Vorrei rispolverare l’anello di fidanzamento di mia mamma.

Gentile Gianfranco, torno a scriverle per chiederle un suggerimento.


Tempo fa  lo feci per decidere l’acquisto del mio anello di fidanzamento che porto con orgoglio all’anulare sinistro.


Adesso la contatto perché vorrei rispolverare l’anello di fidanzamento di mia mamma.

È un brillante forse da o,40 o 0,50 ct.


Rispetto al mio che è un color G mi da l’impressione di essere un po’ giallino o forse è il riflesso della montatura su oro rosso con la pietra incastonata su un cestello in platino… insomma le tipiche lavorazioni anni 50.


Finora l’ho tenuto con amore in un cassetto perché come le dicevo apparteneva a mia madre.

Era il simbolo dell’amore che la univa a mio padre ed entrambi non ci sono più da tanti anni, ma è anche un peccato tenerlo in un cassetto e non farlo brillare, solo che non mi piace la montatura.


Avevo pensato a un punto luce ma ho paura che qualcuno possa strapparmi la catenina così opterei per un anello.


Avrebbe un suggerimento da darmi?


Lo indosserei ovviamente modo nell’altra mano.

 

La ringrazio per l’attenzione.

 

Cari saluti.

Liviana

 

Buona sera, Liviana

 

mi fa piacere risentirla, e leggere del profondo significato che aveva l'anello dei suoi genitori, per i quali ha simboleggiato per tutta la vita i sentimenti che li univano.

 

E concordo sulla pena di tenere la pietra in un cassetto, ammirato per la precisione didascalica a proposito della montatura e dell'eventuale effetto sul colore del diamante.

 

Solo che, prima di chiedermi un'idea per un futuro riutilizzo del diamante lei ha dimenticato di precisarmene la forma e il taglio...!

 

Supponendo si tratti di un taglio rotondo, a brillante, io le direi che, soprattutto se fosse davvero visibile un minimo di tinta, sarebbe un'idea deliziosa montare un anello in stile Liberty, col suo diamante al centro di un pavé di piccoli diamanti dello stesso colore, o un pochino più incolori.

 

In oro bianco e in oro giallo (o rosso, a piacere).

 

Altrimenti ci sarebbe sempre il classico contrarié, che non passa mai di moda:

da realizzare con una "matassa" di fili che. dopo essersi avvolti in una spira di unione, si separano per reggere le due gemme, .

 

Se conosce il modello, si tratterebbe di uno sviluppo dell'eterno, dolcissimo "Valentine".

 

Ma prima di assassinare un lavoro in platino degli anni "50 ci pensi bene, e lo osservi con gli occhi di chi, di roba moderna, ne può vedere a cartocciate, mentre invece....  :-)