Diamanti

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Le gemme sono come le donne: altro che misure "standard"!

 

Gentile Gianfranco,

è la terza volta che le scrivo un quesito con la paura di approfittare troppo della sua gentilezza e soprattutto di bruciarmi la possibilità di ulteriori quesiti futuri.... come avrà sicuramente capito sono un appassionato di diamanti, con grande gioia da parte di mia moglie...


Nel 2006 ho aquistato il classico solitario Tiffany che monta una pietra con le seguenti caratteristiche (certificate e garantite a vita dalla stessa Tiffany):

Forma e taglio                           Rotonda Brillante

Massa carati                             1,09

Caratteristiche interne               VS1

Colore H

Fluorescenza                            Nulla

Dimensioni                                D 6,62-d 6,66-h 4,07 mm

Proporzioni                               Excellent

Politura                                     Excellent

Simmetria                                 Excellent

Tavola                                       56,00%

Altezza corona + non definita

Angolo corona                           34,5°

Altezza padiglione +                  43,00%

Angolo padiglione non definito

Spessore cintura + non definito

Altezza totale +                         61,30%

Cintura                                     Thin to slightly thick faceted

Apice                                        None

After setting inspection              YES


a) Cosa significa la dicitura “after setting inspection = YES”?

b) Le sembra normale che non sia stata indicata l’altezza della corona?


Se considero che una cintura “thin to slightly thick faceted” dovrebbe essere alta circa 2,90% l’altezza della corona dovrebbe essere di circa 15,40% (61,30%-43,00%-2,90%=15,30%).


Se così fosse probabilmente la gemma potrebbe addirittura rientrare nelle caratteristiche di un “IDEAL CUT AGS0”.


Spero di non averla irritata con questi ragionamenti matematici... ma la mia è solo una curiosità, visto che il danno ormai l’ho già fatto da tempo...

La ringrazio e la saluto cordialmente.

Giuseppe.


PS: mi faccia sapere quante domande ho ancora a disposizione...

 

Buon pomeriggio, Giuseppe

 

secondo l'ultimo conteggio (serale, al momento di cominciare con "domande e risposte") ieri lei aveva un credito residuo di 3.112 domande, quindi 3.111 al momento.

 

Ma siccome sono anche uno spacciatore di diamanti, per la gioia di sua moglie, e di diamantite* per la curiosità del marito di sua moglie, vedrò d'intercedere presso la direzione affinché le vengano accordati termini meno drastici... :-)

 

(La diamantite é una mutazione specifica della gemmofilia, sindrome contagiosa e felicemente incurbile).

 

A lume di naso, e traducendo letteralmente, “after setting inspection = YES” vorrebbe dire che l'oggetto  stato controllato dopo il montaggio sull'anello...

Ma, e a titolo personale, mi sembrerebbe fumo negli occhi, ovvero un'americanata della quale una ditta come Tiffany non dovrebbe avere bisogno.

 

Perché, sia chiaro, per scalcinato che sia qualsiasi gioielliere effettua accuratamente tale controllo PRIMA do immettere l'oggetto nella catena commerciale per non avere antipatiche (e costose) contestazioni poi.

 

Ma potrebbe sempre verificare alla fonte se per caso Tiffany desse alla frase un significato diverso, no?

 

Sono invece meravigliato per la mancanza indicazione dell'altezza percentuale di corona e quindi le chiedo:

a - la garanzia che le  stata rilasciata  stata battuta a macchina apposta, oppure

b - é un certificato prestampato e riempito in seguito con i dettagli che lei mi ha riportato?

 

La prima ipotesi potrebbe essere il risultato di una dimenticanza "una tantum" (magari da calcio nel sedere) per la quale non infierire (troppo), ma se tale dato mancasse proprio come voce dal certificato di Tiffany, allora la pregherei proprio di mandarmene copia per il sadico piacere del mio archivio...

 

Quanto alle conclusioni "matematiche" da lei estrapolate, e relative ipotesi "ideal cut" per favore me ne faccia grazia:

come saprà, io sono almeno scettico quando non addirittura allergico, a certe definizioni assolute...

quando non posso vedere di persona il soggetto di cui si tratta.

