Diamanti

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2259

"Tutte le informazioni possibili su qualsiasi tipologia di corso inerente…" - 2 -

Esordisco ringraziandola e complimentandomi sul suo operato!

Quantomeno l'operato sul vostro sito.

 

Sono stato rapito dalle sue risposte nell'angolo delle "domande risposte" un mix tra pura competenza/sapienza e simpatia con un pizzico di chiaro folle amore per le gemme!

COMPLIMENTI

 

Vorrei farle una domanda!

 

Tempo fa comprai un piccolo diamante (0,185 ct 3,7mm D color VVS1) via internet "dopo averla conosciuta non lo rifarei"

 

Ho portato la pietra ad un amico che vista la fantastica lucentezza pensa sia MOISSANITE.

 

A quel punto sono corso dai gioiellieri della mia citta' e li si é scatenata la "corrida" 100 opinioni diverse chi dice Diamante chi Moissanite in un polpettone di opinioni!

 

Ora!!!!!!!!!! é possibile che questa Moissanite sia cosi simile al Diamante e sopratutto cosi uguale da non essere riconosciuta???

 

É possibile che i gioiellieri di XXX siano cosi PESSIMI???

 

Comunque parlando di cose serie e tornando ai nostri discorsi sono veramente molto interessato sicuramente al corso singolo/intensivo.

 

Sicuramente verrò da solo.

 

Il problema più grosso potrebbe essere convincere mia moglie e organizzarmi nel trovare il tempo per venire.

 

Altra domanda?

Vista la sua esperienza!

 

Lavorativamente su cosa punterebbe lei?

Il mercato sará sicuramente saturo ma secondo lei su quale figura lavorativa punterebbe?

 

Gemmologo

Tagliatore diamanti

Tagliatore pietre

Montatore

 

Mi scuso per le domande particolari ma farsi un'idea puo' aiutarmi a capire!

 

Per ora la ringrazio la saluto e le faccio gli auguri cosa che non ho ancora fatto!

 

A presto 

Gigi

 

Buona sera, Gigi

la ringrazio per i complimenti e, avendo unito le due e.mail inizio con le risposte… negative.

 

Per un'eventuale scelta professionale, a prescindere dalla dalle mie opinioni la decisione non é affatto semplice,

 

Anzi, per essere precisi ritengo che qualsiasi attività si voglia intraprendere oggi questa debba necessariamente risultare da un'attenta pianificazione alla luce di un preciso programma.

 

Un programma da personalizzare caso per caso.

 

Credo infatti che nessuna delle attività che lei elenca le potrebbe garantire  una qualche certezza A PRIORI:

il che significa che lei si dovrà guardare attorno e ipotizzare concretamente una o più collaborazioni PRIMA di assumere qualsiasi impegno.

 

Poi, VERIFICATE per quanto possibile A FONDO le suddette ipotesi, attivare i contatti e le premesse necessarie per iniziare a guadagnare il più presto possibile con l'attività prescelta.

 

L'ideale sarebbe avere uno o più contratti di collaborazione che le garantiscano un introito anche minimo ma almeno regolare, e fin dai primi tempi dell'attività…

 

Perché ricordi sempre che se non trovasse un impiego alle dipendenze di (le auguro) una solida ditta, come indipendente lei avrebbe immediatamente un infame ammontare di spese, fra INPS, CCIAA, commercialista e altre persecuzioni assortite che seguirebbero subito l'apertura della partita IVA.

 

Nei Paesi civili, p. es. il Messico, ci sarebbe la possibilità di lavorare "in prova" per 6 mesi o magari anche per un anno prima di ufficializzare la nuova ditta, ma visto che qui non é possibile le direi di provare con qualcosa che possa svolgere da casa.

 

In modo che almeno all'inizio possa risparmiare  un altro affitto e varie bollette certo non leggerissime…

 

Per entrare nei dettagli, come gemmologo "puro" non vedrei nessuna chance, salvo il caso non allacci rapporti con commercianti di gemme e/o con importatori, oppure non si metta lei stesso in caccia in giro per il mondo percommerciare poi in proprio.

 

Come incastonatore di pietre preziose potrebbe fare il giro dei negozi e offrire loro i suoi servigi, ma si prepari subito a sopportare una pesante diffidenza tanto tecnica quanto umana, che kla farebbe sospirare a lungo.

