Diamanti

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Non avendo mai sentito parlare di questa azienda certificatrice come posso essere sicuro di non aver comprato...

Salve,
Qualche tempo fa alla mia compagna si ruppe un anellino con un brillantino che le avevo regalato anni fa, purtroppo la pietra e' stata perduta.

Mi sono rivolto ad un orefice della mia zona per la riparazione, il quale mi propone una pietra di pari caratura, parliamo di 0,20 ct quindi molto piccola, con tanto di certificato di garanzia.

Quando ritiro l'anellino riparato, con mio sommo stupore mi viene consegnato il blister del brillante aperto unitamente a un certificato qui visibile: http://…

Non avendo mai sentito parlare di questa azienda certificatrice mi chiedevo se non ci fosse sotto qualche cosa di strano.

Come posso essere sicuro di non aver comprato un fondo di bicchiere???

 

Buon giorno, Francesco

 

come ripeto regolarmente, anche volendo  io non potrei giudicare l’attendibilità della quasi totalità dei certificati che mi sono sottoposti per un motivo tanto banale quanto essenziale:

 

con quello che non so io si possono scrivere davvero tanti e corposi volumi, stampati su carta molto sottile e con caratteri piccolini... :-)

 

A rigor di logica escluderei però che esista un orefice tanto sprovveduto da rifilarle "un pacco” da 20 centesimi di carato…

 

Perché più che un disonesto costui  sarebbe un soggetto da ritirare in un ambiente sereno e, soprattutto, protetto:  il Pio Albergo Trivulzio, per esempio.  :-) 

 

La verifica del suo acquisto potrebbe costarle si e no tre minuti in qualsiasi altra gioielleria, anche se non capisco il suo stupore per il blister che le é stato riconsegnato aperto.

 

Aprirlo é stato infatti un passo che  riterrei indispensabile per montare sull’anello il diamante che conteneva, non crede anche lei?  :-)

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A parità di caratteristiche un diamante certificato GIA varrebbe di più di uno...

Buongiorno dott. Lenti,
Le scrivo perché vorrei capire se un diamante con certificato GIA sia immesso sul mercato normalmente senza l'incisione laser "GIA report" e si possa avere su richiesta, oppure tutti i diamanti certificati GIA devono averla in quanto per prassi GIA incide a laser tutti i diamanti che certifica.

Chiedo questo perché mi è stato offerto un diamante certificato GIA con il suo certificato annesso, ma senza l'incisione GIA report.

Prima di procedere all'acquisto vorrei essere sicuro che sia tutto in regola…!

Seconda domanda;

i dati indicati sul certificato indicano in maniera inequivocabile che si stia parlando del diamante che viene venduto con relativo certificato correlato (il certificato mi da il DNA del diamante oppure il brillante può essere venduto con un certificato che non le appartiene?)

Terza e ultima domanda;

a parità di caratteristiche un diamante certificato GIA rispetto ad uno certificato IGI può avere un valore superiore in quanto GIA ha parametri più restrittivi nella valutazione oppure sono solo chiacchiere di un "commerciante" che ti vuole vendere come migliore il diamante che ha disponibile per caratteristiche in quel momento?

Ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi per la risposta!

Saluti,
Davide

 

Buona sera, Davide

il G.I.A. incide il dannato numero di matricola sui diamanti che certifica SOLO su richiesta del committente.

 

E   altrettanto fanno gli altri istituti e laboratori gemmologici, perché si tratta di un servizio extra (così come il blister), a pagamento.

 

“Prima di procedere…” eccetera:, ovvero controllare é una cosa opportuna e raccomandabile:

perché un certificato redatto con la necessaria accuratezza e precisione é certo associabile senza incertezze alla gemma alla quale si riferisce.

 

Ma o se ne intende lei, o fa eseguire i controlli dal suo gioielliere di fiducia, che dovrebbe essere in grado (e attrezzato) per farlo.

