- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Acquisto di Brillanti da investimento: quali sono le caratteristiche da preferire?
Buongiorno,
mi scusi se la disturbo, se possibile, vorrei alcuni suoi consigli per l'acquisto di brillanti.
Mi potrebbe gentilmente indicare, secondo la sua esperienza, quali sono i fattori/caratteristiche importanti nell'acquisto di un brillante da considerare per un'eventuale vendita futura senza "perdita di valore”?
L'acquisto ideale per investimento: quanti carati?
Scala colore?
Scala inclusioni?
Caratteristiche: taglio? Simmetria? tre Ex? very good?
Le sarei grato se mi indicasse le caratteristiche che lei acquisterebbe "per investimento”.
Saprebbe indicarmi dove acquistarli a un prezzo basso in italia?
Ho sentito che un valore importante sul valore dei brillanti è il LUSTER, ma che non viene riportato in nessun cerrtificato e solo un gemmologo può quantificarlo.
E' vero?
La ringrazio,
saluti
Enrico
Buona sera, Enrico, e complimenti per la precisione e la concisione del suo gemmobombardamento!
E meno male che m’ha lasciato almeno una (onorevole) via di fuga, evitando sportivamente di mettermi con le spalle al muro… :-)
Vie di fuga:
1 - lei non mi dice se l’investimento riguarda cifre con almeno sei zeri;
2 - lei non precisa se sarebbe poi lei a occuparsi del disinvestimento, oppure l’affiderebbe a operatori di fiducia;
3 - oppure a tempo debito lei penserebbe di restituire i diamanti al fornitore?
Anch’io potrei bombardarla di molte ipotesi, ma mi sento buono e mi limiterò solo a una sventagliata.
A mio (modesto, davvero modestissimo) parere e salvo il caso lei non sia “del mestiere”, i diamanti dovrebbero essere considerati dei “beni rifugio”, acquistati con oculatezza e custoditi per periodi almeno medi.
Prima di monetizzarli poi con assoluta in un futuro magari meno roseo di quanto sperato.
Ricordando fin da subito che il realizzo non sarebbe certo immediato, o almeno non lo sarebbe quello a valori remunerativi!
Certo, sulla carta i preziosi cristalli si rivaluterebbero del’8% su base annua e rispetto a un pacchetto di valute di riferimento, ma questo é solo il risultato di un ragionato e discretamente rispettato accordo fra i maggiori produttori.
Sulla carta e a livello di mercato all’ingrosso.
Sulla carta, ripeto, e molto all’ingrosso, il che significa che prima di produrre un “profitto” reale sono necessari fattori diversi che non sempre coincidono come luogo, tempo e situazioni di mercato.
E lei dovrebbe considerare che il prezzo d’acquisto al dettaglio sarebbe gravato da aggiunte percentuali relative ai vari passaggi, nonché a eventuali carichi doganali e fiscali che rendono difficile stabilire tanto una redditività quanto una base di calcolo riferita a un’epoca e a un determinato mercato.
Quanto poi all’indicarle dove e come comperare diamanti “a buon prezzo” me ne guardo bene, perché con l’aria che tira soprattutto nel nostro bel Paese chiunque (me compreso) le offrisse qualche quotazione di riferimento rischierebbe ben presto di passare per disonesto e/o per esoso trafficante:
tanti sono coloro che, oggi in condizioni difficili, sarebbero disposti a cedere gemme (quasi) sottocosto!
Quindi al suo posto io mi rivolgerei a un gioielliere capace ed esperto, chiedendogli di comporre un'offerta differenziando i diversi lotti… fino all’ammontare di XXX.
Per me i diamanti sono simbolo di eterna e incorruttibile bellezza, ma sono innanzitutto la materializzazione della bellezza da ammirare, da indossare, da godere in tutto il suo fulgire.
E non da seppellire in un dannato caveau bancario! :-)
Il tipo di diamanti da considerare é conseguenza di numerose altre considerazioni, e credo siano già stati scritti centinaia di libri in merito.
Ma é impossibile prevedere oggi quale sarà l’atteggiamento del mercato fra cinque o dieci anni, come é un vero rebus combinare le “4C” in un consiglio per gli acquisti:
Il tutto dovrà essere ponderato e valutato con calma, con la più grande diffidenza verso mirabolanti e semplicistiche soluzioni tipo Web... :-):
Ma se il colore la caratura e le caratteristiche interne godono del privilegio di un’ampia discrezionalità di scelta, non altrettanto si dovrebbe dire per il taglio:
solo il banale e sempiterno taglio “a brillante” e di forma rotonda, che ha il mercato maggiore.
Delle tre Ex io sarei portato alla più sublime indifferenza, tanto perché sono - sarebbero - riferite a uno Standard che a me potrebbe non piacere, sia perché i diamanti li scelgo se e quando mi piacciono.
Previo accurato esame e opportuno paragone.
Lei però premette innanzitutto ipotesi di tipo economico quindi le suggerirei diamanti corredati da un titolato certificato d0’analisi, che le offrirebbe (forse) una marcia in più o uno sconto in meno al momento della vendita. :-)
Ignori altrettanto tranquillamente la fluorescenza, almeno per esemplari da 30/40 c in poi, che sarebbero montati quasi sempre a solitaire.
Quanto al lustro dovrà essere l’ultima delle sue preoccupazioni perché oggi sono davvero pochi i diamanti moderni che ne difettano.
E se un diamante fosse un tantino opaco se ne accorgerebbe anche lei, confrontandolo con altri confratelli finiti a regola d’arte.
Ora la saluto, comunque a sua disposizione ma senza suggerirle una chiacchierata di persona:
perché lei é uno dei (davvero) tanti navigatori che non precisano la zona dalla quale mi contattano. :-(
Una scala in diamanti per la graduazione del colore in luce Normalizzata