Mi ha proposto di accompagnarlo in un viaggio nella sua Madrepatria in centro Africa e di acquistare anche alcune pietruzze grezze: conviene?

Un conoscente mi ha proposto di accompagnarlo in un viaggio nella sua Madrepatria in centro Africa e visto che tanto eravamo sul posto di acquistare anche alcune pietruzze grezze.

Lui sembra molto pratico visto che non è riuscito ad aprire un deposito qui in Italia solo per problemi burocratici (mà và) io lo sono un po' meno…

Le domande sono:

-  tutto ciò è legale?
-  al di là della legalità conviene?
-  le posso portare da voi a far stimare ed eventualmente tagliare e quanto mi costa?

certo di una vostra cortese risposta porgo cordiali saluti.
Mauro

Buona sera, Mauro

se la meta è la Repubblica del Centrafrica le posso dare informazioni dettagliate, perché la conosco forse meglio di altre zone diamantifere dell'Africa.

L'acquisto di diamanti, in Africa, é sempre un problema, di solito aggravato tanto dall'inesperienza dei compratori quanto dalle condizioni locali, non ultime le "qualità" dei venditori.

Immagino lei vorrà fermarsi a Bangui, la capitale, franando e a volte barricandosi nell'unico albergo che, in un bellissimo posto in riva al fiume di confine con il Congo, le garantirebbe un certo livello di tranquillità. 

Prima raccomandazione:

nel caso lei ci fosse arrivato con un visto turistico, "NON SI AZZARDI NEMMENO a guardare i diamanti" (questa é la legge!) altrimenti si ritroverebbe subito in un girone infernale peggiore delle peggiori fantasie dantesche.

Per sua informazione, un "gemmoturista" con visto turistico ha pagato fior di dollari perché, all'imbarco per il ritorno, fu trovato in possesso di una semplice lente 10x…

E in Centrafrica NON abbiamo nessuna rappresentanza diplomatica da intenerire con abbondantoi (e inutili) lacrime affinché intervenga in nostro favore.

Mi sono spiegato?

Guardi che non esagero, e quasi certamente lei sarà oggetto di offerte da parte dei più diversi personaggi i quali, magari delusi da una mancata vendita, la potrebbero tranquillamente denunciare per dividersi poi una parte di quanto spremuto da lei.

Se non viaggiasse con un visto commerciale lasci quindi che sia il suo collega a operare scelte e acquisti in uno dei (pochi) comptoirs autorizzati.

Pochi e recentemente ridotti a quanti se ne conterebbero sulle dita di una mano, e quindi meglio controllabili dalle autorità.

Quanto alla convenienza dell'operazione, se lei non é del ramo o non può comunque contare su collaborazioni specializzate, sarà già un successo se non le rifileranno delle (stupende) patacche cinesi, che nell'imitazione dei grezzi di diamante hanno raggiunto livelli sublimi di credibilità estetica.

Non nei comptoirs ma con offerte "libere", alle quali é necessario negarsi con ferrea determinazione.

Quanto al denaro necessario, veda di trovarsi una banca locale corrispondente della sua, e si faccia domiciliare una lettera di credito divisibile, che userà per eventuali acquisti importanti.

Per il resto, SOLO "traveller's chèques" e pochi spiccioli come pocket money.

E se vuole crearsi delle simpatie (solo delle simpatie NON della riconoscenza, sia chiaro) porti con lei tutti gli abiti che può saccheggiare dal suo guardaroba, per regalarli ai locali.

O, se avesse amici fra medici e farmacisti, anche uno scatolone di medicine (che per fortuna pesano poco) per una qualche missione rintracciata prima della partenza..  :-)

Ultimo, ma non meno importante, é il dettaglio riguardante la burocrazia dell'export dall'Africa (fatture intestate al destinatario, certificato d'origine, doc. Kimberly Process) e dell'infelice import che grazie alle assenze (mentali?) dei nostri eurodeputati si può fare solo in Belgio o, volendo, in posti ameni e sereni con grandi tradizioni orafe come la Bulgaria e la Romania. (!)

Per i primi potrebbe rivolgersi, per informazioni aggiornate, all'ambasciata del Centrafrica a Parigi.

Per gli altri, e se non vuole cimentarsi di persona, a uno spedizioniere belga o al suo corrispondente in Italia.

Le auguro di comperare diamanti di ottima qualità, e di caratura ALMENO di quattro carati, altrimenti i costi di taglio (a Valenza pari a ca. 200 / 250 € al carato)) le renderebbero poco remunerative le operazioni relative.

Così facendo il tutto sarebbe legale, e lei avrebbe titolo per DETENERE i diamanti e per farli stimare da me o da qualche collega, grezzi o tagliati che siano.

Ripeto DETENERE, perché per commerciarli nella ragionevole speranza di ricavarne un utile le servirebbe una licenza per commercio di preziosi…  :-)

Scorra, nel sito, le varie risposte con gli altri dettagli che ho già fornito in tema, e prima di imbarcarsi in quest'impresa si faccia un bell'esame di coscienza. 

Ricordando che:

a  -  che i suoi (eventuali) acquisti "convengano" (rendano economicamente)

       é un risultato che dipende da molti fattori: 

       intanto dalla sua abilità di compratore, e poi da quella di venditore,

       alla fine dei vari passaggi.

       E servirebbe anche un tantino di fortuna, che non stona mai... :-)

b  -  lei NON é obbligato a comperare, quindi se non trovasse merce

       interessante, avrà speso SOLO i soldi per un soggiorno nell'Africa vera;

c  -  per saggiare la sua competenza quasi certamente le sottoporranno

      singoli cristalli o interi lotti già "scremati" da altri, e comunque

      a prezzi esorbitanti;

d  -  meglio lasciar perdere la profilassi antimalarica perché,

       ai primi sintomi sospetti, ci si rivolge all'ospedale francese di Bangui

       dove con alcune pastiglie si risolverebbe il problema;

e  -  In loco l'AIDS ha sterminato almeno un paio di generazioni, quindi

       se si annoia (e le piace il rischio) potrò sempre giocare alla roulette russa,

       che é meno pericolosa…

       O fare magari una bella nuotata nel fiume, ove nelle tiepide acque

       fare amicizia con un socievole e sorridente coccodrillo.  :-)

Infine é importante ricordare la scorta di disinfettanti e di medicinali personali, insieme a siringhe, aghi, il termometro e magari un flaconcino di permanganato di potassio o di amuchina (si trovano anche in loco... a volte) per disinfettare la meravigliosa e pericolosa frutta fresca.

Se proprio non ne potesse fare a meno.

Buon viaggio.