 

Senza una struttura e del personale MOLTO specializzato, di tagliare diamanti in Italia non se ne parla neppure, salvo il caso lei punti a fare delle riparazioni.

 

Perché dopo un tirocinio annoso lei avrebbe prima il problema di procurarsi i grezzi e poi quello di vendere il tagliato:

 

secondo ma é probabile che lei si faccia poi stritolare dalò mercato e forse anche su eBay. 

 

Premesso e sottolineato quanto sopra, con le pietre di colore avrebbe almeno i vantaggi di minori necessità finanziarie e di un apprendistato più veloce, ma la strada per la felicità sarebbe comunque lunga.

 

Lunga e incerta, perché se bastassero le mie quattro chiacchiere per garantire la gloria degli altari (bancari) io marcerei da tempo alla testa di un vero esercito di gemmocacciatori, gemmotagliatori e gemmospacciatori.  :-)

 

Senta, se non sono ancora riuscito a smontarla le proporrei di fare una bella cosa:

 

prima di prendere QUALSIASI decisione convinca la gentile consorte ad accompaganrla per un giro a Valenza, ove potremmo parlare a lungo, magari al frugale desco del "Terme di Monte" guarnito di agnolotti al brasato.  :-)

 

Messaggio ricevuto?

 

In ultimo, lo "scandalo moissianite" che lei denuncia con tanta veemenza (e altrettanti punti esclamativi.    :-)

 

Con un semplice polariscopio, magari applicato al microscopio se il cristallo fosse piccolo, si riconoscerebbe subito (una questione di secondi) un'eventuale moissianite.

 

Un errore si spiegherebbe magari con un acritico - anzi davvero bovino -  uso dei sensori di contatto di prima generazione, e poi trascurando sia le relative (semplici!) istruzioni sia il necessario aggiornamento di appropriate dotazioni tecniche.

 

Bene, per concludere mi rifiuto di credere che esistano ancora "gioiellieri" tanto sprovveduti da non saper (e/o da non poter) distinguere una moissianite da un diamante:

 

gioiellieri "in servizio", naturalmente, perché quelli tanto impreparati da soccombere davanti a un'identificazione così banale avranno già chiuso bottega da un pezzo.

 

E purtroppo non sono affatto scomparsi:

perché senza dubbi ora sono tutti  felicemente riciclati in quel di Roma.

 

Ove distillano saggezza e dispensano preziosa "esperienza" al misero stipendio di consiglieri del governo.  

 

Mi dica francamente:
hanno poi tutti i torti quelli che si trattengono a malapena dal gridare "alle scialuppe, si salvi chi può"?     :-(

 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2236

Al lupo, al lupo. .. I diamanti con taglio "a baguette" non si devono smontare, altrimenti si rompono.

È mia intenzione cambiare montatura anello diamanti taglio baguette perché da me considerata un po' superata.

Una mia amica mi dice però che le baguette non possono essere smontate da anello e utilizzate in altre montature perché si romperebbero.

Lei che ne pensa??

Grazie infinite per sua risposta .

Buona sera, Cece

se  la signora conosce l'arte della cucina quanto i diamanti immagino che i congiunti della sua amica non abbiano mai avuto problemi di linea…  :-)

Il taglio a baguette (a navette, se il soggetto é piccolino) con la sua deliziosa forma a foglia di salice ha ben due punte che ne rappresentano i punti più fragili, ma questo non giustifica affatto il gemmoterrorismo che lei mi segnala. 

Per quanto mi consta, le fratture dei diamanti sono molto più numerose in conseguenza di urti o cadute dei gioielli che li montano su griff, soprattutto quando le suddette punte siano lasciate "scoperte"…

Piuttosto che non per i problemi del montaggio.

Credo in ogni caso che per la nuova montatura, soprattutto se in oro bianco, lei si rivolgerà a un buon artigiano che curerà la lavorazione in ogni suo dettaglio.

Le leghe moderne hanno aumentato la plasticità dell'oro bianco attenuandone nel contempo la durezza, ma in ogni caso io farei eseguire il lavoro a mano e riportare, se previste dal modello, solo punte in oro laminato e trafilato:

cioè i procedimenti di routine per gli oggetti di pregio e che in ogni caso garantirebbero con elevati valori di tenuta quell'elasticità che non obbligherebbe a usare una forza elevata per i serraggi delle sue baguettes.