 

Pur con grande rispetto per il lavoro di chi ha codificato i vari Standard, e per chi vi ha poi confrontato i diamanti, io sono e rimango un romantico che rivendica e difende a pié fermo il diritto di giudicare di persona l'armonia e la bellezza dei SINGOLI soggetti.

 

Perché le gemme sono come le donne: altro che misure "standard", neh?   :-)

 

Cordiali diamanti e lei e consorte.

 

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Sono triste ... (sono finalmente vicina all'acquisto del tanto sognato solitario...) - 2 -

Buonasera gentilissimo Gianfranco,

sono triste ...

sono appena tornata senza il mio anello al dito.

Nel guardarlo attentamente e sotto i faretti della gioielleria, mi sono accorta che si vedevano ad occhio nudo due/tre imperfezioni sulla cintura del diamante.


Erano delle venature biancastre (opache) di circa due/tre millimetri di lunghezza.

Sia ben chiaro: il diamante è bellissimo e luminosissimo (ha una fluorescenza fantastica) e già alla distanza di 50 cm. non è visibile alcuna imperfezione.


Però ho pensato che il diamante non fosse un SI 1, ma un piqué.

Il mio gioielliere ha ricontattato il gemmologo di fiducia, che gli ha fornito la pietra, il quale gli ha riconfermato il grado di purezza (SI).


Vorrei ora capire: le inclusioni per un SI non dovrebbero essere visibili solo con una lente 10x?

Grazie di nuovo.

Chiara

 

Buon pomeriggio, Chiara

 

bando alle tristezze: è domenica, c'é il sole... e per il sospirato diamante lei mi sembra un tantinello fuori strada!

Perch "è bellissimo e luminosissimo (ha una fluorescenza fantastica) " dice lei , tanto da innamorarsene perdutamente, e subito dopo sprofonda in una terribile crisi... oltretutto immotivata, a mio giudizio, perché basata sulla discutibile interpretazione di una sigla.

 

Una sigla, Chiara, un grado o un voto al pari di tutti gli altri analoghi assegnati da sconosciuti gemmologi:

in base a criteri che non sono di facile applicazione né quasi mai spiegati in dettaglio con sufficiente chiarezza.

 

Il livello di "clarity" (SI, nel suo caso) "pesa" l'entità delle caratteristiche individuate nel diamante e gli assegna una "posizione" sulla relativa scala.

 

Quanto poi a sospettare un diamante di grado Piqué spacciato per un SI, pur non escludendo la possibilità di una graduazione un poco ottimistica, le faccio presente che non può esistere un metro univoco di valutazione data l'infinita varietà di combinazioni possibili come numero, colore, forma, dimensione, assetto e posizione di quanto si può trovare nei diamanti.

 

Con gli altri tre "C" codificati in merito, il parametro sbrigativamente chiamato "clarity" concorre quindi alla valutazione della rarità del diamante "graduato":

della rarità, ripeto, e NON la sua bellezza!

 

Quella bellezza che aveva visto lei, con i suoi occhi, il suo buon gusto e la sua sensibilità... fino a quando un paio di faretti e la definizione di "piqué" non le hanno infranto il sogno!

 

La posizione laterale (in cintura) dei segni biancastri (micro-fratture immagino, o "piume" in gergo.  é tipica di situazioni in cui entrambi i livelli, SI e Piqué sarebbero sostenibili, se confortati da ulteriori osservazioni ed eventuali compensazioni.

 

Le confermo che mentre il grado piqué sarebbe attribuibile a occhio nudo, per il livello SI la situazione si farebbe più sfumata, non foss'altro per le diverse acutezze visive ipotizzabili.

 

Acutezze visive, e situazioni d'osservazione, naturalmente:

perché se lei frequentasse SOLO ambienti ricchi di faretti a luce spot e popolati da "occhi d'aquila", allora  forse le sue remore troverebbero una giustificazione!