E ricordando che i diamanti NON hanno nessun DNA da esibire.  :-)

 

Quanto all’ultima domanda a mio avviso i diamanti con certificati americani non “valgono” più degli altri, ma certo hanno un maggiore grado di “appetibilità” da parte di una buona parte di mercato.

 

Soprattutto quella parte di acquirenti che, non del ramo, ragiona in termini di “visibilità” del prodotto.

 

Infine, gli ipotetici parametri “più restrittivi” non aggiungono proprio niente, perché la loro caratteristica più importante é solo quella di essere attendibili e, per quanto possibile, costarti nel tempo.

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A parità di caratteristiche un diamante certificato GIA varrebbe di più di uno...

Buongiorno sig. Lenti,
Le scrivo perché vorrei capire se un diamante con certificato GIA sia immesso sul mercato normalmente senza l'incisione laser "GIA report" e si possa avere su richiesta, oppure tutti i diamanti certificati GIA devono averla in quanto per prassi GIA incide a laser tutti i diamanti che certifica.

Chiedo questo perché mi è stato offerto un diamante certificato GIA con il suo certificato annesso, ma senza l'incisione GIA report.

Prima di procedere all'acquisto vorrei essere sicuro che sia tutto in regola…!

Seconda domanda;

i dati indicati sul certificato indicano in maniera inequivocabile che si stia parlando del diamante che viene venduto con relativo certificato correlato (il certificato mi da il DNA del diamante oppure il brillante può essere venduto con un certificato che non le appartiene?)

Terza e ultima domanda;

a parità di caratteristiche un diamante certificato GIA rispetto ad uno certificato IGI può avere un valore superiore in quanto GIA ha parametri più restrittivi nella valutazione oppure sono solo chiacchiere di un "commerciante" che ti vuole vendere come migliore il diamante che ha disponibile per caratteristiche in quel momento?

Ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi per la risposta!

Saluti,
Davide

Buona sera, Davide

il G.I.A. incide il dannato numero di matricola sui diamanti che certifica SOLO su richiesta del committente.

 

E   altrettanto fanno gli altri istituti e laboratori gemmologici, perché si tratta di un servizio extra (così come il blister), a pagamento.

 

“Prima di procedere…” eccetera:, ovvero controllare é una cosa opportuna e raccomandabil, perché un certificato redatto con la necessaria accuratezza e precisione é certo associabile senza incertezze alla gemma alla quale si riferisce.

 

Ma o se ne intende lei, o fa eseguire i controlli dal suo gioielliere di fiducia, che dovrebbe essere in grado (e attrezzato) per farlo.

 

E ricordando che i diamanti NON hanno nessun DNA da esibire.  :-)

 

Quanto all’ultima domanda a mio avviso i diamanti con certificati americani non “valgono” più degli altri, ma certo hanno un maggiore grado di “appetibilità” da parte di una buona parte di mercato.

 

Soprattutto quella parte di acquirenti che, non del ramo, ragiona in termini di “visibilità” del prodotto.

 

Infine, gli ipotetici parametri “più restrittivi” non aggiungono proprio niente, perché la loro caratteristica più importante é solo quella di essere attendibili e, per quanto possibile, costarti nel tempo.

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Dove trovare le quotazioni dei diamanti grezzi?

Buon giorno:  come posso fare per avere i prezzi dei diamanti grezzi, mi potete indicare qualche sito se ne esiste qualcuno.

grazie resto in attesa

 

 

Buona sera, Francesco

 

come da consuetudine ho qualche problema col pallottoliere elettronico, e quindi le chiedo scusa per l’enorme ritardo con cui le rispondo.

 

Ma le dico subito che un listino riferito a un qualsiasi tipo di diamante grezzo sarebbe semplicemente un’utopia, se ci riferiamo ai diamanti “gem quality”.

 

Infatti, se i diamanti “industriali” sono (relativamente) più semplici da classificare, per quelli destinati alla gioielleria esisterebbero più di 300 categorie di caratteristiche da descrivere, da suddividere e poi da prezzare!