La ringrazio per aver precisato da dove mi scrive e mi auguro che il suo esempio venga seguito scrupolosamente ed estesamente…  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2094

Anche una semplice imprecisione descrittiva potrebbe rappresentare un danno enorme.

Salve,
vorrei un suo parere...

cercavo una pietra per un solitario.

Un gioielliere/gemmologo importatore etc etc mi ha proposto una pietra 0.70 ct, VS, colore H, taglio triple excellent a X.X00 più IVA... anello finito X.X00.

Le sembra un prezzo ragionevole?

Confrontando con altri negozi mi è sembrato un buon prezzo, ma temo truffe.

Il diamante è corredato di certificato GIA più una specie di garanzia fotografica del rivenditore.

Devo chiedere altri parametri?

grazie mille!

Giovanni

Buona sera, Giovanni

con tale massa di garanzie e descrizioni addirittura fotografiche che corredano il cristallo quali altri parametri vorrebbe confrontare ancora?

Lasci perdere la carta, per favore, e si guardi con tutta calma tanto quel diamante quanto (se possibile) altre gemme con lo stesso taglio, di caratura simile.

Saranno i suoi occhi a darle il responso finale e poi si rilassi, ricordando che il gioielliere ha  tutto l'interessa a servirla al meglio.

Nella ragionevole certezza che la soddisfazione del cliente sia per lui il miglior investimento pubblicitario mentre non solo una (mi creda, molto improbabile) truffa, 

ma anche una semplice imprecisione descrittiva potrebbero rappresentare per qualsiasi gioielliere un enorme danno d'immagine!

Quanto al prezzo direi che quell'anello le offra un rapporto costo/qualità decisamente favorevole.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2311

Ciascuno di noi vorrebbe qualcosa che appaia di più. Quasi sempre.

Buonasera, vedo con piacere che molte persone grazie alla vostra esperienza hanno trovato una risposta ai loro dubbi, io stesso attualmente ne sono afflitto.

Il mio dubbio nasce da un acquisto importante, sia moralmente che economicamente.

Mi sono affidato a …, titolare di una gioielleria, sperando grazie alla … di fare "un investimento".

Più il tempo passa e più penso che avrei potuto fare molto meglio, questa gioielleria risaputamente cara mi ha offerto un solitario con montatura in platino a 6 griffe (molto bella e solida) con diamante da 1 ct. colore I purezza VS2 taglio VERY GOOD a X.X00 euro, a sua detta il prezzo normale al pubblico era di euro XX.X00 circa.

Inizialmente ero orientato su una caratura minore 0,60 ct colore H purezza VS 1, ho fatto male a rinunciare a questi parametri per poter avere una pietra, diciamolo francamente, che spiccasse di più?

La proposta è andata nel migliore dei modi e la mia ragazza non desidera di meglio, ma qualche giorno fa una domanda ha aumentato i miei dubbi:

Perchè l'anello di ***** sembra brillare più di questo nonostante sia piccolo?

La domanda mi è stata rivolta con purezza d'animo e curiosità ma io dentro di me ho domandato questo brillante "vale poco?"

Lei nella sua esperienza , da esterno sa giudicare se il mio acquisto è stato un errore?

***************************************************************************
P.s. abitando anche lei in Piemonte forse conosceva mio padre, Mario, appassionato collezionista di minerali e gemme.

Oltre all'anello un mese dopo ho regalato un pendente con due Granati Piropi estratti con le sue mani dal Monviso, intagliate da Luciano Merlo Pich, tra le altre cose ritratti qualche anno fa con i piropi in braccio su una pubblicazione di gemme italiane.

Buona sera, Claudio

no, mi spiace, ma non ho presente suo padre.

E mi piacerebbe sapere dove ha trovato i due bellissimi granati perchè sul Monviso, nella zona di Pian del Re io ho trovato solo alcuni quarzi…  :-)

In compenso conosco (e stimo) da anni una dottoressa col suo stesso cognome, gemmologa molto ben reputata nel nostro ambiente:

sua parente?

