Diamanti in blister? Mai e poi mai! Salvo che per UNA SOLA ECCEZIONE... :-)

buongiorno, trovo molto interessante il vostro sito e utile.


Siccome sono interessato a comprare qualche diamante per mia figlia che ha 6 anni, e già a da parte un bel gruzzoletto, ero tentato di comprare diamanti d, e if, come investimento per un domani, quando sara grande.


Che taglio mi consiglia?

Da quanti carati piu facile da vendere?


E poi volevo prendere diamanti GIA che se non erro sono tatuati certificati e non sono nel blister. oppure anche GIA ora li ha solo blisterati?

ringrazio dell'attenzione

 

Buona sera, Massimo

 

io procuro proprio quei "beni rifugio" (che con le dovute precauzioni sarebbero anche "beni da investimento") anche per i genitori che hanno a cuore un minimo di sicurezza per i propri figli.

 

Non volendo quindi ripetermi in proposito, premetterei comunque che il solo capitale garantito contro svalutazioni, tassazioni e ruberie varie  sarebbe (sarà!) la qualità dell'istruzione fornita ai pargoli.  :-)

 

Dando quindi per scontata questo non secondario particolare sono pronto a entrare nei dettagli delle ipotesi... diamantifere, e relative (mie) considerazioni.

 

IF e D Color sono al top della graduatoria qualitativa, e quando completati da un taglio "perfetto" non esisterebbe nulla di meglio!

 

Ma, tanto per spaccare in quattro il solito capello, fin da subito, perché il condizionale?

 

Perché quel "meglio" sarebbe condizionato da un esame (una "graduazione") secondo un determinato "Standard":

una serie di regole che lei avrebbe scelto (adottato come parametri).

 

Quelle del GIA (Gemological Institute of America), nel suo caso.

 

Tutto bene, ovviamente, perché lei paga e quindi lei sceglie... :-)

 

Ma se io fossi invece del partito Scan, D.N.(Scandinavian Diamond Nomenclature), come la metteremmo a proposito delle differenze che comunque esistono fra le due sponde dell'oceano?  :-)

 

Perché potrei (vorrei... :-) essere io, fra una quarantina d'anni, a voler comperare i diamanti di sua figlia.

 

E ora che spero d'aver minato almeno un pochino le sue certezze, mi permetta di glissare altrettanto a proposito della sue precise, e quindi drammatiche, domande.

 

Taglio rotondo "a brillante", ovviamente, perché é quello assolutamente più commerciale, ma Color and Clarity sono (sarebbero) comunque un azzardo.

 

Quale cifra pensa d'impiegare?

 

E il "discreto gruzzoletto" di sua figlia:

 

a  -  é già caratterizzato da una apprezzabile e rapida convertibilità in liquidi?

(Oro, per esempio)

 

b  -  lo stanziamento attuale mirerebbe a una rivalutazione più consistente

(pietre al top, anche come dimensione),

oppure sarebbe preferibile un assortimento dimensionale e qualitativo

più modesto, ma con maggiori possibilità  di un realizzo più rapido?

 

Quanto sopra in via del tutto ipotetica, naturalmente, perché come diceva Lorenzo il Magnifico pur senza conoscere Monti, "del diman non v'é certezza".  :-)

 

Ok, mentre lei si fa un accurato esame di coscienza (economica), per farmi perdonare delle tante incertezze instillatele le spedisco per direttissima una certezza... granitica:

 

MAI comperare diamanti in blister: é chiaro?

 

Con una sola eccezione:

che il maledetto sigillo sia almeno realizzato dal proprio gioielliere di fiducia, un serio operatore che nei documenti accompagnatori offra quindi delle garanzie (e successive procedure per un'eventuale verifica) ben più serie e naturalmente attendibili di quelle che accompagnano la quasi totalità dei sigilli standard.

 

In tal caso, e previo un accurato, feroce controllo, il gioielliere potrebbe dunque sigillare IN PROPRIO i diamanti "tatuati" dal GIA o da altri seri istituti.

 

E garantirebbe quindi con la propria competenza e professionalità quelle caratteristiche per le quali un solo numero di matricola, per quanto altisonante, varrebbe meno (molto meno) di una farfallina tatuata (nella zona ombelico) a una casta e pudica educanda televisiva.  :-)

 

Mi perdoni quindi il tono scherzoso, ma benché stia cercando di staccare la spina da almeno una decina di giorni, mi sono già giocato anche un paio di giorni della settimana prossima.

 

E se non la prendessi sul ridere sento di rischiare un corto circuito dentro la scatola cranica.

 

Mi fermo qui, per non annoiarla con un trattato di gemmoeconomia, ma se riuscisse a procurarsi uno dei certificati che accompagnano i diamanti blisterati impugni una buona lente e si abbandoni all'amena lettura delle "clausole" e delle "garanzie" (limitate...)  che vi sono scritte a retro:

 

così impara a farmi lavorare durante le vacanze!  :-)

 

La saluto comunque cordialmente, e resto a sua disposizione per altri dettagli.