 

Quindi chi dispone di quantità considerevoli di merce, in pratica  forma dei “lotti” magari  combinati nei modi più vari, e poi li offre previo elenco più o meno sommario a mezzo di “manifesti” da sottoporre ai possibili clienti.

 

Ovvio come, almeno per gli esemplari più pregiati per rarità di caratteristiche e anche per dimensione, questi siano esitati singolarmente. 

 

Ma sappia che tanto negli uffici dei Paesi produttori quanto attorno agli esclusivi tavoli delle varie borse diamanti i preziosi cristalli 

sono oggetto di valutazioni conseguenti una molteplicità di fattori.

 

Ovvero tali e tante variabili da rendere impossibile la redazione di un listino che fosse anche vagamente assimilabile al Rapaport.

 

Per un certo periodo io avevo provato a raccogliere i dati dei manifesti d’offerta che mi capitavano a tiro, ma pur con la necessaria attenzione e le dovute tolleranze non sono mai riuscito a dedurne nessuna statistica con una parvenza di attendibilità almeno decente.  :-)

 

In Africa ho avuto sovente offerte di grezzi corredate da descrizioni e da classificazioni apparentemente ben dettagliate, ma gli entusiasmi iniziali e il relativo interesse scemavano poi rapidamente dopo un approfondito esame del materiale in offerta.

 

Insomma, fra la valutazione di un grande lotto e l’attento esame di alcuni grossi cristalli c’é una miriade di situazioni intermedie 

da studiare con la dovuta calma e tanta esperienza..

 

E viste le cifre in ballo, é uno stress mica da poco, mi creda.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Il parere su una pietra che andrebbe montata su un anello solitario.

Salve, le chiederei un parere (è una pietra che andrebbe montata su un anello solitario…) su un diamante 1.12 ct, G, VVS2 a 10.000 eur. Il taglio è "Good", il Polish "Excellent" e la Symmetry "Very Good". 

Con Fluorescenza "Faint”.


Inoltre, conosce la certificazione GECI? 

Grazie, saluti.

 

Buona sera, Nicola

 

non conosco quel laboratorio, e per l’ennesima volta debbo rammaricarmi che gli scriventi non indichino per esteso nomi e indirizzi dei laboratori di cui chiedono notizia…

 

Ma per sua tranquillità, SE le caratteristiche indicate corrispondono davvero a quelle del diamante che lei comprerebbe, direi che SULLA CARTA il prezzo non sarebbe elevato.

 

E con ciò non le ho detto nulla, perché l’unica decisione davvero saggia dovrebbe seguire a un confronto con gemme simili, e a un attento esame di quella papabile.

 

Solo così potrebbe, magari infischiandosene di tanti certificati, scegliere con piena soddisfazione e meditata convinzione lL SUO diamante, non le pare?

 

Mi dia retta, e si fidi dei suoi occhi.

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Un anello TRILOGY fatto di diamanti con taglio Princess: ovvero una favola... - 2 - e adesso gli orecchini?

Buonasera sig. Lenti

Lei mi aveva già (ben) consigliato e incoraggiato in occasione dell’acquisto di un bel trilogy

Quindi chiedo scusa se approfitto ancora.

 

Vorrei regalare a mia moglie (compleanno … domani L) un paio di orecchini punto luce.

Tetto di spesa: X000 euro

 

Una gioielleria di XXX propone sul proprio sito, come gioiello d’occasione (quindi di ….”secondo lobo”),  l’articolo così descritto:

 

“Coppia di orecchini con montatura punto luce in oro bianco a 4 griffes, con diamanti naturali di taglio brillante per complessivi carati 0,42 (G-VVS).”

Richiesta: euro XXX

 

Che ne dice del prezzo?

Lo trova corretto?

 

Tiene conto del fatto che è un gioiello d’occasione oppure e’ in linea con il prezzo di gioielli nuovi con pari caratteristiche?

 

In coda le chiedo un chiarimento: se non è specificato, i carati per gli orecchini si intendono – normalmente - per gioiello singolo o per la coppia?