Quanto poi al suo diamante vorrei tirarle le orecchie per vari motivi, ma cercherò di sorvolare per via dell'incombere dell'atmosfera natalizia:

non divento certo più buono ma, forse, un tantino meno litigioso… si.  :-)

Lei ha comperato un bel diamante, e  - parole sue - la fortunata fanciulla che lo ha ricevuto "non desidera di meglio" quindi non le resta che bearsi (a fondo!  :-) della conseguente gratitudine.

Quanto alla gioielleria reputata "cara" avrei qualcosa da ridire, perché a forza di propalare stupidaggini la cosiddetta "vox populi" finisce sempre per far passare da stupido quel dio al quale farebbe riferimento.

E poi, salvo (e nemmeno tutti) alcuni nomi "prestigiosi" (?), le gioiellerie pur con i pesanti e non di rado assurdi oneri dei quali sono gravate non hanno nessun interesse a spellare vivi i clienti.

Ovvero i presunti malcapitati che poi si premurerebbero di diffondere referenze negative per tutta la contrada, non pare anche a lei?

Purtroppo la preparazione gemmologica (o anche solo gemmoestetica  :-) della maggior parte dei clienti ma anche  di alcuni gioiellieri non é sempre il massimo…

Almeno non lo sarebbe per apprezzare e dettagliare come si deve i risultati di una qualificata e impegnativa ricerca "del bello" nelle varie gemme, per cui il confronto si arena troppo sovente in sterili discussioni sulle famigerate "4C" di storica memoria.

Come al solito non esprimerò opinioni sul costo di un acquisto del quale non ho modo di giudicare il livello qualitativo, ma preciso a lei (e anche per la tranquillità di altri) che i diamanti si possono confrontare SOLTANTO a parità di dimensioni e di taglio.

E' noto, o almeno dovrebbe essere noto, che a parità di tutti gli altri parametri un diamante piccolo avrà sempre un'apparenza migliore di uno grande.

Perché?

Perché nella gemma più piccola i riflessi di luce bianca sarebbero più vicini alla fontana di colori di luce rifratta dal diamante, e l'occhio umano ne percepirebbe quindi tanto un insieme più intenso quanto uno scintillio più rapido.

Si congratuli quindi con se stesso per NON aver comperato un due carati e mezzo, perché il confronto con uno 0,60 l'avrebbe probabilmente gettata nello sconforto.  :-)

Concludo con un paio di considerazioni:

a - nessun diamante "vale poco", e tantomeno quelli con un valore morale, e

b - ciascuno di noi, quando può, cerca qualcosa che appaia di più…  

Quasi sempre.  :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 1943

Buone Feste

A tutte le amiche e gli amici di Gemmologia.NET

        un saluto e tanti ottimistici auguri

                Gianfranco 

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2077

Varrebbe la pena di convertire in diamanti un discreto capitale?

buon giorno signor gianfranco
e da un po di tempo che mi sto appassionando ai diamanti.

Essendo che sono in possesso di un discreto capitale da investire volevo sapere innanzi tutto se ne vale la pena e conviene trasformarlo in diamanti

e se si che corso professionale potrei frequentare per non sbagliare nella scelta dei diamanti da comprare.

Buon giorno, Davide

mi consente di dividere in due la domanda e quindi le conseguenti risposte?

Bene, col corso lei imparerebbe le regole base per la classifica dei diamanti secondo le "4C" codificate dalla De Beers e imparerebbe anche ad utilizzare strumenti e tecnologie d'analisi.

Nel suo caso avrebbe il non secondario vantaggio di capire se il venditore le stesse "imburrando" il biscotto per magnificare la qualità di quanto offertole, e magari anche di controllare (disponibilità di strumentazioni permettendo…) proprio i parametri su cui si basano le attribuzioni di valore.

Non creda però che con un corso si possa poi fare a meno di una consulenza specializzata, soprattutto nel caso si volessero impegnare cifre consistenti.

Magari frutto di sudati e oculati risparmi! 

Quindi, a buon intenditor…   :-)

La seconda parte della risposta mi mette in crisi, e per DUE motivi diversi.

Intanto non mi é chiaro cosa significhi per lei "se ne vale la pena", perché i diamanti possono essere visti tanto come bene rifugio quanto come l'oggetto di (un'impegnativa) attività commerciale.

