- Categoria: Pietre di colore
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Mi sono regalato la regina della mia collezione: un'alessandrite stupenda...
Gentilissimo sig. Lenti,
le scrivo nuovamente per avere il suo parere circa l'ultimo acquisto di pietre effettuato.
Come le avevo già scritto ho una piccola collezione (senza pretese) di gemme.
Le mia preferite però, da sempre, sono quelle che cambiano colore (corindoni, granati, tormaline, ecc.):
tra queste l'alessandrite (della quale, per curiosità, piacere e vezzo, ho avuto modo di acquisire anche economici esemplari sintetici -idrotermali, quelli dei laboratori russi -es. Tairus-, esemplari "Czochralski", ecc.). ne avevo già qualche piccolissimo esemplare (molto incluso naturalmente e mai con un cambio colore eccellente, dato i prezzi...), prevalentemente di provenienza indiana in quanto mi piace moltissimo il colore verde smeraldo alla luce del sole che hanno le alessandriti che provengono dalla regione dell'Andhra Pradesh.
Dopo due anni di richieste, attraverso alcuni amici tailandesi che conoscevano dei gioiellieri che trattavano anche questa varietà di crisoberillo, sono riuscito ad acquistare la pietra della quale le invio alcune immagini, un'alessandrite indiana, proveniente da una miniera vicino Vizhagapattinam -Vishakapatnam- (Andhra Pradesh) di ben 4.93 ct con taglio ovale (irregolare e non simmetrico sotto) delle seguenti dimensioni: 11.5x7.9x6.0.
Come può vedere la pietra è fortemente inclusa, il colore è verde cupo ma al sole sembra uno smeraldo (è bellissimo anche se si vedono sotto tutte le miriadi di inclusioni) e alla luce incandescente è molto scura con lampi violetti solo nelle parti meno incluse e se la pietra viene ruotata e/o la luce viene fatta passare sotto la pietra.
Mi rendo conto che una alessandrite di quella caratura, tagliata bene, senza inclusioni e con una cangianza di colori eccellente, varrebbe decine di migliaia di euro; io l'ho pagata X.000 euro (che per me sono comunque una bella cifra e sicuramente non ho mai speso tanto per una pietra della collezione).
Secondo il suo parere, potrebbe essere questo il suo valore di mercato o considerando la forte inclusione della pietra è sovrastimato?
E' secondo il suo giudizio un esemplare a solo uso dei collezionisti o potrebbe essere di interesse anche in gioielleria? La ringrazio in anticipo per il solito competente parere.
Dario















Buona sera, Dario
é un piacere rileggerla, e le foto della sua alessandrite sono una gioia per gli occhi:
quindi trascurerò per un poco le selezioni pre-natalizie per dirle la mia... :-)
Come avevo detto in precedenti occasioni, le gemme (TUTTE le gemme) non valgono NULLA... fino a quando non si trova qualcuno disposto a mettere mano al portafoglio per acquistarle.
Con ciò mi riconosco però affetto dalla sua stessa malattia, alla quale soccombo regolarmente (e costosamente) ormai da anni.
Sappia che sogno ancora ora, di tanto in tanto, una tanzanite di una dozzina di carati che m'é mancato il coraggio (i soldi, per l'esattezza) di comperare due anni fa a Dar es Salaam:
una meraviglia che cambiava dal rosso violaceo all'azzurro violetto!
Quanto alla sua alessandrite, le preciso che lei ha potuto comperarla solo perché, pur girando sovente per l'India, non é capitata prima sotto il mio naso!
E la cifra da lei sborsata, se non ha affamato la famiglia, mi sembra del tutto adeguata all'esemplare che mi illustra...
o, magari, addirittura inferiore a quanto avrei ipotizzato io guadando un esemplare con le caratteristiche che lei elenca.
Comunque non si faccia venire complessi sbagliati solo perché, almeno a giudicare dalle foto, nel cristallo sono presenti zone trasparenti e altre solo traslucide:
l'esemplare é bello (e unico!) così, e non avrebbe nulla da invidiare a molti dei confratelli provenienti da Ekaterinenburg, negli Urali.
Per sua informazione io ho trovato numerose (e piccole) alessandriti in Brasile, con un buon cambiamento e discreta trasparenza ma particolarmente ricche di inclusioni scure, a prezzi che mi sono sembrati un insulto alla professione... perché non credo di essere sembrato un turista a TUTTI i venditori!
Interessante, e insidiosa, la domanda circa un ipotetico mercato del fantastico crisoberillo:
solo per collezionisti, direi, e nemmeno per tutti, perché per apprezzarlo adeguatamente sono necessarie una cultura gemmologica e una sensibilità estetica che non sono in molti a possedere.
Nemmeno fra i professionisti del ramo, purtroppo.
A parziale scusante della situazione é però necessario aggiungere che, fra la scarsa disponibilità di tali cristalli in generale, e l'assoluta rarità di quelli di "qualità" e carature più elevate, sarebbe quasi impossibile ipotizzare un adeguato ritorno economico da un investimento e da una promozione su vasta scala.
Ma torniamo al suo esemplare:
data la relativa trasparenza, il taglio imperfetto (molto profondo, vero?) non sarebbe particolarmente penalizzante, mentre ha certamente reso felice il venditore.
Ma grazie alla sua descrizione ben illustrata dalle foto a corredo, io trovo entusiasmante proprio la presenza di "zonature" con cambio di colore "disomogeneo" con relativi, improvvisi e affascinanti lampi colorati...:
dev'essere uno spettacolo, e sono certo che lei se lo godrà con giusto orgoglio, e non celato piacere!
Per finire, e prima di congratularmi per il nuovo arrivo nella sua collezione (bella come tutte le collezioni "allevate" con passione, altro che "senza pretese"...!) la informo che sarei curioso di guardare i sintetici che lei mi elenca:
é sicuro che si tratti proprio di alessandriti sintetiche, e non di semplici imitazioni con tutt'altra natura chimico-fisica?
Come quelle che mi mostrano orgogliosi (e ferocemente spennati) turisti dopo un crociera sul Nilo.
Sono a sua disposizione per approfondire l'argomento, e nel frattempo le porgo, con viva cordialità, i migliori auguri di buone feste.