 

Cioè, se una gioielleria propone “Orecchini in oro bianco 18 carati, Diamanti taglio brillante ct. 0,25”, sta (probabilmente) proponendo due brillanti da 0,25 ct ciascuno, o due brillanti da 0,25 ct complessivi?

 

Grazie fin d’ora e cordiali saluti !

Buona serata

Davide

 

 

Buona sera, Davide

 

orecchini “di secondo lobo” é una definizione deliziosa e spiritosa, che le accredito in toto… e di cui, all’occorrenza, mi riservo uno spudorato e abusivo utilizzo!   :-)

 

E quando legge “Orecchini in oro bianco 18 carati, Diamanti taglio brillante ct. 0,25” é quasi certo che ci si riferisca alla massa totale delle gemme montate.

 

OK, e ora litighiamo da persone civili!

 

Infatti, lei mi accredita dei buoni consigli in seguito alla e.mail di un navigatore disinvolto, diversificato e qualificato da idee chiare e da un gusto personale…

 

Lo stesso che nella seconda missiva m’indurrebbe poi a pensare di non aver scritto scritto nulla o che lui non abbia letto una sola riga di tante risposte!

 

Mannaggia, Davide, il solo argomento che trovo coerente é il preciso limite nel budget, e non solo perché é commisurato all’offerta che le é stata fatta, ma anche perché assolutamente ragionevole e coerente con il precedente acquisto.

 

E basta, perché dopo aver scelto uno stupendo anello con tre bellissimi diamanti a “taglio princess”  ora li vorrebbe far seguire da due orecchini “a punto luce” che saranno anche convenienti (e direi che lo siano…) ma che come stile sarebbero davvero lontani dall’anello.

 

Almeno, lontani quanto basta per escludere quell’uso congiunto di una “ensemble”  che almeno di tanto in tanto sua moglie amerebbe sfoggiare.

 

O no?

 

OK, domani non arriverebbe in tempo per il dannato compleanno, ma a parte la banalità di un ipotetico “obbligo legato a una data”, é anche possibile (mooolto possibile  :-) che sua moglie apprezzi il suo impegno per regalarle un paio di orecchini in tono con l’anello.

 

A questo punto i pellerossa dei romanzi concludevano con un “ahug, ho detto”:

 

E quindi ora veda un po lei.  :-)

 

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Che fare con un diamante un pochino sbeccato?

Signor Gianfranco questa sera ho bisogno di una vera e propria consulenza!!!

 

Ho recuperato un diamante della mia nonnina da una scatola in soffitta, scatola piena di cosine carine che naturalmente si sono spartite le donne della famiglia sorelle cugine zie ecc ecc

 

Il diamante l ho avuto solo perche' concio male cioe'sbeccato in due punti!!!

 

Siccome é più di " 2 carati " mi fa gola!!!

 

il taglio é datato avendo poi le sbeccature di circa 1 / 1,5mm la domanda è cosa ne farebbe???

 

Grazie 

Gigi.

 

Buona sera, Gigi

capisco benissimo l’interesse per un diamante di un paio di carati, anche se con un taglio datato e, magari, anche “sbeccato in due punti”.  :-)

 

E cosa farne non sarebbe un problema, perché innanzitutto lo si dovrebbe sottoporre al giudizio di un esperto tagliatore, e quindi valutare insieme se porre rimedio soltanto alle “beccature” con ritocchi di lieve entità oppure non convenga, con un’operazione più impegnativa, ritagliare l’intero soggetto secondo una nuova, mano affascinante ma più commerciale simmetria.

 

Ci pensi con calma, ma consideri fin da ora che la seconda soluzione sarebbe un tantino costosa anche in termini di calo ponderale.

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Sono indecisa fra questi tre anelli con solitario...

Salve, mi sono imbattuta in questo sito e lei mi sembra una persona seria…

Sono indecisa tra l'acquisto di tre anelli solitari, mi hanno proposto un diamante taglio heart and arrow da carati 0,91 H - VVS ad euro X.000,00 ; e un diamante da carati 0,87 F - VS1 a euro X.X00,00 ; e il terzo da carati 0,80 E - VS1 a euro X.X00,00.

