Clamoroso: un rubino"trattato" con certificato "natural ruby"! (3)

Gentilissimo Sig. Lenti,


la ringrazio tantissimo per la sua risposta e la trovo anche molto simpatica e piena di humor se non fosse per le circostanze sfortunate, anziche' ridere farei meglio a piangere.


Sono pienamente d'accordo con lei che sarebbe molto meglio chiedere il suo parere PRIMA che DOPO l'acquisto ma qui parliamo purtroppo di un acquisto fatto nel 2007 e solo per caso ho letto un articolo che parlava di "lead glass filled rubies" (rubini stuccati con vetro al piombo) che ancora per caso mi ha spinto a fare qualche ricerca su internet.


In realta' credo alla "buona fede" del gioielliere perche' e' stato lui stesso m'ha chiesto di mandargli tutta la documentazione (certificato AIGS piu' il suo di certificato) per poter valutare bene le circostanze.


Purtroppo per adesso il suo certificato non si trova e onestamente non mi ricordo piu' se ci era stato dato al momento dell'acquisto, comunque lui non nega niente e a quanto pare e' disposto a prendersi le sue responsabilita' qualora ce ne fosse bisogno (speriamo che anche qui l'apparenza non inganni).


Onestamente anche lui vuole vederci chiaro ed essere sicuro della bonta' del prodotto venduto e per questo ha ricontattato il suo fornitore/gemmologo che dopo tante spiegazioni e' riuscito a tranquillizzarlo.


Sul suo invito l'ho contattato anch'io e questo e' quello che mi ha risposto:


Purtroppo il certificato AIGS dice le stesse cose sia per rubini di pessima qualita' che per i rubini di buona qualita' che in realta' sono si stati trattati ma solo in MINIMA MINIMA parte.


A suo dire il rubino in oggetto e' un ottimo corindone del mozambico che non ha niente a che vedere con il pessimo prodotto indiano in circolazione in questi giorni e insiste sul fatto che la pietra in mio possesso e' da valutarsi ad almeno 1000 euro/carato e per essere tranquillo mi invita a farla valutare/analizzare al laboratorio Cisgem di Milano.


Non nega assolutamente l'esistenza di rubini trattati del valore di 10 dollari al carato ma insiste sul fatto che assolutamente non e' questo il caso con questo "rubino".


Le voglio anche dare il nome di questo "gemmologo di fama internazionale" sapendo che lei non lo pubblichera' sicuramente data la sua discrezione.

Il nome e' XX WW e dovrebbe essere di V. e considerando che di veri esperti gemmologi in Italia ce ne saranno veramente pochi, il nome probabilmente potrebbe dirle qualcosa.


Qui c'e' veramente gente che mette in gioco la propria reputazione e prima di procedere al recupero della somma spesa vorrei essere veramente sicuro di essere stato truffato (ma in che mondo viviamo? Anziche' sentire il bisogno di sapere di non essere stato truffato qui mi trovo ad aver il bisogno di sapere di essere stato truffato).


Comunque a prescindere da come andra' a finire questa malaugurata situazione, avrei veramente bisogno di farle valutare alcuni altri pezzi di cui sono in possesso perche' il rischio a questo punto che io sia stato "menato per il naso" anche in altre circostanze e' veramente alto.


Sono consapevole del fatto che se pago un anello con pietra preziosa 5.000-6.000 euri il suo valore effettivo non possa essere superiore alla cifra pagata perche' ovviamente ci deve essere un margine di guadagno per l'operatore, sperando che questo margine si mantenga su limiti accettabili e non sia del 95%.


Lei a questo punto cosa farebbe, si farebbe magari prendere da qualche dubbio circa l'interpretazione del certificato oppure e' convinto, magari ancora piu' di prima, che si tratti di una truffa e magari anche in mala fede?


Ringraziandola ancora per la sua cortese disponibilita' e per il suo prezioso aiuto, le invio i miei piu' distinti saluti,


Antonio

 

Buon pomeriggio, Antonio

 

un acquisto del 2007 esclude qualsiasi possibilità di recesso, ma per fortuna il gioielliere si dimostra persona corretta e me ne compiaccio vivamente:

sia perché ho sempre difeso la categoria (non certo e non solo per spirito di corpo), sia perché nel malaugurato caso di un "equivoco" il gioielliere risponde in prima persona... e la maggior parte dei venditori di eBay magari no!

 

Data la piega presa dalla querelle direi che pur senza la garanzia del negozio il gioielliere parrebbe disposto a tutelare la propria reputazione, e le auguroi sinceramente un accordo bonario.

Magari con un cambio merce di valore simile.

 

Ma a questo punto le sottolineo tre questioni fondamentali:

 

1 - discutere sulla qualità di partenza dei rubini stuccati é pura accademia, insomma una mera cortina fumogena... o il nascondersi dietro un dito, se preferisce.

In realtà si tratta SEMPRE, a mio avviso, di cristalli di bassa categoria... e fino a quelli più infimi.

 

2 - Non sempre e purtroppo non tutti i gioiellieri sono correttamente informati e adeguatamente aggiornati in tema di gemmologia perché sotto l'italico cielo aprire una gioielleria é molto meno complicato che non gestire una tavola calda o una pescheria.

E la cieca fiducia in certi fornitori corrisponde al nascondere la testa sotto la sabbia, quando va bete.

 

3 - Confermo e rincaro il mio giudizio sul "gemmologo" fornitore di cui ritengo lei e il suo gioielliere siate stati vittime.

Il dilungarsi poi con disquisizioni pseudo-dotte e in considerazioni geografico-commerciali non mi sembrano nemmeno più i patetici tentativi di cui al punto 1, ma semplicemente il tentativo d'arrampicata sugli specchi.

 

Tanto per citare, il "gemmologo" in questione dovrebbe sapere che da TUTTI i giacimenti provengono cristalli di alta, media e bassa qualità commerciale...

 

Nel sito che lei mi ha segnalato (ottimo, grazie!) é specificato che nello stesso crogiolo sono trattati esemplari delle più diverse qualità e provenienze, quindi é ragionevole ritenere che la selezione e il prezzo siano successivi:

basati pertanto solo su apparenza e dimensione del prodotto ai quali sarà aggiunti i costi di processo ve di commercializzazione:

altro che qualità di partenza!

 

In assenza di fratture e di cavità il trattamento definito MINIMO MINIMO potrebbe riguardare solo la superficie della tavola, il cui "lustro" ne avrebbe beneficiato, ma nel suo caso le infiltrazioni di vetro sono dichiarate ANCHE all'interno del soggetto.

 

In entrambi i casi la mia opinione non cambia e la precisazione é solo  per la consuetudine di spaccare il capello in quattro di una disquisizione che definirei "une connerie" o "eine Schweinerei" perché la mia educazione m'impedisce di usare il termine "porcata".  :-)

 

Mandi pure il rubino al Cisgem, ma mi stupirebbe che le rilasciassero una perizia a valori, in quanto laboratorio d'analisi gemmologiche solamente "tecniche".

Esattamente come l'AISG di Bangkok che ha descritto il soggetto con termini appropriati e fornendone una descrizione completa:

peccato che  si tratti di una descrizione che, con tanto di decorativo certificato, si presti benissimo a "equivoci", almeno per chi non é del settore.

Equivoci sulla cui intenzionalità non mi pronuncio.

 

Mi chiami, se crede, per la disamina degli altri oggetti in suo possesso, ma nel frattempo niente lacrime premature.  :-)

 

Gradisca una solidale e amichevole pacca sulla schiena.