- Categoria: Diamanti
- Scritto da Gianfranco Lenti
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8 diamanti taglio antico. Tutti con una chiara sfumatura rosa, due con intrusioni scure…
Salve signor Lenti,
le scrivo in merito ad alcuni dubbi che mi sono sorti su un anello ricevuto da poco in eredità.
Si tratta, in particolare, di un anello.
'Probabilmente' in oro bianco (scrivo probabilmente perchè la valutazioni che ho richiesto si sono concluse nel giro di un paio di secondi e il metallo non riporta segnature.
Monta 8 diamanti taglio antico (in allegato foto) tutti con una chiara sfumatura rosa e intrusioni scure visibili ad occhio in due delle pietre più grandi (una per ognuna delle due).
In tutte le valutazioni mi è stato assicurato si trattasse di diamanti.
(Nessuno ha inoltre saputo datarlo con esattezza, anche se potrebbe trattarsi di un anello molto vecchio, risalente a inizio secolo scorso o prima, anche se non ne ho la certezza)
Mi ha incuriosito la rapidità del (e lo snobbismo) verdetto sull'anello che monta, a dir degli esperti, diamanti con una sfumatura del genere.
Trovo meraviglioso questo oggetto, la luce ed il colore delicati delle pietre, dato che, dopo la scoperta, non l'ho più sfilato, anche se più che veri e propri diamanti (per un profano come me) definirei le pietre delle schegge.
Ho ipotizzato che le pietre potessero essere l'avanzo di una qualche lavorazione più importante.
Vorrei far luce su un pezzo per me così affascinante.
La ringrazio in anticipo.
Buon giorno, entusiasta e gemmoprofano Francesco :-)
piacerebbe anche a me poterle dire qualcosa sul suo anello, almeno dal punto di vista estetico, ma le sue foto sono talmente infelici da giustificare ampiamente la Rupe Tarpea di storica (o mitologica :-) memoria.
A parte (improprie) citazioni certi affascinanti "oggetti di una volta" eccitano in me una conturbante avidità visiva "ch'intender nol può chi no la prova", sempre a proposito di citazioni… :-)
Si, il termine "schegge" é decisamente inadatto per del materiale come il diamante, del quale non si butta via proprio nulla.
E sugli oggetti datati si trovano sovente piccoli diamanti con tagli inconsueti, per esempio "a rosetta", ovvero alcune faccette su una corona a sviluppo bombato… e senza nessun padiglione.
Oppure dei caratteristici cristalli grezzi, così come mamma (terra) li ha fatti, fissati a uno a uno con delicata maestria artigianale in sedi create appositamente, una diversa dall'altra…
Insomma, una delizia da godere in tutta tranquillità, con una buona lente se in giro per il mondo, oppure col fotomicroiscopio fra le mura del laboratorio.
Mi amareggia ma non mi stupisce l'insensibilità di certi mestieranti che si permettono giudizi forse gratuiti ma certo superficiali di oggetti visti per pochi secondi, ma non concepisco invece lo snobismo, qualsiasi snobismo che é prova di superba ignoranza in ogni circostanza e a qualsiasi latitudine!
L'identificazione del metallo, così come l'approssimazione dell'eventuale titolo aureo sono materia di test alla pietra di paragone, una prova che costerebbe pochi minuti di buona volontà con un'attrezzatura costosa quanto una pizza e un bicchiere di birra, mentre sarei curiosissimo invece di esaminare da vicino le pietre dalla delicata sfumatura rosa.
Anche per loro si inizierebbe con un semplice test "di contatto" con un sensore simile a una grossa penna e, se positivo, si procede poi a nuovi esami di conferma.
Naturalmente le auguro che si tratti proprio di diamanti, anche se quelli rosa sono rarissimi, e intanto a me brillano gli occhi fantasticando sulle "intrusioni" :-) nere visibili a occhio nudo in un paio dei cristalli incastonati nell'anello.
Infine le direi di non farsi troppe illusioni a proposito della possibilità di datare il suo anello, perché da oltre un secolo a Firenze, a Napoli, a Palermo e altrove si sono specializzate botteghe orafe bravissime nel produrre gioielli "in stile" per i quali é sovente impossibile attribuire una data di nascita proprio per l'assenza di marchi identificativi o, magari, di particolari tecnici caratteristici e quindi significativi.
La inviterei tout court di venirmi a trovare, ma lei fa parte della schiera dei dannati che NON precisano non dico la città, ma nemmeno la provincia da cui scrivono, quindi sappia che sarebbe il benvenuto nel caso le capitasse di passare da queste parti.
Con l'anello, neh! :-)
P.s.
Ma se non potesse muoversi, provi almeno a far rifare le foto con l'anello BEN AFFONDATO in una lastrina di polistirolo:
così la messa a fuoco automatica della sua fotocamera avrebbe la possibilità di riprendere nitidamente sia il piano sia l'anello.