Posto che la scelta sia semplice, temo che lei mi chiederebbe subito: "al mio posto lei comprerebbe diamanti col suddetto capitale?"

E qui mi ritroverei in bilico fra magone e rabbia per aver scelto economia come iter di studi invece di filosofia o sociologia, et similia…

Sa, come filosofo ora potrei mitragliare sussiegose castronerie in prestigiosi consessi, tanto per rompere la monotonia di una redditizia carriera in politica o nella pubblica amministrazione.

E invece mi trovo a lottare con una materia che certo si avvale di opinioni e addirittura di sensazioni, ma le cui risultanze sono poi (anzi subito) verificate con carta e penna e calcolatrice.  :-)

Ripetiamo la domanda: vale la pena… eccetera?

Guardando a ritroso, se considero l'incremento di valore che ha premiato i diamanti DOVREI rispondere con un bel SI, senza esitazioni e fingendoo una serenità di coscienza che però non avrei.

Perché non si deve confondere un "concetto statico" come IL VALORE di un certo bene con IL PROFITTO che la vendita (concetto "dinamico") dello stesso bene potrebbe procurare perché si rischierebbero, come minimo, enormi delusioni.

E se il valore potrebbe essere solo una cifra dedotta magari da un listino, per il profitto é indispensabile una transazione commerciale andata a buon fine, e almeno in tempi ragionevoli.

Cioè un mercato attivo caratterizzaro da continui e vivaci scambi, ovvero una situazione che giustifichi l'attendibilitò del listino di cui sopra.

Un listino, sdarà bene ricordarlo, oggi ridicolizzato tanto da una carenza di domanda quanto da una eccedenza di offerte dalle tipologie più disparate. 

Quindi IO non ho più il coraggio di ipotizzare, oggi, consistenti vendite di diamanti!

Almeno NON quelle derivanti dalla liquidazione di un "tesoretto" quasi famigliare per sopravvenute necessità o magari ancheper un'ulteriore diversificazione finanziaria.

Lasciando da parte la possibilità di tagliare la corda da un colpo di stato con i diamanti cuciti nel bavero del mantello, io vedrei i preziosi cristalli solo ed esclusivamente come bene-rifugio in tempi medio - lunghi.

Solo a patto che, disponendo di una liquidità "di servizio", si escluda SUBITO e per quanto possibile la necessità di un'improvvisa e rapida monetizzazione futura, parziale o totale che sia.

Considerando infine che non abitiamo agli antipodi che ne direbbe di approfondire di persona questo importante argomento?

Vede, la mia gemmocoscienza m'inquieta come se avessi evitato di risponderle in modo completo… :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2814

Ignoravo che la fluorescenza fosse così importante e ora sono un po' preoccupato sulla bontà della pietra...

Buongiorno,
la contatto per chiederle se gentilmente potrebbe farmi una valutazione per un anello che ho appena acquistato al prezzo di XX00 €


Il diamante montato è certificato GIA ed ha le seguenti caratteristiche:

ROUND BRILLIANT
Measurements 5.44 - 5.45 x 3.33 mm
Carat Weight 0.60 carat
Color Grade G
Clarity Grade VS2
Cut Grade Excellent

PROPORTIONS
Depth 61.1 %
Table 60 %
Crown Angle 34.5°
Crown Height 14.0%
Pavilion Angle 41.2°
Pavilion Depth 43.5%
Star Length 55%
Lower Half 80%
Girdle Medium to Slightly Thick, Faceted, 3.5%
Culet None

FINISH
Polish Very Good
Symmetry Excellent
FLUORESCENCE Fluorescence Strong Blue

CLARITY CHARACTERISTICS:        Clarity Characteristics Crystal


Secondo lei, il prezzo può essere considerato giusto?
In ultimo, la fluorescenza può incidere sul valore e sulla brillantezza del diamante?

Mi sono documentato su internet e ho visto che nel mercato dei diamanti viene data molto importanza a questa caratteristica fisica.

Personalmente ignoravo prima di acquistare l'anello che fosse così importante ed è per questo che sono un po' preoccupato sulla bontà della pietra.

La ringrazio e la saluto cordialmente.
Alessio 

Buon giorno, Alessio.