Vorrei avere un suo parere su prezzo e qualità delle pietre.

La ringrazio anticipatamente.

 

Buona sera, Sara

 

non posso esprimermi a proposito della “qualità” di diamanti che non vedo, ma dato che si tratta di scegliere una gemma da indossare sul relativo anello, direi che quello da 0,91 abbia le caratteristiche più appetibili per una scelta ragionata:

 

é quello che costa meno, ha un taglio molto ben fatto e farebbe certo la stessa figura di una gemma da un carato… che però sarebbe decisamente più costosa.

 

Guardi però che questo sarebbe un ragionamento che farei fra me e me, perché il giudizio finale, anzi l’unico, deve (ripeto, DEVE) essere il suo, e solo dopo un attento confronto finale fra i tre esemplari.

 

Infatti, l’intensità delle emozioni suscitate é variabile da individuo a individuo, e quindi non classificabile fra le solite, canoniche - e tutto sommato banali - “4C” .

 

Mi sono spiegato?  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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In procinto di regalare l'anello di fidanzamento sono indeciso tra queste 2 pietre (purtroppo blisterate…).

Buongiorno sig. Lenti

Da tempo seguo con interesse il suo sito, e devo dire che sto imparando un sacco di cose grazie a lei!

Sono in procinto di regalare l'anello di fidanzamento e sono indeciso tra queste 2 pietre (purtroppo blisterate…).

IGI: F1P25807 montata a X.X00 e F1M42745 a X.XX0….

Il mio dubbio amletico è: scegliere una pietre da 0,59 con taglio VG o una pietre 0,5O ma con taglio Ideale?

Dubbio amletico…

Lei cosa suggerirebbe?

La ringrazio fin d'ora della sua gentilezza.

Distinti saluti

Filippo

 

Buona sera,  Filippo

 

lei mi rivolge un quesito davvero impegnativo cogliendomi nel bel mezzo di un lacerante stato di instabilità emozionale!

 

Vede, sono in dubbio se fidanzarmi con la fanciulla col certificato di “donna perfette” o invece preferire quella garantita come “donna ideale”…

 

Anche questo é un dubbio amletico, non trova?    :-)

 

E il grave é che non posso nemmeno procedere al test di rito perché entrambe le candidate sono blisterate severamente:

la prima dalla mamma e la seconda dalla zia convivente.

 

Sarebbe bello e forse anche raccomandabile incaricare lei della scelta al mio posto, mentre io mi occuperei di quella che angustia lei, ma temo innanzitutto che il proprietario dei due diamanti ben difficilmente rinuncerà al diritto di sorvegliarli gelosamente!   :-)

 

Insomma, siamo nei pasticci tutti e due, e io non posso nemmeno consolarmi facendo fede alla sua affermazione più impegnativa:

non il fidanzamento, é ovvio, ma bensì  l’apprendimento che lei mi accredita con la lettura del sito.

 

Già, perché per chiedermi  certe sentenze a distanza e per di più su qualcosa già ibernato in blister lei deve aver letto molto velocemente solo alcune risposte,  oppure ne ha lette abbastanza ma mentre era piacevolmente distratto da una fidanzata traboccante di dolcezza e di buona volontà.   :-)

 

Preferisco accreditare la seconda ipotesi e intanto le sottolineo, nel caso le fosse sfuggito dalle risposte, che di IGI ce ne sono almeno due:

uno italiano e uno ad Anversa, e la precisazione sarebbe un dettaglio al quale si presta davvero attenzione...

 

Per concludere con quella serietà che lei avrebbe il diritto di pretendere, le dico che Taglio VG e Taglio Ideale sono solo due opinioni, o poco più, delle quali lei potrebbe benissimo fare a meno, perché il diamante che lei si appresta a regalare alla fidanzata é più di un dono.