 

Tornando seri, le garantisco che sono felice di non essere il venditore del diamante che le piaceva tanto.

Almeno così la mia appassionata difesa del medesimo, e di tutti i suoi simili, non sarà macchiata dal vile sospetto di un venale interesse monetario. 

 

E, forse, le avrà anche attenuato la tristezza di cui sopra.  :-)

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Controllo e valutazione di diamanti montati. - 2 - Col numero inciso è comunque necessaria un'analisi gemmologica?

 

Gentile Gianfranco,

grazie per la celere risposta.

argin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 18.0px Palatino;">Mi scusi innanzitutto per la rudezza dei miei termini.


Sui diamanti è inscritto il numero di registro GIA riportato sul certificato.

Questo numero con una semplice lente non è leggibile, pensa che un perito possa leggerlo senza smontare nulla?


Con questo numero inciso è comunque necessaria un'analisi gemmologica o può ritenersi un riscontro sicuro del diamante che ho acquistato?

Mi piacerebbe molto far fare la perizia da lei ma topograficamente mi risulta un po' scomodo.


Conosce dei periti competenti nella mia zona?


Io per la precisione sono di Massa Finalese un paesino a 10 Km da Mirandola.

Grazie mille per la sua disponibilità

Alberto.

 

Salve, Alberto

 

le incisioni laser sulle cinture dei diamanti sono, di solito, leggibili con la lente 10x che usiamo per la prima ricognizione delle gemme e dei vari preziosi.

Ma é ovvio che tale incisione NON deve essere coperta, neppure in parte, dalla montatura.

 

Ammesso quindi che si sia potuto rilevare correttamente il numero GIA, questo é attendibile e RIFERIBILE al relativo certificato SOLTANTO se vi é l'assoluta certezza di una irreprensibile filiera commerciale attraverso la quale sono passati i preziosi.

 

In tal caso si potrebbe sempre chiedere al GIA una verifica degli estremi d'analisi riportati sul certificato.

 

Ma se gli oggetti o le gemme sono passati per mani diverse e di solito sconosciute, io ho l'abitudine di chiedere UNA NUOVA ANALISI con tutte le verifiche del caso...

Infatti, e solo per essere ottimisti, incidere un numero su un diamante é un'operazione di pochi minuti, oltretutto a costi assolutamente irrisori.

 

Le sottolineo "su un diamante", perché oltre a essere un ottimista ho anche l'ingenuità di credere nella bontà e nell'onestà del mio prossimo!  :-)

 

Non conosco periti o laboratori gemmologici nella sua zona, ma se le capitasse di passare da Milano potrebbe rivolgersi al CISGEM, previo smontaggio dei diamanti, per un'analisi gemmologica.

 

Non conosco nemmeno Massa Finalese ma credo sia comunque zona di Lambrusco, quel leggero nettare che ho studiato a lungo e con il dovuto rispetto nel ristorante di famiglia.

In quel di San Giacomo Roncole, a 3 km da Miramdola.

 

Buon week end, sorbole!   :-)

 

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sono finalmente vicina all'acquisto del tanto sognato solitario...

gentile signor Lenti, sono finalmente vicina all'acquisto del tanto sognato solitario...


Dico vicina perchè i dubbi sono molti.

il mio gioielliere di fiducia mi ha proposto un diamante taglio brillante di ct 1.29 colore I purezza SI 1 al costo di X.X00 euri oppure carature inferiori  che privilegerebbero la purezza a un prezzo decisamente superiore.


Il mio cuore in accordo col mio portafogli avrebbe già scelto.

Comprerò una pietra senza valore?


In entrambi i casi il certificato sarebbe del gioielliere.


Ringraziandola per la sua attenzione mi scuso per la mia ignoranza e le porgo cordiali saluti.

Chiara

 

Buon giorno, Chiara

 

il suo messaggio mi é giunto infarcito di zavorra assortita, dalle decorazioni alla pubblicità (mi sembra) e il ripulirlo è stata una pena che spero mi verrà accreditata come sconto in purgatorio...  :-)

 

Ma nel complimentarmi per la decisione le dico subito che é stato un piacere constatare che, malgrado gli scarni dettagli che elencati, lei abbia a che fare con un gioielliere che a mio avviso merita TUTTA la fiducia riposta in lui.

