- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Se io vado dal mio gioielliere ha senso chiedere un certificato? O basta un pezzo di carta scritto...
Buongiorno.
Ho letto la sua interessante risposta sulla (possibile) falsificazione delle certificazioni dei diamanti, che mi ha fatto sorgere una domanda: ma se io vado dal mio gioielliere di fiducia, ha senso chiedere un certificato?
O basta un pezzo di carta scritto su un foglio, giusto per me per sapere (un domani), di che si tratta?
Grazie mille in anticipo
Buon giorno, Giuseppe
chiariamo subito che L'UNICA garanzia che avrebbe (per lei) un valore É QUELLA RILASCIATA DAL GIOIELLIERE, cioé da colui che le garantisce IN TOTO le caratteristiche qualitative descritte nella garanzia o nell'eventuale certificato gemmologico della gemma venduta.
E trattandosi di un gioielliere dubito che le rilasci solo "un semplice pezzo di carta qualsiasi, con su scritto".... :-)
Anche se, durante la famigerata e stupida (ovvero dannosa e inutile) tassazione al 38% dei "beni di lusso" furono (fummo) in molti ben poco inclini all'idea di lasciare "nero su bianco" le tracce di alcune vendite...
Ciò premesso, chiedere un certificato ha comunque senso perché si tratta di un'ulteriore descrizione, magari con più dettagli significativi, di un soggetto di alto valore intrinseco, che all'occorrenza sarà utilissimo poter descrivere con una ricca, autorevole e documentata completezza.
Quanto poi alle mie opinioni a proposito di possibili falsi e relative gemmotruffe, sia chiaro che il mio scopo non era e non é certo il diffondere inquietudine o addirittura panico:
ma é (sarebbe...) invece quello di stimolare innanzitutto un'attenzione SEMPRE vigile, e anche di suggerire un rapporto in esclusiva con operatori qualificati e commercialmente attendibili.
E affidabili! :-)