Niente da fare per la valutazione, che sarebbe solo campata per aria.

O quasi.

Dalle caratteristiche elencate direi che si tratti di una bella gemma, con proporzioni e simmetrie corrette.

Mi piacerebbe molto vedere i cristalli inclusi, che sono la mia passione.

E, non di rado, particolarmente interessanti e magari anche fotogenici.

Sarei anche curioso di sapere da dove, nel web, lei abbia dedotto quelle fuorvianti e sbagliatissime considerazioni a proposito della fluorescenza nei diamanti!

Il fenomeno consiste nell'emissione (stimolata da raggi UV) di luce colorata più o meno intensa.

Luce blu come nel suo caso, di solito, ma anche di altre tonalità, come rosso, giallo e verde.

A mio parere si tratta di un fenomeno piacevole da osservare e tutt'altro che penalizzante…

Ma pur ammettendo che (in teoria) i diamanti MOLTO fluorescenti abbiano a volte una quotazione leggermente inferiore, il solo dettaglio da considerare al momento della scelta è quello che riguarda il montaggio di queste gemme:

tutto bene se esibite DA SOLE, se invece fossero presentate INSIEME a tante sorelle sarebbe opportuno curare la selezione in modo che non solo il grado di colore, ma anche la tinta e l'intensità della fluorescenza dei vari cristalli siano per quanto possibile uniformi.

Questo per assicurare al meglio la stessa uniformità cromatica a diamanti che saranno osservati:

a - accostati fra loro e 

b - IN CONDIZIONI D'ILLUMINAZIONE variabili.

     Cioé in luce a volte ricca e a volte povera o addirittura  priva di radiazioni UV.

In conclusione lasci perdere le (non verificate!) gemmosciocchezze distillate dal WEB e si goda il suo diamante, che dovrebbe proprio essere un gran bel campione.

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 7111

Acquisto online diamante in blister IGI Anversa: esiste un modo per contraffare il blister?

Buon giorno,
ho letto con molto piacere le sue risposte alle più disparate domande sulla pietra "miglior amico di una donna", e devo farle i miei complimenti per il perfetto connubio che ha dimostrato tra tecnicismo ed emotività.

Purtroppo mi sono imbattuto nel suo sito solo dopo aver acquistato una pietra online, un diamante blisterato IGI Anversa di 0.7 ct tripla ex color D clarity VS1, naturalmente a prezzo di ingrosso.

Vorrei sapere se esiste un modo per contraffare il blister e quali azioni o controlli devo eseguire per essere certo di non essere stato truffato, dato che rientro ancora nel diritto di recesso.

La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.

Cordialmente.
Emanuele

Buon giorno, Emanuele

le rispondo "a tamburo battente" dandole la precedenza rispetto a TUTTI i dispettosi che NON hanno precisato da dove mi scrivano!

Le dico subito che falsificare tanto i blister quanto i relativi certificati é un'operazione alla portata di qualsiasi balordo  "appena appena" più organizzato di un normale rubagalline…

Naturalmente si possono produrre sia patacche al 100% sia "emipatacche", ovvero blister con diamanti "appena appena" meno "pregiati" di quanto asserito.

Con, in mezzo, tutto l'arco di variazioni dal tema che la fantasia dei lestofanti potrebbe suggerire. :-)

Ma per quanto la riguarda vorrei precisare (spero NON mi consideri un gemmosadico… :-) che con il supposto (?) prezzo all'ingrosso lei ha in pratica rinunciato  a un'effettiva possibilità di verifica di quanto acquistato!

Si, va bene, avrebbe il diritto di recesso e darei persino per scontato che il venditore lo riconosca senza scomparire fra le nebbie del Nord…

Ma vogliano considerare alcuni piccoli ma non secondari dettagli?

L'IGI di Anversa é un istituto serio, e i suoi certificati sono ben considerati sul mercato, però:

1 - Lei NON é in grado di verificare se il suo blister é davvero uno di quelli emessi

     dall'IGI di Anversa. (Mentre un gioielliere concittadino lo potrebbe invece

     fare per lei.

2 - Vogliamo scommettere che, felice e finalmente tranquillo per aver ricevuto

     il blister lei lo ha aperto per ammirare e magari persino per far controllare

     l'agognata gemma?

