- Categoria: Pietre di colore
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Ambra granati e lapislazuli come souvenir da India e Nepal
Gentilissimo, intanto la informo che il modulo elettronico non vuole sapere di essere utilizzato!
Le scrivo per avere una dritta circa un acquisto/souvenir che vorrei fare in India del nord e/o in Nepal dove mi recherò per turismo il prossimo mese.
Adoro le pietre e la arte orafa in generale ma mi limito a conoscenza teoriche poichè i soldi che accantono li spendo in viaggi.
Mi piace però farmi regalare da mio marito qualche cosa di significativo e piacevole da indossare (es. ambra in Chiapas e in Repubblica Dominicana, Granati in Boemia e lapis in Africa) senza svenarci, stando attenti ai falsi e senza la pretesa di avere fatto un investimento.
Il budget sarebbe di 200-300 euro.
Non ho preclusioni verso alcun tipo di pietra, anche da fare montare successivamente.
Grazie e cordiali saluti
Buon giorno, Brunella
grazie per la segnalazione, che giro immediatamente al mio computerologo.
Vedo che per quanto riguarda i viaggi siamo parenti stretti, e mi fa sempre piacere constatare un aumento della famiglia... :-)
Dato il range delle sue preferenze, con quel budget può aspettarsi davvero un bel soggetto, quindi avanti senza paura!
Ambra: Io preferisco di gran lunga quella di Chiapas, nelle varie tonalità di giallo e di arancio.
Magari anche, trovandola, quella "zebrata" con venature scure.
Se passerà da S. Cristobal, in Chiapas (Messico) passi dall’amico Ivan
che ha pezzi semplicemente favolosi, e quotazioni assolutamente oneste.
L’ambra di Santo Domingo ha un colore più uniforma, e (a prezzi salati) anche una varietà "azzurra", che a me piace poco perché quasi sempre lattescente.
Precauzione: sulle bancarelle si trovano sovente "sole" (ovvero "pattacche") fatte con resine plastiche, riconoscibili dal peso maggiore e, soprattutto. dal mancato galleggiamento in un bicchiere d’acqua in cui sia stato sciolto un cucchiaino di sale.
Previo smontaggio di eventuali anellini, ganci, eccetera.
I granati, di cui esistono pezzi bellissimi anche di grandi dimensioni, non sono imitati se non dai vetri, dato che non credo sarebbe economicamente remunerativa una produzione di cristalli sintetici.
I lapislazuli sono pietre massive che hanno sovente tonalità affascinanti, ma sono spesso e volentieri adulterati mediante colorazioni artificiali, oppure sostituiti con sodaliti che sono molto meno pregiate.
Precauzione: se non si conosce il venditore (?), e con il suo consenso, é buona norma strofinare l’esemplare papabile con un panno bianco inumidito con un energico solvente (l’acetone per unghie va benissimo) per scoprire eventuali tracce del trattamento colorante.
India e Nepal: si trovano favolosi lavori in filigrana d’oro e d’argento, sovente con pietre preziose, ma si deve cercare con cura per scansare la paccottaglia per turisti.
Dietro l’hotel Taj Mahal, a Bombay, c’é un negozietto poco appariscente, i cui tre gradini d’ingresso la introdurrebbero in un mondo da favola... orafa:
vuole provare a stanarlo, se ha tempo?
Spero in una cartolina, anche se alcune foto sarebbero meglio, e le auguro un buon viaggio.
Gianfranco
P.s. Ovvio come, data la sua passione, lei viaggerà in compagnia (anche) di un manualetto sulle gemme, vero?