 

"Senza valore" un I color SI 1 da 1,29 carati?

Ha voglia di scherzare, vero?

Perché é proprio la pietra che le avrei consigliato io, se il taglio é ben fatto (effetti ottici vivaci, pieni... e affascinanti fino al limite dell'ipnotico).

 

Immagino che lei vorrà indossare con apprezzabile frequenza il suo sospirato cristallo e la scelta che mi dettaglia le darà certo il massimo delle soddisfazioni;

altro che le carature inferiori, i cui banali gradi di "purezza" sarebbero solo roba... da microscopio!  :-)

 

E il certificato di garanzia DEVE essere redatto dal gioielliere, ovvero il professionista che le vende il diamante:

gioielliere che avrà le competenze necessarie per mettere "nero su bianco" gli elementi qualificanti delle sue attribuzioni qualitative, oppure (e ancor meglio...) avrà ricopiato pari pari i dati di un reputato laboratorio d'analisi.

 

Ma in ogni caso rispondendo sempre e comunque in prima persona circa le caratteristiche della gemma fornitale.

 

Naturalmente esigerà una montatura FATTA A MANO da un orafo con i controfiocchi.

Altrimenti, non appena persa la pietra, le toglierei il saluto.  :-)

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Controllo e valutazione di diamanti già montati.

 

Salve,

vorrei far valutare un paio di orecchini con diamanti e un anello con solitario che ho regalato a mia moglie.


Di entrambi gli articoli ho il GIA ma vorrei effettuare un controllo se ciò che possiedo corrisponde al vero.


A chi posso rivolgermi?

Posso assistere durante la valutazione?

E' possibile valutare la pietra su montatura od occorre smontarla?

Quanto è il costo per questo tipo di consulenza?

Rilasciate un certificato?


Abito a Modena.

Grazie

Alberto

 

Buon giorno, Alberto

 

chiaro il concetto di quanto vorrebbe sapere, ma con una bella confusione di termini...!   :-)

 

Del GIA lei (quasi certamente) possiede un certificato di analisi gemmologica relativo ai diamanti che poi ha acquistato:

ora si trovano incastonati su anello e orecchini e quindi, salvo il caso OGNI gemma non evidenzi caratteristiche accuratamente riportate  sul documento del GIA, il solo modo per verificare che si tratti delle stesse pietre é proprio quello di farle smontare e analizzare di nuovo.

 

Così avrebbe anche la possibilità di paragonare le relative conclusioni di giudizio.

 

Per l'analisi gemmologica é necessario lasciare le gemme al laboratorio, e mi stupirebbe molto se la lasciassero entrare per assistere alle varie analisi.

 

Per una valutazione di tipo commerciale (compito del perito e non del gemmologo) non é necessario smontare niente, ma tenga presente che un'eventuale attribuzione qualitativa sarebbe NECESSARIAMENTE cautelativa per l'impossibilità di esaminare adeguatamente i soggetti della perizia.

 

Analisi e/o perizia prevedono, a richiesta dell'utente, il rilascio rispettivamente di un certificato gemmologico e/o di una dichiarazione "a valore".

 

Le analisi gemmologiche sui diamanti potrebbero costare, indicativamente, 100 € al carato, mentre il costo delle perizie potrebbe essere calcolato in un 3,5% del valore minimo individuato.

 

Beato lei che abita a Modena, che é ben altra cosa di Valenza...

E io sono per metà di Mirandola.

 

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Finalmente ho il MIO DIAMANTE !!! (sono quasi emozionata anche solo a scriverlo!!!)

Buon giorno Gianfranco,

questa volta le scrivo per farle sapere che, finalmente, dopo tanti dubbi ed incertezze, ho il MIO DIAMANTE !!!

(sono quasi emozionata anche solo a scriverlo!!!)