3 - Vogliamo scommettere che il "diritto di recesso" SCADE nel caso si sia

     dissigillato il diamante?

     (E' una clausola SEMPRE presente nei papiri di vendita da me esaminati…)

4 - Vogliamo scommettere che lei NON ha dissigillato il contenuto del blister

      in presenza di un perito e di un paio di testimoni? (E la parte "avversa"

      potrebbe quindi accusarla di una sostituzione…)

5 - Vogliamo scommettere che, in caso si delusioni, le converrebbe tacere

     invece d'imbarcarsi in una  diatriba legale certo costosa e oltretutto

     d'esito mooolto incerto?

Vede, Emanuele, io uso enfatizzare la parte emotiva che é una componente NON secondaria nella scelta diretta e possibilmente per confronto di una gemma, ma siccome mi occupo anche dell'aspetto economico di transazioni eventualmente affidatemi, mi preoccupo sempre di sottolineare quanto sia importante avere un interlocutore presente, vicino e  in carne e ossa a cui chiedere e dal quale pretendere TUTTE le precauzioni e le garanzie del caso.

Domanda probabile: "e quanto sopra non costa magari qualche cosetta in più?"

Non sempre, Emanuele, non sempre e in ogni caso é una tranquillità che vale ben altro, mentre per piccola che sia una truffa sarebbe ben più costosa:

no?   :-)

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2091

Si può capire se la pietra e' veramente un diamante e sopratt se viene dall'India?

Buongiorno, avrei un quesito da sottoporvi...

e' possibile pagare 80 € per un diamante nero naturale di 3 ct?

So che questi diamanti nn sono pregiati ma il prezzo mi pare ridicolo rispetto ai preventivi dei gioiellieri (circa 300 € al ct).

Come si può capire se la pietra e' veramente un diamante?

Basta il certificato allegato x assicurarne la natura?

E sopratt se viene dall'India...

grazie 

Sonia

Buona sera, Sonia

ipotizzare il prezzo dei diamanti "neri" e "naturali" é un'assurdità, nè più nè meno di quella sublime sciocchezza - ovviamente di grande successo - che affermava "il salario é una variabile indipendente"...  :-)

Senza offesa per i diamanti "neri", naturalmente, dei quali ho già scritto a più riprese nelle risposte precedenti, e sui quali é necessario intendersi tanto per il colore "nero" quanto per l'origine "naturale".

Ma siccome il prezzo é la risultante dell'incontro - e a  volte dello scontro - fra offerta e domanda, la differenza di quotazioni da lei riscontrata non mi stupisce più di tanto.

Anche perché il tre carati del quale accenna lei io lo comprerei volentieri per i miei corsi, ma poi non non riuscirei a venderlo nemmeno per 50 €.

Forse     :-)

Quanto alla certezza di cosa compera temo dovrà accontentarsi della parola (o della garanzia) del venditore, poiché un'analisi gemmologica secondo tutte le regole le costerebbe quanto e più della gemma stessa.

Se invece si accontentasse di sapere che si tratti davvero di un diamante, un gioielliere attrezzato con sensori appositi e/o con bilancia idrostatica le toglierebbe ogni dubbio.

Ma si levi di mente l'idea di conoscerne la provenienza, indiana o altro che sia, perché salvo il caso di una raccolta e successivo ritaglio direttamente a cura dello stesso venditore, qualsiasi affermazione in proposito sarebbe solo un miserabile e patetico "millantato credito".

  • Scritto da Gianfranco Lenti
  • Categoria: Diamanti
  • Visite: 2241

8 diamanti taglio antico. Tutti con una chiara sfumatura rosa, due con intrusioni scure…

Salve signor Lenti,

le scrivo in merito ad alcuni dubbi che mi sono sorti  su un anello ricevuto da poco in eredità.

 

Si tratta, in particolare, di un anello.

'Probabilmente' in oro bianco (scrivo probabilmente perchè la valutazioni che ho richiesto si sono concluse nel giro di un paio di secondi e il metallo non riporta segnature.

 

Monta 8 diamanti taglio antico (in allegato foto) tutti con una chiara sfumatura rosa e intrusioni scure visibili ad occhio in due delle pietre più grandi (una per ognuna delle due).

