Un corso, e poi in giro per il mondo a comperar gemme


Salve, la ringrazio per l’immediata risposta ma, se possibile, vorrei avere ancora qualche delucidazione, abitando a Roma,

Il mio problema più grande è quello di dover soggiornare per tutta la durata del corso a Valenza il che, di conseguenza, va a sommarsi alle spese del corso stesso.

Essendoci la possibilità di seguirlo anche qui a Roma, vorrei sapere a quanto ammonterebbe il costo della trasferta, per avere un’idea di cosa mi converrebbe fare.

Viaggiando spesso, soprattutto nel sud-est asiatico, ho incontrato persone che vendevano pietre preziose quindi, risolto il problema della frequentazione, vorrei sapere se una volta terminato il corso, sarò in grado di riconoscere e valutare un diamante sul posto?

E per fare ciò, che tipo di attrezzatura mi occorrerebbe?

Quanto mi verrebbe a costare un’attrezzatura adeguata?

La ringrazio anticipatamente,

Distinti saluti. Emanuele.




Buona sera, Emanuele

se lei ha Skipe, sul suo computer, le conviene chiamarmi direttamente, e in una mezz’oretta di conversazione, forse, potremo approfondire in modo soddisfacente i dettagli che lei mi chiede.

Per via e.mail dovrò necessariamente essere sintetico, quindi:

1 - Se lei é da solo, le conviene certo affrontare la permanenza a Valenza, magari per il corso intensivo di una settimana;
altrimenti, da quattro partecipanti in poi si ammortizza la trasferta di docente e strumenti, con l’eventuale nolo della sede.
Oltre ai pasti, naturalmente, da calcolare per una o due settimane, + 2 giorni di viaggio.

2 - Diamanti da esaminare dopo il corso:
a - riconoscimento: si, senza problemi, con l’eccezione di quelli sintetici che (pare) potrebbero già comparire sul mercato;
b - valutazione: si, con buona/molto buona approssimazione, ma il risultato finale dipende da lei, dal tempo e dall’attrezzatura impiegata.

Tenga presente, in ogni caso, che NESSUN CORSO PUO’ SOSTITUIRE L’ESPERIENZA che si acquisisce con una pratica adeguata.

3 - Attrezzatura e costi:
da qualche centinaio di euri per lente, pinzette, calibro, bilancia, sensori, scala colore in CZ e un paio di lampade, fino a parecchie migliaia di euri, comprendendo anche microscopio (vari modelli, a scelta), polariscopio e scala colore in diamante.

Per sua informazione, il laboratorio portatile che uso io, in viaggio nei Paesi che ne consentono l’ingresso senza troppa burocrazia (con il carnet ATA della CCIAA, oppure in "Temporanea esportazione come attrezzature professionali") costa 8.500 euri, circa.
(Diamanti di paragone esclusi, naturalmente).