La disturbo per conoscere il suo parere tecnico  sulla pietra, parere che mi interessa moltissimo anche se io oramai, le confesso, sono già innamorata del mio diamante smiley-smile.gifsmiley-smile.gif


Allora eccolo qui :

- Diamante taglio brillante,


- Carati 1,05

- Colore  G,

- Clarity VS2

- Cut very good, polish very good, symmetry excellent


- certificato HRD Antwerp ottobre 2009

- Misure  6,36-6,40 mm X 4,08mm

- girdle medium 4,5% faceted

- total depth  63,9%

- table width  58%

- crown heigh     (a)     16% (37.0  deg)

- pavillon depth  (b)     43,5% (41,2 deg)

- lenght halves crown   50%

- lenght halves pavillon 75%

-  culet  pointed

- sum a & b   78,2 deg

- Fluo nil

Il giudizio "Very good dato" alle proporzioni di taglio è secondo lei adeguato?

A vederla cosi' la pietra ha uno scintillio stupendo, ma non si faccia influenzare dal mio entusiasmo!!

La ringrazio ancora per i  preziosi consigli che hanno accompagnato la mia ricerca.


Un caro saluto

PS

Dimenticavo il prezzo --> X.X00 euro con IVA e fattura.

Maria

 

Buon pomeriggio, Maria

 

leggo con piacere del felice esito della sua ricerca...

E dell'emozione conseguente, che giustifico e capisco benissimo.

 

Dalle caratteristiche elencate direi che si tratta di un soggetto eccellente, quindi bando a ogni dubbio e si goda le sensazioni e le emozioni che l'impegnativo acquisto ora le dispensa.

 

Come le dicevo in precedenza, i "voti" espressi sulle "pagelle" gemmologiche sono solo dei riassunti sintetizzati e necessariamente alquanto "personalizzati", quindi il vero (e UNICO) giudizio finale é quello di chi sceglie con i propri occhi.

 

Si, la verifica delle caratteristiche "tecniche" ha una sua importanza e dignità merceologica, ma la scelta di una gemma ha anche una componente emotiva che, alla fin fine, é l'ago della bilancia al momento decisivo.

E questa componente sarà quella che rimarrà inalterata nel tempo, quando avrà già dimenticato da molto la cifra sborsata per la conquista.  sconosciuto.gif

 

Insomma, si, credo proprio che lei abbia comperato una bella pietra.

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Molti mi hanno detto che per l'anello di fidanzamento bisognerebbe optare per un diamante taglio brillante (2)

Salve Gianfranco,

La ringrazio per la tempestiva risposta e per avermi incoraggiato a seguire le mie preferenze piuttosto che ciò che la maggior parte dei gioielleri da me contattati suggerivano.

Per questo sono fortemente orientata verso il diamante taglio princess e ho chiesto al gioiellere di mostrarmi il certificato della pietra.


La prego di essere così gentile da offrirmi il suo parere sulla bontà del diamante in questione visto che le caratterstiche di taglio sono di categoria leggermente inferiore rispetto a ciò che mi era stato precedentemente riferito.

Il certificato dell'HRD, risalente a Marzo 2002, riporta le seguenti caratteristiche:

Shape (Cut) - Princess

Carat Weight (Centre Diamond) - 1.01ct

Clarity Grade - VS1

Colour - F (rare white)

Measurements - 5.44 x 5.21 x 4.11mm

Culet - Pointed

Gridle - Medium 4%

Table Facet - 59%

Crown Height - 11.5%

Pavilion Depth - 64%

Finish Grade - Good


Cosa ne pensa?

Il fatto che il taglio è "buono" e non eccellente compromette la bellezza del diamante?

Sarebbe in grado di fornirmi un prezzo orientativo per una pietra di tali caratteristiche?

Sono consapevole che esperimere un giudizio considerando solo dei parametri non è ideale, spero comunque possa sollevare i miei dubbi riguardo il valore di tale anello che, in ogni caso, ritengo molto bello (mi auguro che il mio giudizio non condizioni il suo parere).


Ops... dimenticavo di riferirle che la fluorescenza è "slight" (leggera).