 

In tutte le valutazioni mi è stato assicurato si trattasse di diamanti. 

(Nessuno ha inoltre saputo datarlo con esattezza, anche se potrebbe trattarsi di un anello molto vecchio, risalente a inizio secolo scorso o prima, anche se non ne ho la certezza)

 

Mi ha incuriosito la rapidità del (e lo snobbismo) verdetto sull'anello che monta, a dir degli esperti, diamanti con una sfumatura del genere.

 

Trovo meraviglioso questo oggetto, la luce ed il colore delicati delle pietre, dato che, dopo la scoperta, non l'ho più sfilato, anche se più che veri e propri diamanti (per un profano come me) definirei le pietre delle schegge.

 

Ho ipotizzato che le pietre potessero essere l'avanzo di una qualche lavorazione più importante.

 

Vorrei far luce su un pezzo per me così affascinante.

 

La ringrazio in anticipo.

Buon giorno, entusiasta e gemmoprofano Francesco  :-)

piacerebbe anche a me poterle dire qualcosa sul suo anello, almeno dal punto di vista estetico, ma le sue foto sono talmente infelici da giustificare ampiamente la Rupe Tarpea di storica (o mitologica  :-) memoria.

A parte (improprie) citazioni certi affascinanti "oggetti di una volta"  eccitano in me una conturbante avidità visiva "ch'intender nol può chi no la prova", sempre a proposito di citazioni…  :-)

Si, il termine "schegge" é decisamente inadatto per del materiale come il diamante, del quale non si butta via proprio nulla.

E sugli oggetti datati si trovano sovente piccoli diamanti con  tagli inconsueti, per esempio "a rosetta", ovvero alcune faccette su una corona a sviluppo bombato… e senza nessun padiglione.

Oppure dei caratteristici cristalli grezzi, così come mamma (terra) li ha fatti, fissati a uno a uno con delicata maestria artigianale in sedi create appositamente, una diversa dall'altra…

Insomma, una delizia da godere in tutta tranquillità, con una buona lente se in giro per il mondo, oppure col fotomicroiscopio fra le mura del laboratorio.

Mi amareggia ma non mi stupisce l'insensibilità di certi mestieranti che si permettono giudizi forse gratuiti ma certo superficiali di oggetti visti per pochi secondi, ma non concepisco invece lo snobismo, qualsiasi snobismo che é prova di superba ignoranza in ogni circostanza e a qualsiasi latitudine!

L'identificazione del metallo, così come l'approssimazione dell'eventuale titolo aureo sono materia di test alla pietra di paragone, una prova che costerebbe pochi minuti di buona volontà con un'attrezzatura costosa quanto una pizza e un bicchiere di birra, mentre sarei curiosissimo invece di esaminare da vicino le pietre dalla delicata sfumatura rosa.

Anche per loro si inizierebbe con un semplice test "di contatto" con un sensore simile a una grossa penna e, se positivo, si procede poi a nuovi esami di conferma.

Naturalmente le auguro che si tratti proprio di diamanti, anche se quelli rosa sono rarissimi, e intanto a me brillano gli occhi fantasticando sulle "intrusioni"  :-) nere visibili a occhio nudo in un paio dei cristalli incastonati nell'anello.

Infine le direi di non farsi troppe illusioni a proposito della possibilità di datare il suo anello, perché da oltre un secolo a Firenze, a Napoli, a Palermo e altrove si sono specializzate botteghe orafe bravissime nel produrre gioielli "in stile" per i quali é sovente impossibile attribuire una data di nascita proprio per l'assenza di marchi identificativi o, magari, di particolari tecnici caratteristici e quindi significativi.

La inviterei tout court di venirmi a trovare, ma lei fa parte della schiera dei dannati che NON precisano non dico la città, ma nemmeno la provincia da cui scrivono, quindi  sappia che sarebbe il benvenuto nel caso le capitasse di passare da queste parti.

Con l'anello, neh!  :-)

P.s.

Ma se non potesse muoversi, provi almeno a far rifare le foto con l'anello BEN AFFONDATO in una lastrina di polistirolo:

così la messa a fuoco automatica della sua fotocamera avrebbe la possibilità di riprendere nitidamente sia il piano sia l'anello.