 

Infatti é  un simbolo e sarà indossato e quindi guardato continuamente, o quasi, ma non si farebbe certo altrettanto  con i certificati…  :-)

 

Invece faccia altrettanto lei, e scelga con gli occhi il vulcano di luci della gemma che le (o vi) piacerà di più, e non certo per la sfilza di sigle scritte su di un certificato!

 

Nel frattempo io brinderò alle scelte felici.   :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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"NATURAL BLACK MOISSANITE DIAMOND": a mio avviso lei sarebbe stata vittima di raggiro con una descrizione ingannevole.

"NATURAL BLACK MOISSANITE DIAMOND":   a mio avviso lei sarebbe stata vittima di raggiro con una descrizione ingannevole.

buongiorno, volevo porle un quesito che forse in molti le faranno…

possiedo un diamante nero di 4.70 ct con certificato. come posso essere certa che siano veri sia il certificato che il diamante?

e una pietra del genere quanto può valere se vera?

e se sintetica?

il certificato è di una certa joya gem N°00006100301908 NATURAL BLACK MOISSANITE DIAMOND.

Grazie per l'attenzione!!!

rox

 

Buona sera, Rossana

 

per quanto poche fossero (e non lo sono) queste domande,  per me sono e saranno sempre tante, perché fonte di disappunto e di tristezza,,, per solidarietà!

 

Lei infatti non ha un diamante naturale e non ha nemmeno un diamante sintetico, come quella vigliaccata di descrizione vorrebbe e potrebbe far supporre.

 

Almeno a qualcuno non del ramo, perché la moissianite é un prodotto di laboratorio, un sintetico che ha  in comune col diamante soltanto un’elevata conducibilità termica.

 

Alla comparsa di questo prodotto proprio questa caratteristica permise un’infinità di truffe ai danni di quanti s’illusero che sarebbe bastato un semplice test con le famose (e famigerate…) “penne”  per riconoscere i preziosi cristalli da qualsiasi imitazione.  

 

E mentre tanti s’improvvisarono esperti e intraprendenti “investitori” in diamanti i soliti furbi s’impegnarono a fondo e con successo per spacciare ai quattro venti tantissime costose patacche.

 

Cristalli magari sigillati in blister, con tanto di numeri di matricola riportati in cintura mediante incisione laser e col tutto corredato di un serioso “certificato” di garanzia…!

 

Ma sempre cristalli di valore ben lontano da quello del diamante imitato!

 

Si, Rox, mi dispiace ma lei sarebbe stata truffata con quello che io definirei un raggiro basato su una "descrizione ingannevole".

 

Ingannevole perché comprensiva del termine “diamond” nel certificato, un termine che l’ha quasi certamente convinta all’infelice acquisto.

 

Non s’illuda però che un’eventuale azione legale contro la ditta venditrice sia una felice e rapida passeggiata verso la vittoria e un conseguente, decoroso rimborso,:

ricordi che con un efficace lavoro di lingua l’avvocato della controparte riuscirebbe perlomeno a indebolire le (mie) granitiche certezze nella mente del giudice.

 

E questo facendo leva sulla presenza del termine “moissianite” che sarebbe “tecnicamente e merceologicamente probante”.

 

Quindi per lei sarebbero certo pasticci e spese in tempi lunghi e magari con l’agonia di un esito incerto.

 

Visto che me lo chiede, credo che un diamante NERO di 4.70 ct possa costare da varie decine  a (forse) un paio di centinaia di euri, ma non sono aggiornato sulle quotazioni di tale merce.

 

E lo stesso dicasi a proposito dei cristalli di moissianite, di cui comperai solo tre esemplari al loro apparire per mostrarli ai frequentatori dei miei corsi sul diamante.

 

Spero per lei che non abbia sborsato una cifra elevata per quell’acquisto, ma in ogni caso é un dettaglio che non desidero conoscere.

 

Però sarei davvero interessato nel sapere dove lei abbia scovato ila ditta venditrice, nonché come e quando abbia poi concluso “l'affare".