- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Vorrei sapere se si tratta di un danno molto grave dopo una siffatta "ferita"
Gentilissimo sig. Lenti, posseggo un princess da 0,53 ct H color VS1, in questi giorni, volendo modificare la montatura, ho portato l'anello da un orafo, che prima di prendere in consegna la pietra mi ha fatto notare che era visibile un puntino bluette ,prima non esistente, in prossimità di uno dei lati.
Guardando con la lente io stessa ho avuto modo di constatare che di trattava di una frattura che ha creato una sorta di piuma bluette.
Vorrei sapere se si tratta di un danno molto grave e quanto potrebbe valere ora la pietra dopo una siffatta "ferita" .
Grazie in anticipo e le auguro di cuore una buona giornata.
Buona sera, Maria Rita
innanzitutto un sentito "bravo" all'orafo per l'accurata e competente "ricognizione" preventiva del suo bellissimo "princess"...!
pensi infatti (e ho io i brividi per lei :-) cosa sarebbe successo se la scoperta della piuma "bluette" fosse avvenuta dopo la riconsegna del diamante sulla nuova montatura!
In ogni caso, una "piuma" identifica una frattura nel cristallo, e tale caratteristica quando é in comunicazione con l'esterno, é detta appunto "frattura aperta".
Incolore, di solito, ma a volte anche infiltrata da sostanze colorate... e quindi coloranti parte o tutta l'estensione della frattura stessa.
Mi capita sovente di osservare queste piume colorate, la cui tonalità é quasi sempre compresa nei vati toni di giallo, fino al marrone o al rossiccio, ma il "bluette" é proprio una nuance che mi manca dalla mia collezione... visiva, perché non m'é ancora capitato di vedere (o di leggere) nulla che riferisca di un tale colore indotto per infiltrazione.
Ammenocché non si tratti semplicemente di un fenomeno ottico, i cosiddetti (e per me piacevolissimi...) "colori d'interferenza":
quelli che si generano per il riflesso della luce specchiata dalle opposte facce della frattura stessa.
Chiaro che dal punto di vista commerciale lei non farà i salti di gioia per la novità, ma pur senza abbandonarsi alla disperazione potrebbe ora far certificare il diamante per averne un giudizio aggiornato, dal quale ricavare poi, volendo, un valore monetario.
Per un'attendibile anamnesi a proposito della "gravità della ferita" é indispensabile una visita accurata del paziente :-), cosa che a distanza non ho ancora imparato a fare... :-)
Ma sappia che a titolo di quadro descrittivo le chiederei prima di tutto:
é davvero sicura che la "piuma" non esistesse già prima, ovvero "da sempre"?
Si legge in alcuni sacri testi, e ne ho sovente parlato con esperti tagliatori di diamanti, di tensioni interne ai cristalli, o di micro-fratture praticamente invisibili e poi "ripartite", ingrandendosi, per vari motivi, ma mi pare un'ipotesi alquanto remota.
Un'ipotesi che lei farebbe volentieri a meno di testimoniare, se proprio questo fosse il suo caso.