A suo parere ciò impatta sulla bellezza della pietra?

(Mi era stato suggerito di optare per diamanti completamente privi di fluorescenza).

La ringrazio anticipatamente

Anna

 

Buona sera, Anna

 

il suo giudizio non condiziona il mio parere, e come d'abitudine non le preciserò nessun prezzo:

Spiacente.

 

Ma le ricordo che il diamante le verrebbe fornito su di una bellissima montatura con altri diamanti di contorno, quindi per me sarebbe più facile indovinare il nome del suo gatto piuttosto che non il valore dell'oggetto!   :-)

 

Però aggiungerò volentieri qualcosa a proposito delle caratteristiche che lei riporta:

 

1 - per favore, cancelli quel "visto che le caratterstiche di taglio sono di categoria leggermente inferiore... ecc" che é del tutto fuori luogo.

 

Io NON vedo il soggetto, va bene, ma stiamo parlando di un "taglio princess" che NON é un taglio Normalizzato e pertanto ha lasciato al tagliatore la possibilità di esprimere il SUO concetto di "optimum".

E i princess che ho visto io erano tutti di eccellente taglio, pur con evidenti variazioni nelle proporzioni reciproche delle quote significative.

 

Non esistendo quindi grandezze numeriche né percentuali di confronto si é (deo gratias!) liberi di giudicare con i propri occhi qual'é la gemma che "parla" alle nostre emozioni nel modo più efficace.  :-)

 

2 - Le faccio presente che il "good" del suo diamante si riferisce al "finish" cioé all'insieme di caratteristiche esterne che potremmo raggruppare sotto la voce di "finitura", che in questo caso sono assolutamente ininfluenti dal punto di vista ottico.

 

Lei non mi riporta (se c'é) il voto assegnato alle "proportions", ma se fossi io l'analista del laboratorio darei semplicemente un bel "good" perché, data la mancanza di Standard di riferimento, così sarei al riparo dai tanti cacciatori del pelo nell'uovo... anzi nel certificato.   :-)

 

3 - Optare per diamanti completamente privi di fluorescenza é una forzatura gratuita che, presa in assoluto, ha il valore di una delle tante sentenze distillate... nel bar sotto l'ufficio.

 

La fluorescenza é innanzitutto una caratteristica e non un handicap, quindi la si terrà in debita considerazione (intensità e colore) nel caso si debbano accostare più diamanti che, alla selezione in luce Normalizzata, siano comunque apparsi di colore uguale.

Come sugli anelli trilogy, per esempio, sui bracciali tennis o sui magnifici pavé in lastra.

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Ritagliare un bel diamante a "taglio antico"? MAI!

Buongiorno sig. Lenti,


Le scrivo per chiederle consiglio.

Mia nonna mi ha lasciato in eredità un diamante taglio antico europeo che ho portato a certificare all'IGI.

Le caratteristiche sono: massa 4,24 ct, rotondo vecchio europeo, VS 1, colore I, dimensioni 10,46 - 10,66 x 5,88.


Un gioielliere mi ha consigliato di ritagliarlo con taglio moderno per aumentarne il valore commerciale.


Sinceramente non sono molto propenso a farlo però vorrei sapere quanto peso si perde, in linea di massima, per tagliarlo nuovamente e se è effettivamente utile per renderlo facilmente commerciabile.


Al momento comunque non ho alcuna intenzione di venderlo.


Grazie per l'interessamento e complimenti per il sito.

Cordiali saluti


Pietro

 

Buon giorno, Pietro

 

sono lieto, innanzitutto, di leggere che lei non sarebbe intenzionato a far ritagliare un magnifico esemplare di diamante di taglio antico!

 

Intenzioni a parte, ritengo che tale infelice ipotesi per lei sarebbe una mezza catastrofe, perché:

 

1 - il costo del ritaglio sarebbe elevato: 4,24 x 150 € = 636 €

 

2 - la perdita ponderale potrebbe essere catastrofica:

un -30% le ridarebbe un diamante di 2,96 carati facendola scendere di ben due livelli di prezzo.

