D; purezza IF; taglio come sopra.
La spesa per entrambi, montatura inclusa è di poco superiore alle XX00 €.
Ecco qui il mio dilemma:
prediligere un diamante che si aggiri intorno al mezzo carato ma che sia vicino alla perfezione oppure scendere (ma non troppo) di colore e purezza per aumentare di qualche punto le dimensioni (mantenendo cmq, come da lei suggeritomi in precedenza, alti standard qualitativi per il taglio)?
Infine, a quest'ultimo gioielliere ho rivolto alcune domande alquanto puntuali, dalle quali ho percepito che lui ha alcuni canali diretti con la borsa di Anversa.
Da qui una mia fantasia:
è possibile trovare nelle vicinanze di Messina (dove lavoro) o di Roma (dove sono nato e dove vado spesso) un venditore al dettaglio di diamanti certificati senza intermediari?
Da quello che ho capito il punto di partenza è il Rapaport (sono ancora alla ricerca nella rete di un Rapaport più o meno aggiornato...), però credo che riducendo al massimo le intermediazioni potrei ricavare un certo vantaggio in termini qualitativi…!
Al momento queste sono le domande che mi vengono in mente dopo questi primi giri, mi scuso per l'essere stato prolisso e averla chiamata nuovamente in causa, ma prima di fare un acquisto di una certa importanza vorrei documentarmi al meglio e facendomi consigliare da chi non ha alcun interesse nel vendere.
Ovviamente la terrò aggiornata sia in merito all'acquisto che alla proposta...:-D!!!
In attesa di cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Daniele.
Buona sera, Daniele
mi fa piacere sia leggere che le sarei stato utile nell'avvicinare il fascinoso mondo dei diamanti, sia che lei segua nel sito le varie risposte dispensate nel tempo dall'alto del mio pulpito. :-)
Ma forse non sono stato abbastanza convincente, o almeno non chiaro a sufficienza perché nelle domande di tanto in tanto riaffiora una certa confusione fra la rarità e la qualità dei diamanti… :-)
Ripeto quindi che la rarità consiste nella scarsità di cristalli con i più alti livelli di colore e di clarity, una rarefazione via via crescente al crescere appunto di tali livelli a cui consegue un logico aumento dei prezzi.
La qualità é invece il grado di bellezza che ogni cristallo possiede in misura più o meno elevata in conseguenza di componenti diverse, ma tutte riconducibili a un'ideale, felice perfezione delle simmetrie del taglio.
E le dico subito che non esiste un taglio migliore di tutti gli altri, per il semplice motivo che ciascuno di noi vede e giudica (dovrebbe giudicare…) con occhi diversi,:
questo come premessa ma anche come conclusione di tutto il discorso.
Il taglio Leo Cut é certo un eccellente saggio di come, operando senza economia, si possano ottenere risultati di eccellente livello, e in tal caso le ricorderei che se il prezzo si dimentica, poi la qualità rimane. :-)
Ciò non toglie che tanto a lei come a me potrebbero piacere tagli diversi, dal Tolkowsky al princess, dal cuscino "antique" fino al "buon taglio germanico"…
e avremmo ragione entrambi, ma solo perché l'ultima, decisiva parola l'avrebbe chi mette poi mano al portafogli. :-)
Quindi lasci perdere esemplari dalle descrizioni incomplete, o magari discutibili (ad Amsterdam tagliavano benissimo ma anche meno bene, a volte… :-) e quindi non appena scelta la forma del diamante si concentri solo e sempre sulla perfezione del taglio, osservando, confrontando e quindi scegliendo DI PERSONA!
Per finire, due crudeli stoccate:
a - la sola caratteristica che renderebbe davvero "unico" il suo diamante sarebbe una particolare "presenza" interna,
magari un meraviglioso cristallo incluso e di colore vivace.
Ma sarebbe un miracolo che però farebbe scendere parecchio il grado di "clarity" del soggetto.
E storcere il naso, ovviamente, a tutti coloro che i diamanti li hanno avvicinati… solo su eBay. :-)
b - Preceduto da una robusta lettera di credito, alla borsa diamanti potrebbe comperare anche lei,
ovviamente con l'assistenza di un courtier.
Ma non si faccia troppe illusioni a proposito di prezzi ridotti o di un francescano disinteresse monetario.
Per essere più chiari, immagini di andare alla Pirelli per comperare "senza troppi intermediari"
una gomma per la sua auto…
E che nell'ufficio accanto ci sia il sig. Marchionne intento a trattare gli acquisti per le sue auto…
Mi sono spiegato? :-)
La saluto quindi con allegra cordialità, ricordandole che il listino Rapaport sarebbe disponibile senza problemi:
basta pagare l'abbonamento. :-)