In XXX per acquistare per mio conto dei diamanti grezzi che poi porta in Italia dove li fa tagliare e certificare.

Buongiorno sig. Lenti,
Sono entrato in contato tramite il mio consulente finanziario con un gemmologo che mi ha proposto un investimento.

Questa persona si reca in XXX e acquista per mio conto dei diamanti grezzi che poi porta in Italia dove li fa tagliare e certificare.

 

Vorrei provare con un piccolissimo investimento di XX.000 euro comprese le sue spese/spettanze con la promessa di un netto ricavo di XX.000 euro cioè del 120%. 

 

Non sono un ragazzino e non credo alle favole ho sempre investito in vari mercati, vorrei sapere da lei un parere se i numeri propostimi sono verosimili.

 

La ringrazio anticipatamente e auguro Buon Natale,
Alessandro

Buona sera, Alessandro

se lei si accontentasse di un semplice si o no me la sbrigherei facilmente, e con un bel si!

Un si convinto, entusiastico e, addirittura, riduttivo!

Ma non le renderei un buon servigio, perché le informazioni incomplete, o non sufficientemente dettagliate, sono anche più pericolose di un'assenza di informazioni!

Intanto le faccio presente che le cifre indicate da lei mostrerebbero un utile del 22,5% e NON del 120%, ma questa potrebbe essere una semplice svista... aritmentica.  :-)

Entrando nel dettaglio, il XXX é un grande esportatore di diamanti, pur essendo, forse, il Paese di quell'area il cui sottosuolo ne é meno ricco.

Ma le sue tasse di esportazione sono le meno elevate, e questo spiega il flusso di minerali preziosi che vi entrano "senza formalità",  per esserne poi esportati con tutti i papiri necessari per lenire adeguatamente le delicate sensibilità dei nostrani benpensanti,

Ciò premesso, le percentuali di incremento di valore che le sono state ventilate sono si attendibili, ma necessitano di adeguate e indispensabili precisazioni...

Prima di tutto, anche se esiste un differenziale elevato fra il costo d'acquisto del grezzo e IL VALORE dell'equivalente prodotto tagliato, chi o cosa le garantirebbe di poter poi intascare tale plusvalore, ovviamente in tempi ragionevoli?

Perché comperare va bene, tagliare é meglio, ma poi si tratta di vendere e di incassare il corrispettivo:

e qui ci si scontra a volte con una dura realtà, fatta anche di grandi disponibilità di mercato, ove non solo il rapporto costo/qualità premia la competenza dell'offerta, ma anche (e a volte soprattutto) certe (insane) condizioni di vendita che quando non escludono, certo possono marginalizzare la presenza degli "ultimi arrivati"".

Mi riferisco alla possibilità dei grossisti di offrire diamanti in "conto vendita", ovvero con saldo a "dopo vendita", una condizione che probabilmente lei non vorrebbe o non potrebbe sostenere.

Ci sarebbero anche altre considerazioni, sia positive, sia meno incoraggianti, che giustificherebbero una lunga, accurata pianificazione, ma le aggiungo un solo dettaglio con l'umile esperienza di qualche decennio del lavoro che lei si accingerebbe a intraprendere:

i conti si fanno SOLO con la commercializzazione NEL TEMPO di quantitativi significativi di diamanti, mentre in tutta franchezza la cifra che lei pensa di impiegare a "titolo di saggio", in questa operazione equivarrebbe si e no a una scommessa del tipo "testa o croce"? 

E sempre che il suo gemmologo sappia davvero come operare, lei é proprio sicuro che arrivato in XXX questi trovi subito (e possa comperare...) quel magnifico cristallo, o al massimo quella coppia che gli permetterebbe di giustificare le premesse del viaggio, insieme alle successive operazioni?

Cordiali saluti, e auguroni.

In tutti i sensi.  :-)