Naturalmente un tagliatore le saprebbe fornire una stima più precisa, ma sempre in quell'ordine di grandezze...

 

3 - nessuno le garantirebbe una maggiore vendibilità del diamante ricavato, che oltretutto avrebbe la banale forma e simmetria di un qualsiasi esemplare moderno, oggi disponibile in qualsiasi quantità:

e sono i diamanti con "taglio antico" che invece diventano sempre più rari.

 

Come vede, io sarei in aperta polemica col gioielliere che le ha consigliato il ritaglio,

tantopiù che un eventuale compratore sarebbe sempre in tempo a provvedere in tal senso DOPO l'acquisto.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Molti mi hanno detto che per l'anello di fidanzamento bisognerebbe optare per un diamante taglio brillante.

Salve Gianfranco,

spero possa aiutarmi nella scelta del mio anello di fidanzamento.

Dopo aver visitato alcune boutique e siti web, la mia scelta (considerando anche il budget a disposizione e la mia passione per le grandi firme) si è ristretta a 3 esemplari:


1)    il solitaire xxxx di XXX con diamante taglio brillante, senza pietre laterali:

caratteristiche del diamante: 1.01 carati, colore G, purezza VS2, taglio e simmetria eccellenti;

2)    il solitaire XXXX di XXX con diamante taglio princess e pavè di diamanti laterali:

caratteristiche del diamante: 1.01 carati, colore F, purezza VS1, taglio e simmetria eccellenti;

3)    il XXX con diamante taglio brillante e channel-set band (pavè di diamanti laterali):

caratteristiche del diamante: 0.98, colore F, purezza VS2, taglio e simmetria eccellenti.

Quale sarebbe la sua scelta?


Molti mi hanno detto che per l'anello di fidanzamento bisognerebbe optare per un diamante taglio brillante?

Mi chiedevo se il taglio princess è effettivamente così inferiore al taglio brillante;

sono consapevole che è leggermente meno luminoso, ma non mi aspettavo da parte di diversi gioiellieri una reazione tanto avversa.

Per me questa scelta è diventata quasi un incubo, la prego di offrirmi qualche consiglio saggio.

La ringrazion anticipantamente e le auguro buona giornata.

Distinti saluti,

Anna

 

Buona sera, Anna

 

nessun problema per la mia opinione e relativi consigli, ma per quanto riguarda la saggezza NON mi ritengo affatto l'interlocutore ideale poiché tale dote mi manca, credo, almeno quanto la diplomazia... :-)

 

Non entro nel merito delle "grandi firme" fra le quali lei vorrebbe scegliere, e sono certo che i modelli papabili siano oggetti da sogno...

quindi firmati perché sono belli, e non il contrario.  :-)

 

"Quale sarebbe la sua scelta"? lei chiede, e le assicuro che la mia scelta sarebbe proprio... la mia scelta:

lapalissiano, vero?

E mi auguro quindi che la su scelta sia davvero e solo LA SUA SCELTA visto che, oltre a essere lei che si fidanza, é lei che sceglie col suo gusto e con la sua capacità di giudizio!

 

Cestiniamo intanto i fantasiosi "si dice" e gli strampalati giudizi  che "trasformano in un incubo" momenti che dovrebbero infondere solo gioia  e tenerezza, e ragioniamo con calma.

 

1 - "Molti mi hanno detto che per l'anello di fidanzamento bisognerebbe optare per un diamante taglio brillante":

a si?

Lei si fidanza con uno solo, immagino, quindi se proprio vuole opinioni di terzi chieda a lui.  :-)

Ma non dimentichi che l'anello lo porterà lei.

E che le opinioni degli "altri" le saranno molto utili, ma solo nella stagione calda.

Se scritte su carta abbastanza rigida e almeno di formato A3   :-).

 

2 - "non mi aspettavo da parte di diversi gioiellieri una reazione tanto avversa".

Eh, sono in molti gli operatori che per anni (o per generazioni) hanno accumulato diamanti di "forma rotonda", con "taglio a brillante" perché, tanto, "vanno sempre"...

ma adesso che molte "tradizioni" lasciano finalmente il posto ai gusti personali non mi stupisco che siano in tanti a masticare amaro o, peggio, a sibilare verità perlomeno discutibili!

