- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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Ecco un ottimo esempio di blister... - 2 - Perché la truffa non sarebbe perseguibile?
Ho letto, in una mail a lei inviata di un blister con all’interno uno zircone di ct.1.50 (simpatico il c.a)
Naturalmente taglio Brillante.
Vengo al dunque:
Per quale motivo la ipotetica truffa non sarebbe perseguibile?
Grazie
L.B.
Buon giorno, Luciano
rispondo con piacere a lei e alla valanga di e.mail analoghe ricevute in un paio di giorni… :-)
Vede, le truffe SONO perseguibili per legge ma innanzitutto é necessario che siano provate.
Per questo motivo ho usato quel “difficilmente punibili” come un’amara considerazione… riassuntiva.
Quella che ha incuriosito lei e inquietato numerosi/e navigatori e navigatrici. :-)
Nel caso specifico, se il contenuto del blister fosse stato spacciato per diamante si tratterebbe “sic et simpliciter” della solita, schifosa truffa.
Ma prima di arrivare a una sentenza l’avvocato della difesa mitraglierebbe con mefistofelica nonchalance una serie di domande le cui risposte ben difficilmente sarebbero a favore del danneggiato.
Per esempio:
1 - l’acquisto é avvenuto in un negozio?
2 - Esiste una fattura o una ricevuta con gli estremi dell’acquisto?
Ventilare l’ipotesi di “incauto acquisto” é sovente la prima, efficace mossa della controparte:
traduzione: te la sei proprio andata a cercare tu, e adesso perché schiamazzi tanto?
E soprattutto:
3 - esistono testimoni all’asserzione da parte del venditore che trattavasi di BRILLANTE inteso come DIAMANTE tagliato “a brillante”?
(o una documentazione con analoga definizione intesa come atta a trarre in inganno, nel caso di un acquisto in rete).
Difesa del venditore: “mai parlato di DIAMANTE. E visto che non avete testimoni se insistete vi denuncio per calunnia”.
Comunque, la furbata risolutiva a favore del truffatore sarebbe quel “cubic zirconia” aggiunto aggiunto di seguito alla parola DIAMANTE.
Tale indicazione chiude (chiuderebbe…) il dilemma giudiziario, visto che “verba volant et scripta manent”:
e la convinzione che l’ampollosa aggiunta di “nome scientifico” sia stata solo un espediente per rendere più credibile il “pacco” non basterebbe per ottenere una sentenza in favore del truffato.
Note finali:
a mio avviso, quel blister é stato previsto, ovvero pensato e realizzato SOLO a “beneficio" di qualcuno (molto) lontano dal mondo delle gemme.
Perchè per sprovveduto che fosse un qualsiasi addetto del ramo l’avrebbe cestinato subito e senza nemmeno degnarlo di una seconda occhiata.
C’é di che meditare, vero?
Post scriptum:
Tanto per la precisione, per favore NON confondiamo ZIRCONE (che é un minerale) con Cubic Zirconia, un eccellente prodotto industriale con buone caratteristiche ottiche come imitazione del diamante.