Diamante leggermente scheggiato e con una simmetria incerta: lo faccio ritagliare?

Buongiorno e complimenti per il suo blog che ho trovato molto interessante!
Vorrei approfittare della sua competenza per chiederle un parere.

Ho recuperato in "cantina" un anello solitario da uomo che a mio avviso potrebbe avere 30/40 anni.
Volendo venderlo, e non essendo un anello griffato e particolarmente antico, ho fatto separare l'oro dal diamante e ho chiesto una valutazione di massima da un orafo.

Il suo responso è che si tratta di 0,49 ct, scheggiatura sulla cintura, taglio un po' impefetto, purezza Vs2 e colore G.

MI è stata proposta una valutazione di acquisto di 230 euro.

Ora, non sapendo se è una valutazione corretta o meno, mi sto chiedendo se è meglio venderlo così o magari farlo "impicciolire" per recuperare la scheggiatura e magari avere un taglio più "moderno" e venderlo così.

Approfitto della sua competenza per avere una opinione affidabile....

Grazie mille e buon pomeriggio.
Christian


Buon giorno, Christian

giudicare un diamante e magari stabilirne un qualsiasi valore a distanza equivale più o meno che all'indovinare il colore di un gatto solo dal suo miagolio.

Quindi spero mi perdoni se, come al solito, mi defilo... :-)

Quanto alle “scheggiature” che si trovano in cintura potrebbero derivare da un semplice urto (caduta, errore di montaggio, uso incauto), da una microfrattura in corrispondenza dell’emersione di una discontinuità di materiale più profonda, oppure di una semplice “mancanza di materiale” … poi definita scheggiatura in modo sbrigativo.

Sbrigativo ed errato, perché solo nel primo caso si dovrebbe definire in tal modo, mentre negli altri due si dovrebbe invece parlate di “tacca” (nick, in inglese).

E consideri che l’assenza di materiale potrebbe derivare da un arrotondamento troppo parsimonioso del grezzo al fine di privilegiare la caratura e lasciando così una traccia del mantello originario del cristallo.

Oppure potrebbe trattarsi di una deliziosa "impronta negativa" del punto in cui il diamante era attaccato alla kimberlite, la sua roccia madre.

In un certificato la troverebbe segnata con una N (che sta per Natural).

Caso per caso si deciderà se sia opportuno "dare una limata" :-) al diamante, creandovi così una “faccetta extra” (EF, o extra facet nei certificati in lingua yankee) o non sia invece preferibile lasciare le cose come stanno.

Lei mi parla di una simmetria alquanto incerta quindi un ritaglio potrebbe anche non farle guadagnare alcunché in termini commerciali, ma le farebbe certo perdere in caratura e in costo di lavorazione…

E magari anche nel fascino del soggetto “di una volta”...:

spero quindi, anche senza vedere la gemma, che lei voglia desistere. :-)

30 o 40 anni fa si facevano anche dei magnifici anelli da uomo, dei quali si valutava e si ammirava l’esecuzione di un capace artigiano, magari un solitario brontolone che nella perfezione della sua opera infondeva passione, abilità e, non di rado, poesia.

Senza scarabocchiarvi nessuna griffe perchè la sua arte si rivolgeva al buon gusto molto prima e molto più che al buon portafoglio.

Amici? :-)