 

Il princess sarebbe meno "luminoso" del taglio rotondo a brillante?

No, non é vero, e quell'insieme di effetti ottici che lei chiama "luminosità" deriva da numerosi e ben più complessi fattori.

 

Fattori variabili e reciprocamente influenti  in OGNI singola gemma...

 

Quindi, per favore, scelga PER CONFRONTO il diamante che le si mostrerà nella sua luce più sfavillante, con la sua personalità più affascinante e sull'anello più adatto alla sua mano.

Fidandosi delle sensazioni che proverà e che, le auguro, continuerà a provare anche in futuro.

 

Auguri.

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
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Una bella pariglia di diamanti... stuprati con la matricola al laser. (2)

Gentile Sig. Gianfranco,

la sua risposta come sempre è stata ILLUMINANTE!!!

ho chiesto quindi al gioielliere se fosse stato possibile scegliere tre pietre da montare su di un trilogy di una prestigiosa firma.

Il gioiellire si è reso immediatamente proattivo e venerdì scorso ha fatto arrivate in visione le pietre certificate dal centro analisi gemmologiche di Valenza,

Prima di incastonare le pietre sull’anello le manderanno ad Anversa per farle certificare HRD e IGI (mi hanno ovviamente assicurato che qualora le caratteristiche non fossero le stesse certificate da Valenza mi avrebbero subito ricontattato).

Il prezzo finale contrattato “chiavi in mano” e di XX.X00,00 euro rispetto ai XX.X00,00 iniziali.

Le domande per lei sono le seguenti:

1)       le caratteristiche del taglio “ottimo” sono da paragonare all’excellent dei certificati HRD, IGI o GIA?

2)       una pietra è inferiore di poco a 0,53 ct, si può considerare comunque una pariglia?

Se si, essendo tre come si definiscono? Una “triglia”...?

3)       il prezzo le sembra congruo?

Ovviamente mi rendo conto che sto pagando anche la marca... ma l’anello mi creda è proprio bello e ne vale la pena.

La RINGRAZIO ancora di cuore per i preziosi suggerimenti.

La saluto cordialmente.

Giuseppe.

PS: i diamanti NON verranno stuprati con matricola laser...

 

Buon giorno, Giuseppe

 

la ringrazio per la bella notizia contenuta nel post scriptum:

mi fa sentire gemmomissionario meritorio qual salvatore di cristalline anime da cotanto infame oltraggio...  :-)

 

Ricambio  quindi con i complimenti per la nuova, positiva selezione (e relativa offerta!) di tre gemme che faranno una spettacolare figura su di un pregevole oggetto di alto artigianato orafo.

Oggetto sul cui prezzo e relative considerazioni continuerei ad astenermi.

 

In compenso lascerei perdere un'ulteriore certificazione ad Anversa perché l'ottimo laboratorio che ha analizzato i tre esemplari opera con metodologie e parametri HRD.

Ripeto ancora che i termini di "ottimo" riportati nei certificati sono una specie di "voto" dato al livello del taglio nel suo complesso, voto che serve come riferimento tecnico//economico e basta...

 

Ma soprattutto nelle zone "superiori" della valutazione (come in questo caso, appunto) io pretenderei uno spazio di giudizio assolutamente personale:

e come le dicevo nella precedente e.mail la questione riguarda innanzitutto CHI indosserà poi i diamanti, la sua sensibilità e il suo gusto...

E non certo gli analisti, perbacco!  :-)

 

Quindi, premesso che le tre pietre sono effettivamente una pregevole serie con caratteristiche felicemente e strettamente simili, eccole la risposta alla domanda più impegnativa:

 

"serie di tre diamanti del genere si possono chiamare triglie"?

 

No, secondo me no, salvo il caso di promozioni specifiche, mirate e localizzate nell'area di Livorno e complete di ricetta:

triglie alla livornese, appunto.  :-)